Liceo Classico Statale “Socrate” di Bari
Via San Tommaso d’Aquino 4
LA SALVAGUARDIA
DELLA MEMORIA STORICA
PER L’EDUCAZIONE ALLA PACE
E AI DIRITTI UMANI
“Non ci può essere una pace sostenibile senza uno sviluppo sostenibile. Non ci può essere sviluppo senza un processo educativo che duri tutta la vita. Non ci può essere sviluppo senza democrazia, senza una distribuzione più equa delle risorse, senza l’eliminazione delle disuguaglianze che separano i paesi più avanzati da quelli meno sviluppati”. Federico Mayor, Direttore Generale dell’UNESCO
Il progetto
“Scenari di guerra – Orizzonti di pace” si presenta come progetto transdisciplinare d’Istituto, aperto alla partecipazione attiva di tutte le componenti del mondo scolastico, delle presenze istituzionali del territorio, delle diverse realtà dell’associazionismo e del volontariato, delle scuole nei diversi ordini che intendono collaborare, con scambio di esperienze già sperimentate lo scorso anno scolastico, allo sviluppo di una ricerca formativa sulla pace.
Motivazione
Il progetto fonda le sue motivazioni in una linea di continuità ed approfondimento con le esperienze di ricerca storica sviluppate nel Liceo Socrate nel corso degli anni sui temi della memoria storica, dei diritti umani, dell’intercultura, della pace.
In particolare si intendono sviluppare forme di ricerca collaborativa che innanzitutto rendano gli studenti protagonisti della riflessione e della propria formazione su valori di riferimento di portata mondiale ma da vivere in prima persona.
Si intende inoltre consolidare il legame progettuale con le altre scuole, a partire da quelle che , lo scorso anno scolastico, grazie al Coordinamendo dei docenti contro la guerra, hanno consentito la realizzazione della mostra politematica “La Barbarie della guerra
Quale pace? Quali diritti? “ come momento di raccolta e pubblicizzazione dei lavori svolti nelle scuole in epigrafe del territorio di Bari .
Tematica di ricerca
Considerando l’educazione alla legalità, alla cittadinanza, alla democrazia, alla pace e ai diritti umani “un aspetto dell’educazione generale, in stretta correlazione con tutte le altre discipline” e “un ruolo educativo determinante nel curricolo delle istituzioni scolastiche e una funzione nuova che deve giocare nel complesso della programmazione didattica come snodo interdisciplinare completamente integrato nei curricoli” (
Protocollo d'Intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace del 21 marzo 2000 ), si intendono approfondire in modo critico i diversi scenari connessi alla guerra ( oltre quello militare, quello economico, sociale, scientifico, ideologico e propagandistico, etc) ma al tempo stesso, col respiro piu’ ampio proprio della scuola, anche tutte implicazioni di un diverso orizzonte di pace ( diritto internazionale; sviluppo sostenibile; forme di consumo responsabile; scelte di nonviolenza; linguaggi e pratiche di solidarietà ed integrazione…)
Il tema di ricerca e’ posto in modo tale che sia possibile prevedere percorsi di approfondimento specifici in relazione alla sensibilità e alle scelte di studenti e docenti fra loro anche molto differenziati, pur mantenendo l’unità dei due assi di ricerca che consentono di raccordare i diversi lavori e far emergere via via un quadro di riferimento più ricco ed intrecciato.
Obiettivi
- Studiare, far propria, diffondere un’autentica cultura di pace
- Approfondire ed acquisire il significato profondo di "pace" e pacifismo nel rispetto di ogni diversità (etico-religiosa, etnica, culturale in genere)
- Analizzare in modo critico i diversi messaggi ed aspetti della realtà circostante e sviluppare forme di condivisione
- Riscoprire la solidarietà, rispettare la vita in tutte le sue forme, ricercare regole di comportamento di etica pubblica che si confrontino con i problemi del nostro pianeta
Il Progetto
continua
Bari 9 ottobre 2002
Antonio Gentile
Maria Giulia Ardito
Pasquale Martino
Antonio Piglionica
Maria Calisi
Lea Borrelli
Raffaele Porta
Giuseppina Salerno
Luigia Cavone
Maria Basile
Maria Girone
Caelli Dario - 19-10-2002
|
Mi complimento per il progetto: davvero molto bello e utile.
Mi è sorta una domanda: oggi questi sono temi molto di moda, perché invece 10 anni fa quando queste cose le dicenvano solo il Papa, i missionari, le migliaia di persone che erano vicine a questo mondo e che da decenni si occupano dei temi della solidarietà concreta e fattiva nei confronti del terzo e quarto mondo, di coloro che denunciavano che l'opulenza del nord del mondo erano a scapito della povertà del resto del mondo, queste persone venivano tacciate di essere populiste e demagogiche, poco credibili, nemiche della nostra società, sognatori e utopisti?
Constato con molto piacere che si sia cambiato atteggiamento e che oggi questi temi siano così presi in considerazione. Speriamo di riuscire a far nascere una cultura diversa nelle nuove generazioni, che si possano preparare a costruire un mondo migliore e diverso. |