breve di cronaca
Radio Kapital: la scuola s'è destra
Nazione Indiana - 15-06-2010

di
Francesca E. Magni e Lorenzo Galbiati


L'importante è che nessuno lo sappia, soprattutto i diretti interessati. Altrimenti non sarebbe così semplice licenziare l'equivalente dei lavoratori di tutti gli stabilimenti Fiat e di tutto il petrolchimico italiano: 150 000 persone, in cinque anni.
Per un po' ha funzionato: la riforma delle elementari è stata fatta passare in fretta e furia l'anno scorso, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in estate, ma era illegalmente già in vigore da mesi (e con lo stesso metodo si sta facendo passare quella delle superiori). Sì, hanno protestato in tanti, pure in una trasmissione Rai, ma il silenzio successivo sui media nazionali ha funzionato.
Secondo: quando se ne parla, se proprio è necessario, basta parlarne male, denigrare la classe dei lavoratori e la cosa finisce lì. Fannulloni, statali, eccetera, piove sul bagnato, il consenso è immediato. Certo non è gente che "si fa un culo così" a detta di Brunetta, lui che ama chiudere l'aria con il gesto del rubinetto.
Era inevitabile, si è raggiunto il culmine. Succede così anche con la brina, quando l'aria è satura di umidità, non ce la fa più: passa direttamente allo stato solido o - a seconda della temperatura - liquido e diventa o brina o rugiada. "Collassa".
Dai e dai, alla fine ce ne siamo accorti.
Se ne sono accorti i genitori delle elementari che si sono visti negare il diritto al tempo pieno. Se ne sono accorti i genitori dei bambini ai quali hanno negato l'insegnante di sostegno: ecco che cosa è successo dall'anno scorso con la riforma delle scuole primarie.

Bambini che quando non c'è la maestra prendono la seggiolina e vanno a gruppetti nelle altre classi, perché non ci sono i soldi per un supplente. ( Mia figlia che è in prima elementare, quando manca la maestra, oltre a farsi per caso due ore di religione in una classe non sua - cose che capitano anche se si è scelta l'ora alternativa - e costretta per tutto il giorno a non fare nulla se non qualche disegnino, mi ha detto "mamma è stato il giorno più brutto della mia vita", non è poco a sei anni... A gennaio arriva una mail di una mamma "anche a voi risulta che il vostro bambino è rimasto per due ore in un'altra classe seduto per terra sul pavimento freddo, senza poter disegnare, con il libro sulle ginocchia?!".nd Francesca)
Poi è uscita la foto sul giornale locale perché i bambini hanno vinto un bel concorso e che cosa hanno vinto? Una risma di carta per ogni classe! Bel premio, una risma di carta intera per tutta una classe. Ed erano tutti sorridenti nelle foto. Maestre comprese, che fortuna, finalmente la carta in classe.

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