Raffaele - 19-10-2002 |
Anna "Da sola non sei nessuno insieme possiamo essere una forza". Le denunce non servono a nulla. Sono solo ripicche su ripicche. Chiedi al tuo Sindacato come si comporta con i propri iscritti, chiedi ai Sindacati se è vero quello che ha detto il rappresentante dei Radicali. Prova a controllare nella busta paga del prossimo anno (2003) se ci sono dei soldi per i Sindacati. Se ci sono prova a controllare se sei iscritta oppure no!. Sorpresa??? Ciao e ascolta tutte le voci |
Giuliano Falco - 19-10-2002 |
Non ho molta simpatia per i 'confederali' (provengo da diverse esperienze del sindacalismo di base). ritengo che abbiano molte colpe: dall'affossamento del tempo pieno, per rimanere alla scuola, alla parallela invenzione dei moduli che hanno strangolato la scuola elementare. Ciò premesso, sono contento che la CGIL si sia 'svegliata'...comunuqe, concordo con Anna su ciò che dice a proposito dei radicali. |
Angelo Paganini - 20-10-2002 |
Una denuncia penale serve a poco. Si potrebbe forse ipotizzare la diffamazione e si dovrebbero aspettare molti anni prima di avere una sentenza. Si può però condurre una lotta politica contro chi, nel momento in cui il movimento dei lavoratori è particolarmente debole e e diviso, conduce una battaglia oggettivamente a vantaggio dei poteri forti. |
P. - 20-10-2002 |
ma quelli sono radicali? quelli sono menestrelli del potere. Sono come le br che spuntano quando c'è da infangare il centro sinistra. Denunciarli e perche? dargli una occasione di vittimismo? il problema non sono loro, è la debolezza del centrosinistra e la divisione sindacale. Ha torto la CISL, con questo governo che da contributi per il ricevitore satellitare ma non da i docenti ai portatori di Hendicap NELLA SCUOLA non c'è da trattare ma solo denunciarli. CHE COSA NE PENSI DELLA CHIESA CHE ( BONTA' GOVERNATIVA )HA VISTO I DOCENTI DI RELIGIONE ASSUNTI E TACE SULLA MORTE DEGLI EXTRACOMUNITARI IN MARE? ( sai prima avevamo un solo docente di religione, questanno due. |
Veronica Pede - 20-10-2002 |
Perchè non impiccarli addirittura? Cara Antonietta, l'unica cosa che riesco ad apprezzare ancora in questo Paese (sul piano politico, ovviamente) è che esiste una relativa libertà di parola, e qualche persona che la esercita ampiamente. Lo dici tu stessa che non condividi l'operato del tuo sindacato. Trovo vergognoso che non riconosca ad altri lo stesso diritto. Che poi Capezzone parli in modo antipatico e "border line" sono d'accordo, ma non mi pare proprio il caso di denunciare gli "antipatici". Lo era anche Cecco Angiolieri, per il Papa dell'epoca. |
Franco - 20-10-2002 |
Denunciare? Non lo so. Certo che da un po' di tempo i radicali ne hanno combinate di belle. Pannella andava dicendo di avere un accordo elettorale con Berlusconi e non era vero. Risultato: i radicali fuori dal Parlamento. La Bonino si autocandida alla presidenza della repubblica e poi fonda una lista elettorale. Pare che ai radicali non risulti utile altro che sfasciare tutto. Ma dove sono finite le denunce serie e le battaglie vere degli anni 70? |
Natale Scudri - 20-10-2002 |
Sono completamente d'accordo! Devo, però, dire che non mi meraviglio dell'atteggiamento dei radicali: quale fu la loro posizione al tempo del referendum sulla scala mobile? Quella strana allergia, poi, chiamata "orticaria " li assale quando c'è di mezzo la CGIL, tanto che non si fanno scrupolo di unirsi a chicchessia. Mi riferisco al connubio con " Il Giornale", grazie al quale sperano, magari, di avere un minimo di visibilità e,chissà, essere chiamati al telefono da Emilio Fede durante il Tg4. |
Francesco Lo Duca - 20-10-2002 |
Egregia Anna Antonietta D'Anna, mi spiace dirlo, ma penso che hai capito poco o non vuoi capire niente, ahimè, delle parole di Daniele Capezzone e quindi dell'iniziativa di Radicali Italiani e de "Il Giornale". Personalmente penso che l'azione radicale mira semplicemente a portare libertà e democrazia nei rapporti sindacali. L'adesione a qualsiasi gruppo o associazione sindacale, politica, sportiva, religiosa, musicale, bocciofila o altro deve avere scadenze certe, un inizio ed una fine. E deve essere rinnovata soltanto se lo si desidera, con espressa e precisa volontà degli interessati e non estorta o rapita... ! Almeno una volta all'anno il lavoratore deve essere messo in condizione di dire sì o no, "voglio" o "non voglio" rinnovare la tessera del partito o del sindacato, così come avviene per l'abbonamento ad un giornale, per il tesseramento all'ACI, alla palestra o al teatro. Non dare questa questa possibilità significa negare la civiltà dei rapporti sociali, e pertanto, sono le sigle sindacali ad essere denunciati dai radicali, Loro, gli esponenti massimi del sindacato italiano, si rifiutano perfino di difendersi e di rispondere, perchè sanno della truffa e del raggiro che praticano da oltre 30 anni nei nostri confrontii. Mia cara Anna Antonietta D'Anna disdici anche tu, e il giorno dopo iscriviti nuovamente alla CISL o dove cavolo desideri. In bocca a lupo (e non al sindacato...) a tutti noi. |
adrianazucchelli - 22-10-2002 |
non credo sia il caso di denunciare i radicali, casomai di smascherarne l'atteggiamento, astrattamente egualitario- garantista, fondamentalmente sprezzante delle pari opportunità e della difesa di chi parte debole o svantaggiato nella società; inoltre si fanno scudo delle passate battaglie, si alleano senza scrupoli con chi dà loro risorse ( v. le sovvenzioni a radio radicale) e visibilità ( il Giornale) Mi pare che non vogliano interlocutori, ma cerchino solo nemici disarmati o senza parole |