Il confronto secondo il Ministro Gelmini
Franco Labella - 08-02-2010
Il 4 febbraio, in occasione della conferenza stampa di presentazione del riordino, dal prossimo anno scolastico, delle scuole superiori italiane il Ministro Gelmini ha parlato di svolta epocale ed il presidente del Consiglio ha affermato che il riordino è il frutto di un ampio confronto con il mondo della scuola.

Il 5 febbraio, senza alcun preavviso e senza alcuna motivazione, sono stati oscurati tutti i Forum presenti sul sito istituzionale di Indire raccolti in un thread intitolato "Conosci e commenta la Riforma".

Nei Forum non erano presenti interventi calunniosi, offensivi, diffamatori o blasfemi.

Erano presenti, però, interventi fortemente critici di docenti, studenti ed anche genitori.

Se si pensava che i Forum avessero esaurito la loro funzione (ma uno si chiede perché chiuderli proprio il giorno dopo il varo dei provvedimenti definitivi, quando ci si aspetta i commenti) bastava inibire l'invio di nuovi contributi lasciando visibili, come è prassi comune nel WEB, gli interventi già presenti.

Invece è stato rimosso tutto, persino la scritta in rosso che dopo le 13,00 annunciava "Commenti chiusi il 5/2/2010".

Ora non c'è nemmeno più quella.

La damnatio memoriae dei contributi critici ed anche di alcuni interventi istituzionali come l'intervento n.207 nel Forum del Liceo Classico è la migliore prova del "confronto" secondo la concezione di Gelmini e Berlusconi.

Ricorda tanto il Minculpop.

C'è da sperare che i genitori, nelle prossime scadenze elettorali, ne tengano conto ricordando i tagli relativi alla scuola.

E ricordando che siamo l'unico Paese d'Europa a praticare questa politica scolastica e ad avere eliminato lo studio del Diritto e dell'Economia


Prof. Franco Labella - Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia



Tags: Riordino Gli spot hanno le gambe corte Minculpop


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 Raf    - 11-02-2010
E' una vergogna. In questa riforma si parla di attività laboratoriali come miglioramento della didattica, addirittura attività laboratoriali anche per gli insegnamenti letterali, e poi si distrugge la categoria dei tecnici di laboratorio, gli unici preposti alla conduzione e manutenzione degli stessi. Ma che scuola è questa? Cambiamoci nome che forse è meglio.
Firmato: un tecnico di laboratoprio deluso, ma non rassegnato.

 Paolo Gallana    - 14-02-2010
Io ritengo necessario che un confronto sui documenti del riordino delle scuole superiori continui e si sviluppi.
Leggendo i documenti finali molte perplessità emergono. Ad esempio si richiamano i documenti dell'Unione Europea sulle competenze e poi ci troviamo di fronte a formulazioni di competenze obiettivo che poco hanno a che fare con il concetto di competenza così come formulato a livello europeo.
Vi sono contraddizioni tra obiettivi e quadri orario. La più evidente è la dichiarata volontà di sviluppare l'insegnamento laboratoriale e il contestuale taglio delle risorse umane e delle discipline di laboratorio; un secondo esempio riguarda il fatto che in alcuni percorsi vengono introdotti obiettivi che comportano l'uso delle tecnologie informatiche e della comunicazione senza che vi sia in tutto il quadro orario quinquennale una sola ora di informatica o TIC. Purtroppo nel contesto di un riordino che ha quale principale obiettivo la riduzione della spesa per l'istruzione, è certamente difficile avviare un percorso di riforma del sistema d'istruzione superiore, tuttavia è necessario farsi carico di questo problema e affrontarlo imponendolo anche nell'agenda politica.
Tutto questo deve essere messo in luce e i docenti sono il principale soggetto che lo può fare.