Flavio Cucco - 05-11-2009 |
In risposta e approfondimento alla lettera del 31 ottobre 2009 a firma di Ettore Maria Ricci Sono Flavio Cucco, presidente della Capdi & LSM, la confederazione delle associazioni dei diplomati Isef e laureati in scienze motorie e, come spesso accade nella storia e formazione degli insegnanti di educazione fisica, sono stato anche tecnico della federazione di atletica leggera, allenando anche atleti nazionali. E nella mia professione ho visto e conosciuto tantissimi bravi insegnanti, aggiornati, appassionati del loro lavoro e altri, invece poco impegnati e così anche tra i tecnici ci sono quelli che “sfruttano” gli atleti per fare carriera, tanti che gli atleti li hanno rovinati fisicamente, quelli (lo dice la stampa..) che li hanno dopati…ma per questo non mi sognerei mai di definire i tecnici: sfruttatori, smercia tori di doping e saranno sicuramente una piccola minoranza. Ora il problema vero, che stenta a venire fuori anche da altre lettere pubblicate da “non solo calcio” è che sullo sport ufficiale, olimpiadi , campionati del mondo e altro, l’Italia non riesce più a competere con le altre nazioni e alla fine la colpa……è della scuola! La scuola non ha il compito di fare sport ma quello di educare i giovani cittadini a “conoscere” il proprio corpo e le sue possibilità di movimento, a migliorare le proprie abitudini allo star bene, a interagire con lealtà verso i compagni e gli adulti e a “far provare”, con la finalità di possedere gli strumenti per attuare e migliorare queste conoscenze. In ambito dell’educazione sportiva potrà anche sollecitare iniziative per la promozione del valore “educativo” dello sport (verificandone bene i modelli) e promuovere la pratica sportiva affinchè diventi abitudine di vita. Per arrivare a questo, da anni gli insegnanti di educazione fisica, propongono alle forze politiche e ai Governi una politica di forte investimento di risorse e normativo al fine di: - rendere obbligatoria l’educazione motoria nella scuola primaria e dell’infanzia, insegnata per almeno 3 ore la settimana da personale competente e qualificato: i diplomati isef e laureati in scienze motorie - ampliare l’orario di educazione fisica nella scuola secondaria di primo e secondo grado portandola a 3 ore la settimana, come in tutta Europa - potenziare l’avviamento alla pratica sportiva, garantendo risorse certe alle scuole. Purtroppo negli ultimi dieci anni, i Governi si sono mossi al contrario riducendo le risorse e conseguentemente l’offerta formativa rivolta agli studenti. Gli insegnanti di EF sono convinti che la crescita culturale e motoria della popolazione scolastica avrà anche una forte ricaduta sui risultati in campo agonistico e delle eccellenze, come d’altronde è avvenuto in altri paesi europei ( vedi la Francia ). E questa è la strada da perseguire, assieme alla crescita di progettualità territoriali che, mantenendo la centralità della scuola, vedano il concorso organizzativo e finanziario degli enti locali e di terzi privati, per la crescita motoria e sportiva dei nostri piccoli cittadini. E anche il Coni, spesso è soggetto attivo, in questo processo positivo, escluso naturalmente quel tal Ettore Maria Ricci, coordinatore tecnico del Coni provinciale di Milano e nel quale il Coni nazionale spero non si identifichi! Cordiali saluti Flavio Cucco Presidente Capdi & LSM Venezia-Mestre, 31 ottobre 2009 |
prof.Massimo D'Elia - 09-11-2009 |
Sono un atleta , docente di Educazione Fisica nelle scuole superiori e consulente per le Attività Motorie nelle scuole primarie . Lavoro con entusiasmo , adattando le mie proposte formative ai bisogni dei miei allievi ed allo stato dei luoghi. Ricevo apprezzamenti dalle famiglie e dai Colleghi delle altre discipline, coinvolgendoli spesso nella organizzazione di eventi ed attività aperti anche alla collaborazione di terzi . A volte incontro degli incompetenti , i quali fanno un pessimo uso dei loro titoli culturali o sportivi e riescono a rendere le attività motorie pericolose per la salute od invise ad alcuni. Capita di fare brutti incontri , ahimè sempre più spesso! |