breve di cronaca
Scuola: lo Stato risarcirà i precari
Metro news - 08-10-2009

I precari che lavorano nel mondo della scuola hanno diritto all'indennità di carriera. Se così non dovesse essere, lo Stato dovrà risarcirli della parte non ricevuta. La stabilisce una sorprendente sentenza del giudice del lavoro di Treviso. Circa 300 lavoratori scolastici, che da anni (alcuni addirittura da venti) firmano contratti a tempo determinato che si interrompono al termine dell'attività didattica, hanno fatto causa mediante i legali della Uil Scuola al ministero della Pubblica Istruzione per "abuso di contratto a tempo determinato". Il giudice l'ha accolta, condannando in modo esplicito «il ministero a risarcire in favore della parte ricorrente il danno da individuarsi nella differenza fra quanto è effettivamente percepito e quanto avrebbe dovuto percepire se i periodi di lavoro prestati fossero stati da subito regolati secondo la disciplina del contratto a tempo indeterminato». Per legge in Italia la "Ricostruzione di carriera" può essere presentata solo dai titolari dagli assunti a titolo definitivo. Ciò comporta che se ci sono soggetti che per 20 anni firmano un contratto da settembre a giugno, il danno nei loro confronti è evidente. Il ministero ricorrerà, ma se la sentenza verrà confermata rappresenterebbe un precedente unico, che potrebbe interessare una platea di quasi 200 mila precari del mondo della scuola.



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