COMUNICATO STAMPA
Casalecchio di Reno, 5 luglio 2009
Mondiali Antirazzisti 2009: premiati Balotelli, Nicolita e Booth, campioni contro l'intolleranza
Gruppo EveryOne: "Durante i Mondiali Antirazzisti, che vedranno più di duecento squadre scendere in campo, si promuoverà in tutto il mondo un messaggio contro l'odio etnico, la xenofobia e l'omofobia. Saranno ricordati i campioni assassinati nei lager e lo sport denuncerà i primi effetti del decreto sicurezza, che negherà a migliaia di bambini persino il diritto di giocare una partitella con i coetanei"
La dodicesima edizione dei Mondiali Antirazzisti si svolgerà a Casalecchio di Reno (Bologna) dall'8 al 12 luglio 2009. Sui dodici campi di calcio allestiti nel Centro Sportivo Salvador Allende si alterneranno 204 squadre di calcio, in rappresentanza dei cinque continenti. Il Gruppo EveryOne sarà presente all'appuntamento sportivo per ricordare le vittime del razzismo nello sport: dal pugile di etnia sinta Johann Trollman al grande allenatore ebreo ungherese Arpad Weisz, che negli anni 1930 vinse uno scudetto con l'Inter e due con il Bologna: due miti dello sport scomparsi nella Shoah.
"Ma il razzismo uccide anche oggi," affermano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader dell'organizzazione per i diritti umani presenti ai Mondiali, "anche nello sport. Il giovane Abdul Guibre, italiano originario del Burkina Faso, ucciso da razzisti a Milano lo scorso anno o il ragazzino Rom Ciprian Danila, bruciato vivo a Sesto San Giovanni perché costretto a vivere in un edificio abbandonato, senza alcuna sicurezza, illuminando le notti con una candela, giocavano a calcio ed erano molto bravi". Il Gruppo EveryOne annuncerà i nomi degli atleti che il prossimo 21 ottobre riceveranno il premio intitolato al fuoriclasse ebreo dell'Ajax Eddie Hamel, assassinato ad Auschwitz nel 1943. Il 21 ottobre è l'anniversario della nascita di Hamel (21 ottobre 1902 - 30 aprile 1943). "Il premio," spiega EveryOne, "assegnato da una giuria internazionale, intende riconoscere l'impegno di chi, vivendo nel mondo dello sport, opera per contribuire all'eliminazone dei pregiudizi tanto nel loro ambiente quanto nella società: razzismo, xenofobia, omofobia. Dopo l'approvazione del decreto sicurezza, i bambini e i ragazzi che il governo definisce 'clandestini' non frequenteranno più le società sportive e perderanno, insieme alla dignità e ai diritti, anche il sollievo di giocare insieme ai coetanei. L'odio razziale, purtroppo, contagia anche i più giovani e ormai gravi episodi di intolleranza e violenza si verificano a scuola, negli oratori, nei campetti all'aperto, dove fino a qualche anno fa i bambini e i ragazzi si sentivano gli uni uguali agli altri".
"Quest'anno," concludono gli attivisti di EveryOne, "la giuria ha deciso di premiare tre campioni-simbolo dell'antirazzismo. ll giovane attaccante dell'Inter e della nazionale Under 21 Mario Balotelli, per il coraggio e l'orgoglio con cui fronteggia l'intolleranza; il campione di etnia Rom dello Steaua Bucarest e della nazionale romena Bănel Nicoliţă, ambasciatore ONU contro il razzismo; il difensore sudafricano Matthew Booth, unico bianco nella sua nazionale, impegnato contro ogni forma di apartheid e razzismo".
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