Ma veramente qualcuno riesce a credere che con le bocciature, come ha detto il ministro Gelmini, la scuola sia diventata di colpo seria?
Ha usato veramente parole disgustose. Ha detto che è finita l'era del buonismo e del sei politico come ha voluto per anni la sinistra.
Che dire? Se non che quando c'è il vento a favore, anche le stupidità sopite nei colleghi si risvegliano e trovano nuova linfa. E così si boccia confondendo la severità con la serietà. Ma senza criterio, naturalmente. Non sapendo come, dove e quando i ragazzi dovranno e potranno recuperare. Una scuola che si preoccupa di bocciare e non recuperare è veramente una scuola inutile. La morale unica che ci circonda, copre i pochi dissenzienti e si va avanti incontro al disastro praticamente annunciato.
Molto più seriamente il professor Cesare Scurati ha ammonito di stare attenti. Ha detto che le bocciature faranno aumentare contestualmente la dispersione e che non tutte le bocciature sono uguali. In conclusione, che non sono affatto un segnale di serietà, come si vorrebbe far credere. Parole santissime, ma il professor Cesare Scurati non è il nostro ministro. E temo che oltre la radio, questa sua dichiarazione non troverà spazio nei telegiornali.
Tags: bocciature, recupero, valutazione, dispersione
Riccardo Infantino - 21-06-2009
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Ho come l'impressione che dopo l'esaltazione della bocciatura il governo farà marcia indietro quando vedrà il costo di un alunno che ripete... |
P.C. - 21-06-2009
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Per fortuna non hanno fatto divieto di ricorrere al voto di consiglio!
S'immagini cosa sarebbe potuto accadere. |