Le scuole in rosso: il suicidio dell'ordine sparso
Francesco Mele - 09-05-2009
Solo la diffusione delle reti di Consigli di Istituto e Comitati genitori potrà fare la differenza


La rete rimane ancora poco sensibile e ricettiva rispetto alla situazione dei bilanci delle scuole.
E intanto i disastri delle assenze non coperte continuano specie nelle realtà in cui i dirigenti non si assumono la responsabilità di nominare supplenti fuori dai limiti posti dalla vergognosamente esigua dotazione finanziaria, assegnata da quest'anno alle scuole del regno.
A Modena stiamo provando a opporre resistenza a questa deriva e abbiamo costituito un Coordinamento provinciale dei Presidenti dei Consigli di Istituto e Comitati Genitori.
Sono già 44 le scuole che si sono messe in rete sulle 94 della provincia e le iniziative del Coordinamento come pure le proposte di azioni comuni stanno diventando sempre più significative e partecipate.
Numerosi gli incontri con dirigenti regionali e nazionali del ministero, assessori all'istruzione, parlamentari del territorio, per denunciare lo stato di sofferenza delle scuole della provincia.
Il prossimo 16 maggio il Coordinamento ha indetto un'assemblea pubblica su questi temi a cui si vorrà dare risonanza mediatica e per questo sarà fondamentale la partecipazione dei genitori di tutta la provincia. Molte autorità hanno aderito al nostro invito e l'ascolto alle nostre istanze sarà sicuramente qualificato e tutti speriamo in un'evoluzione positiva.
La nostra piattaforma è molto semplice e pulita:

° ripianare i debiti pregressi con accredito dei residui attivi degli esercizi finanziari precedenti
° ridefinizione del budget per le supplenze 2009;
° attribuzione degli interi importi necessari allo svolgimento degli esami di stato;
° reperimento delle risorse relative alle spese di funzionamento 2009;
° imputazione al MEF di tutte le supplenze

Ma la situazione non è delle migliori, visto che chi oggi ha il potere di decidere, pare non avere alcuna sensibilità nei confronti dei problemi delle scuole anzi ...
L'on. Giovanardi incontrato da una nostra delegazione il 27 aprile scorso ha detto senza mezzi termini che la soluzione vera secondo lui sarebbe quella adottata "...dai paesi più evoluti del nostro, dove le scuole di qualità (high school) sono private ed a pagamento..." mentre da noi ci sono solamente scuole statali che costano molto allo stato perché ci sono troppi insegnanti.
Auguri!
Ma non bisogna demordere e occorre fare informazione e far valere le nostre ragioni, che sono poi quelle dei nostri figli.
Abbiamo costituito un gruppo Yahoo, per tenerci in contatto in modo rapido e capillare, e costruito un sito che è diventato un punto di riferimento per tutti noi e non solo, a giudicare dai numeri e dalla geografia dei visitatori.
Abbiamo proposto ai Consigli di istituto l'approvazione di mozioni, documenti, lettere di informazione per i genitori, e pian paino molti consigli di Istituto li stanno approvando. Abbiamo anche intenzione di documentare quanta scuola in meno hanno avuto i nostri figli a causa del taglio dei fondi per le supplenze, perché questo disastro non si perpetui il prossimo anno e perché tutti siano informati di quanto il diritto allo studio sia stato di fatto negato, in barba alla costituzione.
Anche su forum scuole abbiamo aperto uno spazio che contiene informazioni e documenti relativi alla nostra battaglia e alla nostra esperienza, ci si può accedere anche dal banner che trovate nella home page di Retescuole "Le Scuole in Rosso".

Ma la vera svolta alla nostra battaglia potrà venire solo se si verificheranno una serie di condizioni e cioè:

- organizzazione in tutte le provincie di reti di collegamento tra Consigli di Istituto e Comitati Genitori, nelle forme che in ciascuna realtà si riterranno più opportune e adeguate, e più possibile fondate sull'interazione virtuosa con l'intera platea dei genitori del territorio;

- organizzazione di un'articolazione nazionale di tali reti per condividere e promuovere azioni comuni, significative e mirate;

- costituzione di un pool di avvocati e giuristi a respiro nazionale e con articolazioni locali che possa studiare eventuali azioni legali che facciano da supporto alla lotta dei coordinamenti

Senza questo salto di qualità siamo destinati a girare anche a mille ma senza tradurre in cinetica il potenziale accumulato

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