breve di cronaca
Scuola, Franceschini va all'attacco
Il quotidiano.net - 01-04-2009
"Stop ai tagli della riforma Gelmini"
Tre le proposte sul tappeto per tutelare l'istituzione pubblica: "Bloccare il licenziamento di 200mila precari, reintrodurre il tempo pieno; investire per le ristrutturazioni degli edifici scolastici, che cadono a pezzi"

Roma, 1 aprile 2009 - I tagli alla scuola sono un errore, una scelta dettata dal ministro dell'economia Giulio Tremonti per ragioni puramente "contabili" e subita dal ministro Maria Stella Gelmini e il Pd presenta una petizione per lanciare una mobilitazione a tutela dell'istruzione pubblica.

Dario Franceschini e Giuseppe Fioroni incontrano un gruppo di insegnanti nella sede del gruppo parlamentare Pd alla Camera e annunciano una iniziativa del partito sul tema scuola: "La nostra opposizione continuerà ad essere durissima", spiega Franceschini, dopo aver ascoltato gli interventi di diversi insegnanti, alcuni dei quali precari. "Continueremo a denunciare gli 8 miliardi di tagli alla scuola". Una scelta, appunto, dettata solo da critieri "contabili", senza curarsi degli "effetti devastanti che ne deriveranno sulla vita reale dei cittadini".

Franceschini pone innanzitutto tre questioni: "Bloccare il licenziamento di 200mila precari, tanto più in un momento di crisi economica e mentre il presidente del Consiglio annuncia che nel mondo ci saranno 20 milioni di disoccupati; reintrodurre il tempo pieno; investire per le ristrutturazioni degli edifici scolastici, che cadono a pezzi". Aggiunge il segretario Pd: "Il Governo si fermi, rinunci ad un'operazione sbagliata. Se non lo fa troverà una grande mobilitazione, civile, pacifica, del mondo della scuola".

Le scelte del Governo, dice Fioroni, rendono "la scuola più povera, più debole e più ingiusta". L'ex ministro dell'Istruzione polemizza con il centrodestra che, a suo giudizio, ha di fatto eliminato il tempo pieno: "Loro hanno un'idea particolare del tempo-pieno: l'idea di bambini-pacchi postali che devono solo essere intrattenuti con un lungo dopo-scuola". Sbagliata è anche l'idea del maestro unico, "chiedono a degli specialisti di diventare tuttologi", senza contare "le scuole di montagna e dei piccoli comuni che chiudono" e che costringono i bambini a fare "come Heidi, chilometri a piedi se vogliono andare a scuola".

La cosa peggiore, aggiunge Franceschini, è che il Governo, come per la crisi economica, "cerca di negare, di nascondere, di coprire" quello che sta accadendo. "Vedrete che anche oggi negheranno che esistono i tagli alla scuola, nonostante siano scritti nella Finanziaria".

Nella petizione il Pd propone: un piano nazionale straordinario per assicurare borse di studio, libri gratuiti per gli anni della scuola dell'obbligo, mense e trasporti; un piano di aggiornamento dei docenti; un sistema di valutazione di scuole e insegnanti, gestito da una "autorità esterna"; un numero "certo e stabile di insegnanti e di organici funzionali; un programma di sperimentazione per migliorare "l'utilizzo delle risorse"; la riforma della scuola superiore e l'obbligo di istruzione fino a 16 anni, che deve "essere garantito e reso effettivo"; un sistema di "apprendimento per tutta la vita"; un piano di stabilizzazione e indennità di disoccupazione per i precari.


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 Libero Tassella    - 02-04-2009
Ho firmato l'adesione alla petizione, ma francamente mi sembra un'iniziativa politica piuttosto debole, insomma dal referendum di Veltroni siamo scesi di un gradino alla petizione di Franceschini.
Io sarei tornato sul Referendum per quelle parti della legge che potevano essere poste a Referendum, la Costituzione vieta il referendum su leggi economiche; ma se ricordo bene, bastano 5 presidenti di Regione per promuivere un referendum
Ciao Libero

 Maria Grazia Fiore    - 07-04-2009
Abbiamo visto che cosa è capace di fare il PD per la scuola... Quando parlano di opposizione durissima c'è da far tremar le vene ai polsi... Ma per favore!