Un assordante silenzio ...
Francesco Mele - 10-03-2009
... Sarà che ormai siamo assuefatti alla progressiva diminuzione dei fondi alle istituzioni scolastiche?


In una precedente segnalazione mi ero già occupato di cosa stia succedendo nelle scuole riguardo alla situazione di cassa; pare però che solo in pochi siano a conoscenza di tutto questo e molti di quelli che ne sanno qualcosa non hanno alcun interesse a fare informazione su questi temi, ma gli altri? Possibile che tra tutti coloro che sono da sempre attenti ai bisogni della scuola statale e alle condizioni per garantire la qualità minima, nessuno si accorga che è in atto la più brutale, repentina e drastica riduzione di fondi alle scuole che si sia mai verificata nella scuola italiana?

Sarà che ormai siamo assuefatti alla progressiva diminuzione dei fondi alle istituzioni scolastiche?

Il DS dell'ITIS Vinci di Carpi ha recentemente mostrato alla stampa un grafico in cui si evidenzia il netto calo dal 2000 al 2008 del fondo per il normale funzionamento, passato dai 240 milioni di lire del 2000 ai soli 22.000 euro del 2008!

BENE, QUEST'ANNO, 2009, QUESTO FONDO È DEL TUTTO SPARITO !!!
(http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2009/prot539_09.shtml )

... sì è proprio un urlo che serve per farvi capire che non è un incubo, è drammatica realtà ...

Certo si ventila la possibilità che forse verranno trovati tra le pieghe del bilancio dello Stato, ma intanto i Programmi Annuali delle scuole sono stati fatti senza (i preventivi andavano approvati entro il 14 febbraio).

Ma non è finita qua, anzi il tragico e il disastro deve ancora venire.

Il tragico riguarda le supplenze brevi e saltuarie, quelle con cui le scuole devono fronteggiare le assenze per malattia o per maternità del personale della scuola (docente e non). Fino agli anni scorsi il rimborso era, per così dire, a piè di lista: a fine anno si facevano i conti di quanto speso dalle scuole e al fondo fornito inizialmente seguiva una promessa (tra un po' capirete perché uso questo termine) di fondi per coprire la spesa complessiva.

Quest'anno le cose sono cambiate (http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2008/prot3338_08.shtml) e alle scuole verrà data una cifra fissa iniziale, calcolata mediante parametri che cambiano a seconda del tipo di ordine di scuola e sul numero degli addetti in ciascuna scuola, e poi al massimo una somma pari al 50% di quella iniziale. Il taglio è tragico, si va dall'80% al 90% del fondo; volete alcuni esempi? Nella mia scuola lo scorso anno solare (2008) si sono spesi 105.000 euro per le supplenze brevi e saltuarie, per quest'anno abbiamo solo 19.200 euro in tutto, compreso il 50% dell'eventuale integrazione, una riduzione secca di oltre l'80%. Un presidente di CdI di una scuola elementare mi diceva che nella sua scuola lo scorso anno si sono spesi intorno a 250.000 euro di supplenze brevi e saltuarie e quest'anno ne avranno ben 30.000 con una riduzione di quasi il 90%!!!

Tutto questo ha già i suoi effetti tragici sulle scuole la cui situazione è ad un livello sempre più insostenibile. Ormai il personale ATA assente non viene più sostituito, anzi in alcuni casi vengono interrotti i contratti su malattie già in atto e si lasciano vacanti i posti che vengono coperti da personale in servizio o mediante straordinario (pagati dal fondo di istituto, ma per quanto ancora?) o mediante intensificazione del servizio (aumento del mansionaro all'interno dell'orario di servizio).

Ma per i docenti non può funzionare così e sempre di più assistiamo ad una vera e propria interruzione del servizio: classi vengono fatte entrare 2 o anche 3 ore dopo e altre fatte uscire o 2 o 3 ore prima, ad altre ancora si dice di rimanere a casa per chè per 1 o 2 ore di lezione non vale la pena!!! Per molti poi sta diventando la regola rimanere in aula da soli perché non c'è l'insegnante perché non c'è nessuno a fare sostituzioni

Le scuole elementari poi (e anche le medie in fondo) sono quelle più in difficoltà perchè le classi non possono assolutamente essere lasciate scoperte, cosa che correndo molti rischi, si fa alle superiori. Allora si sentono soluzioni brillanti e fantasiose, dalla raccolta dei bimbi in 60 nella stessa aula, all'istituzione di gruppi di genitori/nonni volontari per fare sorveglianza durante le ore scoperte. Interessante, eh?

COME POSSIAMO TOLLERARE QUESTO STATO DI COSE? COME FACCIAMO A FARE FINTA DI NIENTE?

E veniamo al disastro.

In sede di approvazione del bilancio ho scoperto che la mia scuola avanza dallo Stato una quantità spropositata di danaro. Sono quelli che in bilancio si chiamano "Residui Attivi" (mod. L). Beh, sapete quanto avanza la mia scuola dallo Stato?

OLTRE 350.000 EURO!!!

Sì, proprio così, ci sono oltre 13.000 euro degli esami di stato del 2003-2004, oltre 17.000 euro degli esami di stato del 2004-2005, oltre 76.000 euro delle supplenze del 2006, oltre 42.000 euro delle supplenze del 2007, oltre 93.000 euro delle supplenze del 2008 ... eh, sì di quei 105.000 euro che vi dicevo, solo una piccola parte sono stati dati alle scuole, capite perché dicevo che si trattava di promesse? Intanto però la mia scuola questi stipendi li ha pagati, questi soldi li ha già spesi ...

Un altro presidente di Consiglio di Istituto mi ha detto che nella sua scuola i residui attivi ammontano a ben 450.000 EURO !!!

COME POSSIAMO TOLLERARE QUESTO STATO DI COSE? COME FACCIAMO A FARE FINTA DI NIENTE?

A Modena stiamo cercando, con molta fatica e molte resistenze, almeno a fare informazione presso i genitori e l'opinione pubblica. Si è costituito un coordinamento provinciale dei consigli di istituto e dei comitati genitori e si cerca di proporre iniziative a partire dalla richiesta di audizione alla dott.ssa Maria Testa (quella che ha firmato le due note citate) che al ministero si occupa di bilancio e finanze; è stato più volte annunciato e rimandato un suo incontro con DS e DSGA proprio su questi aspetti del bilancio delle scuole; i presidenti dei consigli di Istituto hanno chiesto al direttore provinciale Malaguti di partecipare di diritto a tale riunione o per lo meno di essere ricevuti in delegazione, ma nessuna risposta è giunta e allora si pensa di presentarci lo stesso il giorno della riunione (il 12 marzo prossimo se non viene ancora rinviata).

Ma non possiamo fermarci qua, occorre raccoglier queste informazioni scuola per scuola, stilare un documento provinciale e chiedere ai consigli di istituto di deliberare la sua diffusione presso tutte le famiglie della scuola, i dati da riportare, desunti dal programma annuale ormai approvato ovunque sono (vi cito dove si trovano questi dati, non lasciatevi impressionare e chiedete al DSGA di aiutarvi, è suo dovere!):

a) fondo statale per il funzionamento generale dell'istituzione scolastica riconosciuto per il 2008 [mod B, prog A01 (Funzionamento amministrativo generale), ENTRATE, aggregato 02, voce 01 e mod B, prog A02 (Funzionamento didattico generale), ENTRATE, aggregato 02, voce 01] che quest'anno non è stato ancora riconosciuto (e forse è del tutto perso)

b) fondo per le supplenze brevi e saltuarie speso nel 2008 (non è ancora un dato ufficiale perché il consuntivo si fa più avanti, ma i DSGA sanno già a quanto ammonta)

c) fondo previsto per quest'anno per le supplenze brevi e saltuarie distinto in somma iniziale, 50% di questa come eventuale integrazione finale, e totale [mod B, prog A03 (Spese di personale), ENTRATE, aggregato 02, voce 0, sottovoci 002 e 003 da integrare poi con una somma pari al 50% del totale riportato]

d) ammontare complessivo dei residui attivi che la scuola avanza dallo Stato, scorporato dei crediti da altri enti pubblici e/o privati (mod. L del programma annuale)

e) quota pro capite richiesta ai genitori come contributo volontario per il 2009 (riferire se sono stati previsti aumenti rispetto al 2008) e ammontare complessivo messo a bilancio (si può trovare nella relazione illustrativa di giunta, che è obbligatoria e precede le tabelle del bilancio, alla voce ANALISI DELLE ENTRATE, CONTRIBUTI DA PRIVATI, Contributi da famiglie - vincolati, facendo attenzione a prendere quelli da iscrizioni e non quelli per viaggi di istruzione]

Si può pensare ad un documento più snello che stia in una pagina sola - per contenere i costi - in cui si riportino i dati della singola scuola e cenni al resto della situazione nella provincia, ed un vero e proprio dossier completo da dare in copia a ciascuna scuola.

Nella riunione di coordinamento dei consigli di istituto e comitati genitori che si è tenuta lo scorso 28 febbraio, si è parlato di messa in mora dello Stato rispetto ai debiti pregressi, ma qualcuno nella riunione faceva giustamente notare che non si tratta solo di quello, è la dotazione di fondi in generale che non garantisce più alle scuole di rispettare il diritto costituzionale all'istruzione dei cittadini.

Allora mi dico, ma non ci sono gli estremi per una richiesta di intervento o per lo meno di una segnalazione al Prefetto di questo stato di cose? Ovvio che avrebbe molto più peso se la segnalazione fosse fatta da più consigli di Istituto e documentando con numeri che rappresentano molto meglio la drammaticità della situazione. Non i valori medi perché, come sempre, i valori medi traggono in inganno e sarebbe bene citare anche gli estremi, perchè quegli estremi non sono solo eccezioni numeriche, non sono estremismi e casi particolari, ma rappresentano tutta la drammaticità di situazioni in cui a patire sono tutti, a partire dagli studenti, ma anche tutto il resto dei soggetti coinvolti.

Il documento di cui parlavo sopra, a mio avviso, dovrebbe essere recapitato al Prefetto in forma di esposto, con la richiesta di vigilare affinchè il diritto costituzionale all'istruzione venga salvaguardato, perché sempre più spesso agli studenti non viene garantito il numero minimo di ore previsto dagli ordinamenti, nel complesso e disciplina per disciplina.

NON POSSIAMO CONTINUARE A TOLLERARE QUESTO STATO DI COSE, A TACERE E FARE FINTA DI NIENTE!

Il vostro
Francesco Mele


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Virginia    - 09-03-2009
... iniziamo da qualche parte! Bisogna sapere cosa e come fare e farlo insieme.

 Alberto    - 15-03-2009
E' l'inizio della fine della Scuola dello Stato. E non penso ci sia più niente da fare. Mi sento impotente di fronte all'assenza dell'opposizione politica , del sindacato e ....dei colleghi. Fra tre anni andrò in pensione. Senza rimpianti. Il futuro di qualità è in mano ai privati verso i quali si sta , ormai, indirizzando la domanda delle classi sociali medio-elevate, capaci, cioè , di sborsare 1000€ al mese.
tanti saluti

 oliver    - 17-03-2009
Ho letto con molta attenzione il tuo documento che evidenzia grande capacità nel sapersi districare tra le diverse normative; devo purtroppo rilevare che la scuola annovera molta incompetenza in questo senso. Non tutti i DSGA sono aggiornati e capaci, forse sarebbe opportuno mettere in campo una campagna divulgativa in questo senso. Io ho stampato il tuo documento dandolo alla mia preside, spero che possa servire a qualcosa. Va detto che il problema è politico, il taglio nella scuola non interessa a commercianti, artigiani e ad una gran massa di italiani ai quali il "sommo" giornalmente ricorda che siamo fannulloni, inutili e sperperoni. Vorrei inoltre ricordare, che le scuole private vengono sempre più foraggiate e tenute in gran considerazione.