breve di cronaca
Il prossimo DDG su Graduatorie precari : la coda del diavolo.
Professioneinsegnante - 06-03-2009
La prossima settimana uscirà il DDG 2009 che disciplinerà, per il prossimo biennio 2009/2011, le graduatorie ad esaurimento. Credo che i sindacati, venerdì 5 marzo, daranno il loro definitivo avallo a un DDG ormai inadeguato e che si presta ad essere attaccato "mille volte" . A mio avviso, esso è illegittimo allorquando , in premessa, crea un' evidente disparità di trattamento tra l'aspirante neo inserito che si inserisce a pettine e chi, già inserito da anni in graduatoria , chiede, aggiornando la sua posizione, il trasferimento da una provincia ad un'altra.
Evidentemente per i burocrati del ministero e per tutti i sindacati ( preoccupati solo del loro gruzzolo di iscritti in provincia), l'aspirante in graduatoria che chiede la mobilità territoriale è giusto che sia penalizzato, che vada in coda.
Inoltre, e siamo alla follia, si prevede l'inclusione, sempre in coda, in altre due province, oltre quella in cui si è già "a pieno titolo" inclusi, per favorire, si dice nel DDG, le assunzioni in ruolo (sic!); e perché solo due province, non è forse tre il numero perfetto? Tutto è lasciato al caso, alla dea bendata o meglio al diavolo!
Siamo veramente arrivati al ridicolo, allorquando l'unica soluzione possibile sarebbe stata e resterebbe quella concreta delle graduatorie ad esaurimento nazionali con opzione, ai fini dell'immissione in ruolo, della regione, delle province o di tutto il territorio nazionale da parte degli aspiranti, nel rigoroso rispetto del punteggio di graduatoria accumulato negli anni; si ricorda che la graduatoria ad esaurimento si configura come un vero concorso pubblico per titoli. L'Italia è stata unita dal 1861, ma a quanto pare resta ancora quella dei cento campanili, delle province, dei burocrati ministeriali e di quelli sindacali.
Un'altra occasione perduta, un caos amministrativo annunciato, infine l'inizio di un contenzioso che si preannuncia questa volta di dimensioni colossali che rischia di aggiungere confusione a confusione, incertezza a incertezza, e si presta poi all'intervento autoritario del governo di Berlusconi; grazie al conservatorismo della burocrazia amministrativa e sindacale, tendente alla difesa dell'esistente e delle tessere sindacali e della politica che riscopre la sua antica vocazione a creare separazione, steccati tra nord e sud, gli insegnanti meridionali possono mettersi in coda del reso lì è il meridione, in coda da circa 150 anni.

Libero Tassella del Gruppo professione insegnante

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