breve di cronaca
I ragazzi non vanno a scuola? Il telefono avverte i genitori
Repubblica Palermo - 09-02-2009
All´istituto professionale Einaudi un sistema elettronico dà notizie in tempo reale su assenze e ingressi alla seconda ora Alunni perplessi "Con i messaggini qualcosa sfuggiva ora il controllo è troppo stretto" Genitori contenti "Dopo gli sms questo metodo consente di sapere tutto"
di Salvo Intraviata

Arriva scuolatel. Il servizio telefonico che consentirà ai genitori di sapere se i figli hanno marinato la scuola o hanno chiesto il permesso di entrare a seconda ora verrà attivato tra pochi giorni all´istituto professionale Einaudi di Palermo e si aggiungerà al servizio di informazione tramite sms in uso da oltre tre anni nell´istituto palermitano. La rivoluzione copernicana (pagelle on line e assenze comunicate ai genitori tramite sms) annunciata pochi giorni fa dai ministri dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, e della Funzione pubblica, Renato Brunetta, per l´istituto di via Mongerbino è già una consuetudine. E verrà superata da una nuova tecnologia: scuolatel, appunto. «È dal mese di novembre del 2005 che inviamo gli sms ai genitori - spiega la preside dell´istituto Anna Fileccia - Prima dell´attivazione del servizio le assenze degli studenti erano certamente superiori. Proprio nei giorni scorsi abbiamo effettuato un monitoraggio e abbiamo rilevato un calo compreso fra il 30 e il 40 per cento. Ma resta un consistente numero di ragazzi che continua ad assentarsi. Insomma, l´sms non è la panacea di tutti i mali». «Per informare i genitori sulla frequenza scolastica dei figli - spiega il direttore dei servizi amministrativi (l´ex segretario scolastico) della scuola, Andrea Ribaldi, che controlla l´intera procedura - partirà un servizio telefonico che consentirà ai genitori di conoscere le assenze, gli ingressi in ritardo e quelli a seconda ora degli ultimi 5 giorni». Basterà telefonare a scuola e, solo dopo avere digitato un codice utente e una password, una voce registrata darà tutte le informazioni ai genitori. Il servizio non sostituirà gli sms e per funzionare sfrutterà la stessa organizzazione che consente di monitorare in tempo reale le assenze dei ragazzi. Il meccanismo è collaudato. Da tre anni, oltre che sul registro di classe, i professori dell´Einaudi segnano le assenze anche su speciali elenchi muniti di codice a barre che dopo la prima ora i bidelli raccolgono e portano in segreteria. In ufficio è pronto un operatore munito di lettore ottico che in mezz´ora circa carica al computer tutte le assenze degli oltre mille alunni. Sarà il cervello elettronico che contiene tutti i cellulari dei genitori a occuparsi dell´invio degli sms che ogni mattina puntualmente informano i genitori delle assenze fatte dai figli. Ma cosa ne pensano i ragazzi? «Tutti hanno marinato almeno una volta la scuola - dice Alessio Sciortino, studente della quinta I - Per me non ha senso l´sms per ogni singola assenza, meglio la lettera che arrivava per posta». Alessio confessa di essere stato beccato qualche giorno fa «ma una scusa si trova sempre», spiega. I genitori mostrano di gradire i sistemi che li informano in tempo reale delle assenze che fanno i figli. «Sono un sistema ottimo - dice patrizia Russo - Mia figlia mi informa sempre quando non va a scuola ma ogni volta mi arriva l´sms». «È fastidioso - confessa Sandy Scalici, studentessa dell´ultimo anno - essere controllati in maniera così stretta. La vivo come una violazione della privacy». E Claudio C. che frequenta la prima F ammette: «Ogni volta che mi assento mi telefona mio padre. Io dico la verità - spiega - o invento qualcosa. Ma adesso con il servizio telefonico le cose si complicano: con l´sms non avrebbe saputo degli ingressi a seconda ora». Lia Urso, insegnante di Diritto, spiega che si tratta «di supporti che funzionano quando la famiglia è sensibile». Ma non sempre è così. «Occorre migliorare - dice la preside - il rapporto scuola-famiglia. Ma questo non basta: bisogna rendere più affascinanti le stesse scuole dove i ragazzi stanno per intere giornate. Servono più spazi e risorse ma l´approccio deve essere sistemico: anche la Provincia deve fare la sua parte». E per incrementare le presenze a scuola si pensa di istituire un premio in denaro per i più meritevoli.

  discussione chiusa  condividi pdf