breve di cronaca
Incontro col Ministro sulla sperimentazione
Libertà - 07-09-2002
Non è bastato l'incontro tra i sindacati e i dirigenti del ministero della Pubblica Istruzione a sciogliere i dubbi e le perplessità da parte della triplice riguardo le modalità di avvio della sperimentazione prevista in 200 scuole - elementari edell'infanzia - italiane. Secondo i rappresentanti delle confederazioni, infatti, l'incontro avvenuto ieri mattina a viale Trastevere tra parti sociali e dirigenti dell'amministrazione -assente il ministro Moratti impegnato a Palazzo Chigi - è stato deludente. «Non sono stati affrontati i problemi pratici della sperimentazione, non ci sono state risposte convincenti - ha dichiarato Alessandro Ameli, responsabile Gilda - su anticipo,maestro prevalente e risorse. Non verranno riaperte le preiscrizioni e i costi saranno a carico delle scuole: se queste avranno risorse potranno fare la sperimentazione». «Siamo perplessi - ha detto inoltre Daniela Colturani, responsabile Cisl-Scuola - sulla opportunità di avviare nei tempi che sappiamo la sperimentazione. Non è in discussione lo strumento, ma le modalità con cui viene introdotto. Da parte nostra c'è una ampia critica sulle condizioni di fattibilità e sulle risorse che avrebbero vincoli di legittimità rispetto all'autonomia. Abbiamo chiesto garanzie e tutela contrattuale per il personale che verrà impiegato nella sperimentazione, ma le risposte sono aleatorie. Positivo, invece, il fatto che il decreto sia ancora aperto a suggerimenti e al parere tecnico del Cnpi». Il ministro, infatti, predisporrà il decreto legge sulla sperimentazione per il 10 settembre, giorno in cui il Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione) si riunirà in seduta plenaria. «Avremo un ulteriore incontro prima dell'emanazione del decreto per verificare le ricadute contrattuali - ha spiegato Massimo Di Menna, responsabileUil-Scuola - per ora restiamo perplessi riguardo questa sperimentazione decisa ad agosto per settembre e che rischia di essere più un sondaggio di opinioni che un serio esperimento. C'è stata invece una apertura riguardo le modifiche del decreto per introdurre maggiore flessibilità per le scuole per la programmazione. Inoltre, abbiamo sollevato il problema della gestione da parte delle cinque Regioni che hanno firmato il protocollo d'intesa sulla sperimentazione di istruzione-formazione». Del tutto negativo è invece il parere della Cgil-Scuola riguardo l'incontro. «Confermiamo - ha dichiarato Enrico Panini, responsabile Cgil-Scuola - che non siamo di fronte ad una sperimentazione ma ad una improvvisazione senza capo né coda».

Paolo Meocci

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