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Lettera alla Rete, per conoscenza al Vaticano
Nativi Americani.it - 12-11-2008
E' richiesta la diffusione della lettera che segue. Comincio da quì, in uno spazio di libera Cultura e Pensiero o che almeno osa e tenta un posto nell'Informazione e lo scambio della stessa, comunicando. Il cammino del Potere spirituale e temporale della Chiesa continua, dibatte e pretende di farlo, con il marchio che decide della vita e della morte: come oggi, come ieri, espiantando la Libertà della persona in nome dell'amore, Prolife, opprimendo e giudicando, anche, con i Tribunali della Santa Inquisizione.

Doriana Goracci


Nativi Americani.it scrive...

Lettera indirizzata a: benedettoxvi@vatican.va, Archivio segreto del Vaticano asv@asv.va, Radio Vaticana sedoc@vatiradio.va, dirgen@vatiradio.va, Uffico Internet della Santa Sede ufficio-internet@net.va; office@net.va, "L'Osservatore Romano" ornet@ossrom.va, Diocesi di Roma segreteriagenerale@vicariatusurbis.org, Ufficio Stampa e comunicazioni sociali del Vicariato di Roma comsoc@roma.chiesacattolica.it, stampa@vicariatusurbis.org, Famiglia Cristiana famigliacristiana@stpauls.it, direzionefc@stpauls.it, Vatican Information Service vis@pressva-vis.va, Chiesa Cattolica Italiana, Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali giuliodori@chiesacattolica.it, f.mazza@chiesacattolica.it, Centro Televisivo Vaticano ctv@ctv.va

06/11/2008

"Scriviamo la presenta lettera per chiedere che la Chiesa Cattolica riconosca ufficialmente e pubblicamente la propria responsabilità diretta nei crimini commessi nelle scuole residenziali cattoliche canadesi e nelle Boarding School cattoliche americane. A seguito di questa richiesta, chiediamo l'istituzione di un'inchiesta approfondita sui responsabili, diretti e indiretti, di tali crimini, che hanno avuto come conseguenza la morte, solamente nel Canada, di 50.000 bambini Nativi Americani, strappati alle loro famiglie con la complicità dei governi e costretti con la forza alla conversione culturale e religiosa, con la finalità e il modus operandi definito dal Diritto Internazionale come "Genocidio".

Il 9 dicembre 1948, la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di Genocidio, all'articolo II, ha definito il Genocidio come uno dei seguenti atti effettuato con l'intento di distruggere, totalmente o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso:

1. Uccidere membri del gruppo;
2. Causare seri danni fisici o mentali a membri del gruppo;
3. Influenzare deliberatamente le condizioni di vita del gruppo con lo scopo di portare alla sua distruzione fisica totale o parziale;
4. Imporre misure tese a prevenire le nascite all'interno del gruppo;
5. Trasferire forzatamente bambini del gruppo in un altro gruppo.

Il termine Genocidio è stato definito quindi dall'ONU come "Gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso". Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale, è di solito inserita sotto la definizione di genocidio. Ciò che è stato fatto in queste scuole, sotto la diretta gestione della Chiesa Cattolica e di altre Chiese, rientra pienamente nella definizione del crimine di Genocidio intenzionale, e in quella di Etnocidio. Per questi crimini, la Chiesa Cattolica non ha mai ammesso la propria responsabilità, è giunta l'ora che la verità debba essere conosciuta da tutti, anche a seguito delle scuse ufficiali del Primo Ministro canadese Stephen Harper del giugno scorso, che sancisce, con questo atto, se non giustizia, il riconoscimento ufficiale degli orrori perpretati in queste scuole. Più di 100.000 nativi americani furono costretti dal governo degli Stati Uniti a frequentare scuole cristiane. Il sistema, che ha avuto inizio con il presidente Grant nel 1869, è continuato anche nel 20° secolo. Funzionari della Chiesa, missionari, e le autorità locali hanno preso i bambini dai loro genitori e li hanno spediti nelle scuole cristiane, le Boarding School, e costretti altri ad iscriversi nelle scuole cristiane delle riserve. Sono stati separati dalle loro famiglie, per la maggior parte dell'anno, talvolta senza una sola visita della famiglia. Praticamente imprigionati nelle scuole, i bambini hanno sperimentato una devastante litania di abusi, di assimilazione forzata e abusi sessuali e fisici. L'escalation di abusi sessuali sulle scuole delle riserve è continuata fino alla fine degli anni 1980. Le sevizie fisiche e psicologiche, le torture, gli stupri, i reati sessuali, gli omicidi e tutti gli altri atti di violenza, aggravati dal comportamento silente ed omertoso fin qui sistematicamente ossevato, non possono e non devono essere ulteriormente nascosti. Non si può più chiudere gli occhi su quella che è ormai una realtà comprovata e documentata, e questo non accadrà fino a che la giustizia non farà il suo corso. Attendiamo una vostra presa di coscienza pubblica, che, ponendo fine al silenzio, possa restituire, almeno in parte, giustizia alle vittime del vostro operato, ai sopravvissuti e alle loro famiglie, nonché a tutti i popoli Nativi Americani, poichè, le vittime di tali crimini non furono soltanto i 50.000 bambini morti delle scuole residenziali, ma anche i sopravvissuti, la cui attuale condizione sociale è stata descritta dai gruppi per i diritti umani delle Nazioni Unite come quella di "una popolazione colonizzata al limite della sopravvivenza, con tutte le caratteristiche di una società dal terzo mondo" (12 novembre 1999). Studiosi e attivisti hanno solo adesso iniziato ad analizzare quelli che definiscono "gli effetti cumulativi di queste esperienze storiche in genere sulle comunità tribali e le generazione di oggi". E, affinchè il riconoscimento e rammarico per i vostri errori/orrori, non derivi solo in una formale giustificazione per le azioni compite eludendo le responsabilità per i vostri atti, chiediamo inoltre la divulgazione integrale di quanto accaduto nelle scuole: i crimini e chi li ha commessi e l'istituzione di un tribunale penale internazionale con il potere di citare, arrestare e perseguitare i responsabili; chiediamo che i sopravvissuti possano portare a casa i resti di tutti i bambini che sono morti in queste scuole per dar loro una degna sepoltura e stabilire dei luoghi pubblici alla loro memoria. Ci attendiamo quindi una risposta in merito, ripetiamo, una presa di coscienza che ponga fine al silenzio. Non vi è ragione perché questo non avvenga.

Nativi Americani.it, Blog d'informazione sui Popoli Nativi Americani

Chiediamo a tutti voi di inviare le vostre lettere personali agli indirizzi indicati affinchè la Chiesa Cattolica prenda atto delle proprie responsabilità!

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