Da Agenzia Reuters - 11-11-2008 |
Veltroni chiede a Tremonti e Gelmini di sospendere il decreto Il segretario del Pd Walter Veltroni ha scritto una lettera aperta ai ministri dell'Economia Giulio Tremonti e dell'Istruzione Mariastella Gelmini sulla questione dei tagli alla scuola e all'università ribadendo la richiesta di sospendere il decreto Gelmini e di modificare con la Finanziaria le scelte di bilancio su scuola e università. Auspicando "ascolto" e "confronto", Veltroni propone "di sospendere gli effetti del decreto Gelmini ormai approvato e di modificare con la legge Finanziaria le scelte di bilancio sulla scuola e sull'università fatte in estate con la manovra triennale, tagli che si dimostrano tanto più inadatti con il precipitare della crisi economica e che il Parlamento deve poter tornare a discutere, senza subire l'imposizione continua o la minaccia del voto di fiducia", scrive il leader del Pd. "Se c'è un settore, una materia, su cui un Paese e la sua classe dirigente dovrebbero cercare sempre e in ogni modo di superare divisioni e polemiche per individuare le soluzioni migliori, questo è il settore che comprende la scuola, la ricerca e l'Università", dice Veltroni nella lettera in cui definisce l'istruzione un settore che ha bisogno di una profonda innovazione, di una radicale riforma. "Partendo da un principio: quello di investire su di esso maggiori risorse, non minori; quello di riqualificare la spesa, e non semplicemente di tagliarla". Occorre individuare soluzioni "che siano condivise nel modo più ampio possibile e che proprio per questo risultino alla fine forti, incisive e durature nel tempo", dice Veltroni. "Ciò che vi chiediamo è di esercitare una virtù che dovrebbe essere propria di ogni governo: quella dell'ascolto e dunque del confronto. Quel confronto che proprio riferendosi a questi temi il Presidente della Repubblica ha saggiamente, da subito, auspicato e sollecitato", aggiunge il leader del Pd. "Vi proponiamo, al tempo stesso, di dar vita ad un tavolo al quale partecipino le parti sociali, il mondo della scuola e le forze di opposizione", dice ancora Veltroni. "Si stabilisca, per il lavoro di questo tavolo e per la ricerca di una soluzione condivisa, un periodo di tempo di due mesi o più, un periodo chiaro e ben definito, al termine del quale il governo potrà far seguire comunque all'indispensabile momento del confronto democratico quello altrettanto indispensabile della decisione", dice ancor la lettera. Che prefigura "un solo grande obiettivo: fare finalmente del nostro sistema formativo, come avviene in tutti gli altri grandi paesi europei, la pietra angolare su cui costruire un forte e coerente disegno di sviluppo e di crescita economica e sociale". |