Maristella Curreli - 01-11-2008 |
Usando una metafora, si potrebbe affermare che la mano destra non sa cosa fa l’altra e tutte e due strangolano la scuola. Delle due l’una: o Silvio Berlusconi mente sapendo di mentire o non sa quel che fa il governo che presiede. Nell’una e nell’altra ipotesi non è idoneo a ricoprire il suo ruolo e deve dimettersi. Sostiene personalmente - e lascia che i suoi replicanti confermino - che la scuola non subirà tagli, sebbene sia smentito da tre decreti (112, 137 e 154 del 2008) varati dal suo governo. Il primo ed il terzo “nascondono” tagli alla scuola in provvedimenti riguardanti l’economia e la sanità. Inoltre, una parte dei tagli alle risorse e agli organici sono messi nero su bianco nello “Schema di piano programmatico del MIUR di concerto con Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Sono tutti provvedimenti restrittivi che penalizzeranno, dapprima, tutti gli studenti ed i docenti precari, con conseguenza sulla qualità dell’offerta formativa e la competitività del Paese. Sono provvedimenti disorganici emanati con decretazione d’urgenza ed in assenza di un serio confronto democratico. Spacciarli per riforma della scuola è falso e artatamente fuorviante. Prof.ssa. Maristella Curreli presidente nazionale per il Direttivo C.I.P. - Comitati Insegnanti Precari |