Radiografie
Fuoriregistro - 25-10-2008

Pubblichiamo qui l'opinione che, a distanza di sette anni, un lettore ritiene di esprimere sull'articolo "OCSE: stipendi bassi ma i docenti italiani lavorano poco". Ci dispiacerebbe che l'intervento finisse in una lontana pagina web e fatalmente sfuggisse all'attenzione dei lettori. Noi riteniamo utile, invece, proporlo all' attenzione di chi legge, perché ci pare che, senza volerlo, non solo consenta di seguire il filo rosso che lega la dissennate proposte della Gelmini alle campagne di stampa che le hanno spianato il terreno, ma aiuta a cogliere il rapporto sottorraneo tra disinformazione, qualunquismo e asservimento della stampa.


"Le lezioni non si dovrebbero preparare", - ci scrive un lettore che si firma Gulielmo - "si deve sapere,conoscere il proprio lavoro,io ,non mi preparo il giorno prima, faccio il lavoro perchè lo so fare. lavoro 36 ore sett., faccio i turni, lavoro i festivi,netto , netto,netto in busta 1800 euro. laurea triennale di tecnico sanitario di radiologia.presumo che un par-time al 50% guadagni la metà , 900 euro.perchè gli insegnanti devono guadagnare di più?
domanda, gli orari per i colloqui con i genitori sono all'interno delle 18 ore o sono ore straordinarie?
domanda, se gli studenti occupano la scuola, gli insegnanti ricevono lo stipendio della giornata lo stesso?lo chiedo perchè quando si fa sciopero la giornata si perde.
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A noi è parso giusto lasciarlo com'è, senza badare all'ortografia - dettaglio inutile - e rispondere opponendo la concretezza del fatto all'inutilità del luogo comune.

Dire che "le lezioni non si dovrebbero preparare" perché io non mi preparo il giorno prima, faccio il lavoro perchè lo so fare", significa non conoscere alcuni dati interessanti. Per esempio non sapere che nel 2005, praticamente oggi, un minatore, che lavora e si stanca infinitamente più di un insegnante e di un tecnico di radiologia, guadagna in Italia solo 1.186 dollari al mese. Siamo sicuri che i salari corrispondano alla competenza nel proprio settore?

E, a proposito di competenza, ogni lavoro ha la sua: un tecnico di radiologia applica procedure, tecniche, appunto, note e ripetibili, dovendo reperire (o meglio chiedere alla macchina di farlo) informazioni oggettive e fotografiche. Un docente no. Se non preparasse le sue lezioni, vale a dire, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, non tenesse conto del gruppo umano che ha di fronte, dei cambiamenti che si innescano a seguito del processo di apprendimento, delle esigenze di recupero e approfondimento che ogni insegnamento comporta e deve monitorare, sarebbe un bel fannullone. Senza parlare delle verifiche da impostare e correggere, a casa, perchè a scuola il suo lavoro è altro.

Torniamo ai dati. Sempre nel 2005 e sempre in valuta straniera - ma il conto è facile - un insegnante tedesco guadagna (netti) 2.930 dollari; un francese 2.202, un portoghese 1.787. E un italiano? In media soltanto 1.492. Siamo in coda all'Europa, ovviamente e i 1800 euro sarebbero già un traguardo migliore. E nei 1492 (si scopre sempre qualcosa a questo mondo) dobloni, sono compresi anche i colloqui con i genitori, che rientrano nella cosiddetta funzione docente. così come gli adempimenti collegiali di varie entità. Le 18 o 24 o 25 ore settimanali che il si dice collettivo attribuisce ai docenti italiani andrebbero ricalibrate.

Certo, dalla scuola non escono fotografie oggettive di organi interni, ma crescita, sviluppo, idee e conoscenze, informazione corretta, capacità di critica, metodo serio di affronto delle questioni. Prodotti troppo di qualità per poter sopravvivere con degno riconoscimento? Invitiamo tutti i tecnici di radiologia a darci una risposta, utilizzando adeguati mezzi di contrasto :))



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