Ci sono notizie che fanno notizia ed altre no. Il Corriere del 19 riporta questa dichiarazione del ministro Gelmini "
Il mio fidanzato che mi vuole molto bene ha detto: se ti torcono un capello ci penso io". La notizia ci rincuora. Lassù - al nord - qualcuno ama Mariastella. L'ama talmente tanto da affrontare i 500.000 che le hanno sfilato contro il 17 a Roma. E qui la seconda notizia. Quel giorno, continua la ministra, "
sono rimasta all'Eur. Mi hanno consigliato di evitare viale Trastevere". E allora che fa la ministra? Sceglie di visitare un museo? Entra forse in una biblioteca? No, il cronista ci informa che "
se n'è andata da Renato, il suo parrucchiere".
Chissà come l'ha presa l'altro Renato, il ministro della funzione pubblica. Quel Brunetta fustigatore dei fannulloni. Invece di andare al ministero, magari a lavorare come spetta ai dipendenti pubblici, la Mariastella si faceva scalare la chioma? Cotonare i capelli? O applicare, da Renato, un po' di balsamo sulle doppie punte? Qui l'informazione pecca, e ce ne dispiace.
La scuola italiana tutta, il Paese nel suo insieme, non sapranno mai quale (messa in) piega avrà la politica scolastica italiana. Renato, facci sapere. Anzi, tu che puoi, chiedi a Mariastella come mai, il 18 e 19 scorsi, la rassegna stampa del ministero dell'istruzione non risultava aggiornata. Ha una qualche attinenza con il successo della manifestazione di piazza o con gli esiti della sua acconciatura?
Cordialmente
Prof.ssa Elena La Gioia*
*
Iscritta al C.I.P associazione aderente alla manifestazione del 17 u.s.