Intanto bisognerebbe finirla con il raccontare in giro che i ragazzi di oggi non sono più quelli di una volta. Con questo intendendo dire che sono cambiati in peggio, che non hanno valori, che non si interessano a niente e tutto il rosario di stronzate che si sente in giro. Lo si dice, questo, come se non fosse una impressionante ed integrale stupidità. È talmente chiaro che non sono quelli di una volta che il solo dirlo dovrebbe generare l'orticaria, se solo fossimo in grado di capire ciò che diciamo, ma ancora di più, se capissimo ciò che andiamo vivendo.
L'abuso della televisione, le abbuffate di tv di qualche anno fa, potrebbero aver prodotto lo sfascio che viviamo adesso. Vale a dire la mancanza di lucidità nell'analisi delle cose e una mancata percezione reale di ciò che avviene intorno e alle nostre spalle. Ma questo è più indicato, vale di più per gli adulti. Sono loro che si sono abbuffati di TV negli anni scorsi, che continuano in qualche modo a farlo, che si sono lasciati convincere da modelli assolutamente scarsi di civiltà, di gusto, di cultura, volontà di crescere e di partecipare. Sono loro infatti che hanno voglia di essere governati come sudditi e che votano di conseguenza.
Speriamo che la generazione che vive e cresce con la tecnologia informatica possa essere diversa