Perchè non riusciranno a intimidirci e a fermarci?
I genitori dell'assemblea permanente XXI Aprile, Bologna - 30-09-2008
SEMPLICEMENTE PERCHE' LA SCUOLA E' NOSTRA.


La scuola è nostra sempre, ogni giorno.

La scuola è nostra quando ci autotassiamo per pagarci quello che lo Stato non passa: la carta igienica e i rotoloni per asciugarsi le mani, le cartucce per le stampanti del laboratorio di informatica, la carta per le fotocopie, i biglietti dell'autobus per raggiungere i musei e le aule didattiche...

La scuola è nostra quando organizziamo spettacoli teatrali per raccogliere fondi.

La scuola è nostra quando organizziamo le feste di fine anno.

La scuola è nostra quando aiutiamo gli insegnanti ad organizzare i viaggi d'istruzione raccogliendo preventivi, facendo le prenotazioni.

La scuola è nostra quando nelle assemblee di classe ci confrontiamo sui contenuti didattici, sui principi e sugli stili educativi.

La scuola è nostra quando organizziamo delle iniziative per consolidare le relazioni fra i bambini della classe anche al di fuori della scuola.

Potremmo continuare, l'elenco è senza fine.

Forse qualcuno ci crede stupide e stupidi, quando parla di strumentalizzazioni: noi abbiamo capito benissimo che i nostri figli finiranno la scuola primaria con le loro maestre, con il tempo pieno, ma non per questo ci sentiamo "tagliati fuori".

Abbiamo assaporato che cosa vuole dire una buona scuola, al passo con i tempi, una scuola in cui i nostri figli vanno volentieri e che apre loro la mente, che insegna loro a confrontarsi su tutto, a comprendere e rispettare le diversità, ad essere attivi, propositivi, critici, una scuola in cui c'è il tempo per essere guardati ed ascoltati.

Vogliamo che anche chi verrà dopo abbia queste opportunità.

E capiamo anche che se "lassù" intendono riformare la scuola in questo modo, a suon di decreti di fine stagione nel nome dei tagli e del risparmio, l'intero futuro scolastico dei nostri figli è a rischio.

Il loro futuro è nelle nostre mani e noi lo difenderemo con tutte le capacità e possibilità che abbiamo.

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 ilaria ricciotti    - 30-09-2008
La scuola è nostra
quando non è imposta,

quando è partecipata
e da tutti viene valutata,

quando ogni studente
non si sente un perdente,

quando ogni insegnante
sa anche creare all'istante,

quando ogni genitore
non fa solo il tutore,

quando il bravo dirigente
ascolta il trinomio vincente,

quando l'edificio
non è più grigio.

La scuola che vorrei avere
è quella attiva di un cantiere,

in cui tutti sono importanti
ed il lavoro ogni dì va avanti,

dove si produce in armonia
e nessuno ti caccia via,.

Ma, questa scuola esiste già
o solo un bel sogno rimarrà?

Se in essa noi crediamo
dobbiamo tenderci la mano,

e diffondere il nostro sogno
in ogni luogo che ci è intorno.

 Aurora Garra    - 04-10-2008
Sono un'insegnante e vi ringrazio... vorrei che tanti messaggi come il vostro accompagnassero questo periodo amaro e pieno di insidie; la penso come voi : la nostra scuola è nostra perchè è dentro di noi ,nel nostro cuore e nella nostra mente tutte le volte che siamo tra i nostri bambin ed i nostri genitori, tutte le volte che li incontriamo , dopo anni e ci riconosciamo in un sorriso. Grazie ancora. Aurora Garra