Ballarò e la scuola
Lino Milita - 10-09-2008
Martedì a Ballarò Concita di Gregorio ha denunciato con molta efficacia l'effetto sulla scuola quotidiana dei tagli di Tremonti.
Peccato che non abbia saputo o potuto replicare(neanche D'Alema peraltro) a due gravi bugie del Ministro berlusconiano.
Non é vero che attualmente nella scuola elementare ci siano tre maestri per classe (se mai tre per ogni due classi), non é vero che con la permanenza quinquennale delle nuove adozioni dei libri di testo le famiglie non devono più spendere soldi per il loro acquisto. Ogni anno per la classe successiva in genere (a meno che non si voglia tornare all'abbecedario quinquennale di stato) in ogni tipo di scuola sarà necessario comprare nuovi libri. Migliorerà, forse estendendosi, solo il mercato dell'usato. Non tralascerei di considerare poi a proposito della necessità di ragionare in maniera post ideologica che questa destra vuole mettere le mani sui contenuti e sulla scelta dei libri. Si ricordino le campagne dei vari Garagnani e Farina. Allora é pericoloso dichiarasi post ideologici e non riconoscere il carattere ideologico del ritorno alla scuola dei grembiuli e del voto in condotta, magari concordando con queste demagogiche misure.

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