ilaria ricciotti - 14-07-2008 |
A queste dis-posizioni, forse fra breve si aggiungerà anche il fatto che, essendo molti insegnanti italiani anziani e per questo demotivati all'insegnamento, chi supera gli 'anta verrà collocato a riposo, forzato naturalmente. 33 alunni per classe: lo sappiamo benissimo a quali conseguenze essi andranno incontro e che tipo di insegnamento potrà essere loro garantito! Ma, non vi preoccupate, sarete premiati per aver insegnato loro i quiz! Del resto la vita - come diceva Arbore - è tutta un quiz, ed oggi più che mai essa sta diventando un gioco a premi, in cui spesso chi sa imbrogliare o chi paga vince. Alla faccia del "sapere, saper essere e saper fare!" |
ilaria ricciotti - 17-07-2008 |
Tra i precari ci sono diverse persone che hanno superato gli 'anta, ed allora mi chiedo e chiedo se costoro riusciranno mai ad entrare in ruolo ed anche a percepire una pensione, supposto che essa in un futuro prossimo esista ancora. In bocca la lupo! |
ilaria ricciotti - 20-07-2008 |
orriere mobile Flash News 24 Bossi: "Dopo il federalismo riformeremo la scuola" 19 lug 22:13 Politica VENEZIA - Dopo il federalismo, la scuola. La futura battaglia contro "il centralismo romano" e' stata preannunciata oggi da Umberto Bossi. Il ministro per le riforme sostiene che sia "Una vergogna vedere come vengono fatti gli esami di Stato con insegnanti ignoranti della cultura veneta o lombarda che non sono del Nord e che fregano i nostri ragazzi". Alla maturità "guai - dice il ministro per le Riforme - per un ragazzo mostrare simpatie per la Lega. Vogliamo veder riconosciuti i nostri diritti". (Agr) |
ilaria ricciotti - 20-07-2008 |
Dal "Corriere della Sera" del 20-07-'08 siamo pronti ad accogliere le loro proposte anche sul federalismo» «Sulle riforme c'è spazio per il dialogo» Bossi: «Da parte nostra non ci sarà una chiusura al Pd». Poi attacca sulla scuola: al Nord professori del Nord PADOVA - Per il, leader della Lega Umberto Bossi sulle riforme «c'è spazio per il dialogo con l'opposizione». Umberto Bossi (Emblema) «Certo - ha detto il ministro delle Riforme - siamo pronti ad accogliere le loro proposte anche sul federalismo». APERTURA AL PD - «Da parte nostra - ha aggiunto Bossi, parlando a Padova al congresso della Liga Veneta-Lega Nord - non ci sarà una chiusura al Pd e a Veltroni». E dopo le dichiarazioni concilianti con gli alleati del Pdl e con Berlusconi sulla riforma della giustizia, Bossi ha detto però di non essersi ancora sentito al telefono con il premier «che mi sembra - ha osservato - abbia altro da fare in questo momento che parlare con me». DITO MEDIO LEVATO CONTRO L'INNO ITALIANO - Ma il leader leghista ha lasciato successivamente spazio anche ad atteggiamenti più folkloristici. «Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L'Inno dice che 'l'Italia è schiava di Roma...', toh! dico io» ha detto Bossi, con il dito medio levato, parlando ai delegati della Liga Veneta-Lega Nord riuniti a congresso. «Dobbiamo lottare - ha aggiunto il leader leghista - contro la canaglia centralista. Ci sono quindici milioni di uomini disposti a battersi per la loro libertà. O otterremo le riforme, oppure sarà battaglia e la conquisteremo, la nostra libertà». Un Bossi in forma e particolarmente combattivo quello presentatosi stamani davanti ai leghisti del Veneto: «Dobbiamo lottare - ha insistito - contro questo stato fascista. È arrivato il momento, fratelli, di farla finita». PEREQUAZIONE REGIONALE - E sempre sul progetto di federalismo, il leader del Carroccio ha detto di non essere contrario alla perequazione tra regioni più ricche e quelle più povere. «Ma deve essere una perequazione giusta - ha proseguito - non come è adesso, dove chi più spende più ha soldi dallo Stato. È una truffa, è uno schifo». «Adesso ogni regione deve vivere con i soldi che produce - ha detto ancora Bossi -, poi, certo, serve una certa perequazione, ma basta mandare i soldi a Roma e vedere i sindaci costretti ad andare col cappello in mano nella capitale». Il Senatur intende dare battaglia anche sui trasferimenti assegnati in base alla spesa storica: «Anche questa della spesa storica - ha spiegato - intendo toglierla di mezzo con il federalismo». «Il federalismo - ha concluso Bossi - non è solo la storia mia, è la storia nostra. Non lo farò soltanto io ma milioni di persone». SCUOLA - «Dopo il federalismo bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo più lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Il problema della scuola è molto sentito perchè tocca tutte le famiglie» ha aggiunto Bossi . «La Padania ormai è nel cuore di tutti. Noi ai bambini la insegnamo fin da quando nascono, insegnamo loro che non siamo schiavi e non lo siamo mai stati», sottolinea il Senatur spiegando che sul fronte della scuola «tutto quello che dico è la verità. Un nostro ragazzo (suo figlio Renzo ndr) è stato "bastonato" agli esami perchè aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo». Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiamato sul palco la parlamentare leghista Paola Goisis, della commissione Cultura della Camera, che sul fronte della scuola ha rilanciato: «Gli studenti italiani sanno tutti i sette re di Roma ma non sanno neppure un nome di un doge della Repubblica Serenissima». «Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra -ha stigmatizzato la parlamentare del Carroccio- i nostri ragazzi sono disorientati. I nostri studenti hanno bisogno di essere guidati da uno come Umberto Bossi. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia e non di un federalista come Carlo Cattaneo». GALAN - Poi il ministro delle Riforme ha attaccato il Governatore del Veneto, Giancarlo Galan. Galan dice di essere del nord-est, ma «in realtà lui è il Signor Est» e continua ad insultare la Lega Nord ha detto il senatur. Per Bossi, «mal finisce» e per il 2010, quando si arriverà alle elezioni regionali, vedrebbe bene come suo sostituto l’attuale sindaco di Verona, Flavio Tosi. Bossi non ha risparmiato critiche a Galan: «Dice di essere del Nord-Est ma lui è il ’signor Est’. Continui ad insultarci e vedrete che risultati otterrà: chi mal agisce, mal finisce, come dice il proverbio. I nemici della Lega - continua il leader leghista - vengono cancellati dai veneti che hanno capito tutto. Galan fa male ad insultare la Lega perché la forza l’abbiamo noi». 20 luglio 2008 Chiedo a voi lettori se certe affermazioni e certi gesti del ministro siano leciti. E' possibile che molti italiani abbiano votato per questo ed altri signori? Possiamo sperare un tantino che essi vadano a casa? |