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Proteggiamo bambine, bambini e genitori
Claudia Fanti - 18-06-2008
Al Presidente della Repubblica

Al Presidente del Consiglio

Ai Presidenti delle Camere

Al Ministro del Miur

Al Ministro delle Politiche giovanili

Al Dipartimento dei Diritti e delle Pari Opportunità

Al Garante

A Telefono Azzurro

Agli Organi di Stampa

Alle Associazioni interessate alle problematiche dei giovani



Oggetto: proteggiamo bambine, bambini e genitori




Siamo un gruppo di insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria.

Siamo alquanto preoccupate/i per ciò a cui le/i nostre/i alunni/e ogni giorno sono esposti quando divengono spettatori involontari di una comunicazione violenta, volgare e becera di alcuni programmi televisivi, tg nazionali in testa.

Spesso per motivi didattici, oltre che culturali, siamo noi stesse/i a consigliare ai bambini e alle bambine di seguire i telegiornali, poi ci pentiamo subitaneamente quando noi stesse rimaniamo esterrefatte per la dovizia di particolari assolutamente inutili e raccapriccianti diffusi a proposito delle vicende di cronaca nera o di informazione sulle operazioni di polizia che vengono esaltate e ripetute innumerevoli volte anche negli orari nei quali le cosiddette (ma mai rispettate) fasce deboli sono davanti allo schermo senza alcuna difesa.

Chiediamo quindi un immediato intervento del Garante affinché si mitighino sia il linguaggio sia le immagini.

Crediamo, in qualità di maestre/i, che il nostro appello verrà difficilmente preso in considerazione e tanto meno diffuso, ma vogliamo ugualmente pronunciarci per non sentirci responsabili di negligenza nel nostro ruolo di docenti e educatrici.

Facciamo presente che il nostro richiamo non è né frutto di chiusura all'attualità, né sciocca pruderie, bensì è frutto di un' amara riflessione quotidiana intorno alla devastazione psicologica e comportamentale dei piccoli più fragili o meno fortunati a causa di un nucleo familiare di appartenenza problematico.

La nostra lotta per tamponare i guasti è giornaliera, ardua sempre!

E per il momento soprassediamo sulla sacrosanta denuncia che vorremmo fare relativamente agli squallidi ambienti scolastici d'apprendimento a disposizione (in questo nostro "grande Paese") dell'infanzia. Per ora tralasciamo anche di discorrere sulla vita relazionale che in tali ambienti si dovrebbe auspicare e costruire, sul numero folle di bambine e bambini, stipati in aule inadatte, senza risorse, ai quali dobbiamo offrire la nostra opera e la nostra intelligenza di professioniste.

Chiediamo a gran voce che si ritorni a parlare in parlamento della priorità del tema infanzia, di un diverso modo di fare valutazione per i piccoli della primaria, di un sapere possibile che li veda come protagonisti protetti nella rielaborazione del loro vissuto e degli apprendimenti effettivamente necessari al loro futuro di cittadine e cittadini, di cognitivo / affettivo.

Chiediamo che il mondo degli adulti, dei politici, delle Associazioni...che i Presidenti delle Camere e quello della Repubblica, che le opposizioni si facciano carico dei problemi della quotidianità dei figli di tutti, pretendendo, con scelte politiche ad hoc, per le famiglie, ritmi di vita e condizioni protette, affinché il valore del lavoro e del denaro possano venire riportati nella umana dimensione di supporto alla crescita delle persone, anziché restare, nell'immaginario e nel concreto, obiettivo delle vite stesse!

11 giugno 2008

Claudia Fanti

FIRMA L'APPELLO QUALSIASI SIANO LA TUA PROFESSIONE E IL TUO RUOLO


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PRIME ADESIONI

Fanti Claudia

Barducci Patrizia

Pogioli Silvia

Ravaioli Chiara

Quadrelli Chiara

Endrizzi Annachiara

Mambelli Marina

Malanga Gerardina

Venturini Giovanna

Carnaccini Giovanna

Starnini Riccarda

Bernabei Angela

Serri Sonia

Tampellini Maria Santina

Spagnoli Chiara

Zandi Maria Assunta

Pegoraro Bruna

Chioccini Giuseppina

Priolo Lorenza

Casadei Ilaria

Rubertini Laura

Turci Gabriele Attilio

Sottovia Lucia

Laghi Laura

Bedei Fiamma

Zoli Marinella

Casula Itala

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