Appello contro il nuovo razzismo di massa
Fuoriregistro - 02-06-2008
Ci giunge dal "Circolo Rosselli" di Milano - ma circola ormai in rete - e pubblichiamo volentieri, sollecitando una massiccia adesione dei nostri lettori.
La redazione



Appello - Italia, maggio 2008

Contro il nuovo razzismo di massa


Siamo persone - storici, giuristi, antropologi, sociologi e filosofi - che da tempo si occupano di razzismo. Il nostro vissuto, i nostri studi e la nostra esperienza professionale ci hanno condotto ad analizzare i processi di diffusione del pregiudizio razzista e i meccanismi di attivazione del razzismo di massa. Per questo destano in noi vive preoccupazioni gli avvenimenti di questi giorni - le aggressioni agli insediamenti rom, le deportazioni, i roghi degenerati in veri e propri pogrom - e le gravi misure preannunciate dal governo col pretesto di rispondere alla domanda di sicurezza posta da una parte della cittadinanza. Avvertiamo il pericolo che possa accadere qualcosa di terribile: qualcosa di nuovo ma non di inedito.
La violenza razzista non nasce oggi in Italia. Come nel resto dell'Europa, essa è stata, tra Otto e Novecento, un corollario della modernizzazione del Paese. Negli ultimi decenni è stata alimentata dalla strumentalizzazione politica degli effetti sociali della globalizzazione, a cominciare dall'incremento dei flussi migratori e dalle conseguenze degli enormi differenziali salariali. Con ogni probabilità, nel corso di questi venti anni è stata sottovalutata la gravità di taluni fenomeni. Nonostante ripetuti allarmi, è stato banalizzato il diffondersi di mitologie neo-etniche e si è voluto ignorare il ritorno di ideologie razziste di chiara matrice nazifascista. Ma oggi si rischia un salto di qualità nella misura in cui tendono a saltare i dispositivi di interdizione che hanno sin qui impedito il riaffermarsi di un senso comune razzista e di pratiche razziste di massa.
Gli avvenimenti di questi giorni, spesso amplificati e distorti dalla stampa, rischiano di riabilitare il razzismo come reazione legittima a comportamenti devianti e a minacce reali o presunte. Ma qualora nell'immaginario collettivo il razzismo cessasse di apparire una pratica censurabile per assumere i connotati di un «nuovo diritto», allora davvero varcheremmo una soglia cruciale, al di là della quale potrebbero innescarsi processi non più governabili.
Vorremmo che questo allarme venisse raccolto da tutti, a cominciare dalle più alte cariche dello Stato, dagli amministratori locali, dagli insegnanti e dagli operatori dell'informazione. Non ci interessa in questa sede la polemica politica. Il pericolo ci appare troppo grave, tale da porre a repentaglio le fondamenta stesse della convivenza civile, come già accadde nel secolo scorso - e anche allora i rom furono tra le vittime designate della violenza razzista. Mai come in questi giorni ci è apparso chiaro come avesse ragione Primo Levi nel paventare la possibilità che quell'atroce passato tornasse.

Per adesioni: razzismodimassa@gmail.com

Marco Aime, Etienne Balibar, Rita Bernardini, Alberto Burgio, Carlo Cartocci, Tullia Catalan, Enzo Collotti, Alessandro Dal Lago, Giuseppe Di Lello, Angelo d'Orsi, Giuseppe Faso, Mercedes Frias, Gianluca Gabrielli, Clara Gallini, Pupa Garribba, Francesco Germinario, Patrizio Gonnella, Gianfranco Laccone, Maria Immacolata Macioti, Brunello Mantelli, Giovanni Miccoli, Filippo Miraglia, Giuseppe Mosconi, Grazia Naletto, Michele Nani, Salvatore Palidda, Marco Perduca, Giovanni Pizza, Pier Paolo Poggio, Carlo Postiglione, Enrico Pugliese, Anna Maria Rivera, Rossella Ropa, Emilio Santoro, Katia Scannavini, Renate Siebert, Gianfranco Spadaccia, Elena Spinelli, Ciro Tarantino, Giacomo Todeschini, Nicola Tranfaglia, Alessandro Triulzi, Fulvio Vassallo Paleologo, Barbara Valmorin, Danilo Zolo ...

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Doriana Goracci    - 01-06-2008
Oltre le adesioni, spero nella partecipazione più forte e sentita,una manifestazione PRO e non NO che si apre alla cultura e all'arte, bene comune, come tutti i diritti umani.
l'8 giugno a Roma

Per promuovere un corteo di protesta civile contro atti di razzismo nei
confronti dei Rom e Sinti in Italia


Roma, domenica 8 giugno 2008

L'iniziativa è promossa da intellettuali italiani e Rom, associazioni, artisti
e persone di buona volontà che non vogliono essere strumentalizzati da nessuno.

Le Associazioni che aderiscono all'iniziativa diventano automaticamente
anche organizzatori e promotori partecipando con i propri rappresentanti al
costituente Coordinamento Nazionale Permanente e al corteo antirazzista nel
rispetto dei principi che hanno mosso l'iniziativa.
Domenica 8 giugno, Roma


Dalle 12 alle 16


ritrovo dei partecipanti al COLOSSEO
(Piazza del Colosseo, dal lato dei Fori Imperiali) ci si arriva in pulman, in
auto e con la metro B)

Dalle 16 alle 17


corteo dal Colosseo
fino al Foro Boario

Dalle 17 alle 20


Foro Boario, Villaggio
Globale libera discussione, proposte:

* Costituzione del
Coordinamento Nazionale Antirazzista


* Creazione di una rete
informatica, contro l'inquinamento e la mistificazione delle informazioni


* Creazione di una Consulta romanì costituita dalle associazioni
storiche e le organizzazioni rom


* Varie ed eventuali

Dalle
ore 20


Festival Interculturale Antirazzista

Alexian Group
(Italia)


Musicisti Rom del Kossovo

Taraf de Bucarest
(Romania)


Chaja Chelen (Bosnia Erzegovina)

Lucio Pozone
(chitarra flamenca)


Alessandro Cavallucci (chitarra flamenca)


Jamal Quassini





link di riferimento http://www.associazionethemromano.it/newsletter.htm
adesioni: email: spithrom@webzone.it