breve di cronaca
Approssimazioni confindustriali
Cisl Scuola Padova - 30-05-2008
In merito al recente intervento del neo-presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, effettuato durante l'assemblea pubblica 2008 della principale organizzazione rappresentativa delle imprese italiane, il Segretario Generale CISL Scuola, Francesco Scrima, esprime alcune puntuali e scrupolose riflessioni.

«Fare i primi della classe può non essere il modo migliore per costruire buone relazioni; e poi, per farlo, bisogna comunque esserlo sul serio.

Nel suo discorso di investitura come presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, insieme a cose corrette e sensate, è caduta in alcuni luoghi comuni e in alcune approssimazioni che sarebbe stato meglio evitare per questioni che meritavano ben diversa capacità di analisi e discernimento.

Due i punti su cui vogliamo fermarci: il Pubblico Impiego e la scuola.

Di assenteismo nel Pubblico Impiego come "scandalo nazionale" ne possiamo e ne vogliamo discutere (se, demagogicamente, non si generalizza troppo), purchè non si guardino gli scandali fuori casa per coprire quelli in casa propria.

Non basta ricordare "con profonda tristezza" un morto di fabbrica senza dire che anche questo è uno scandalo, e ancor più grave dell'altro.

E allora, nell'un caso e nell'altro, parliamo delle responsabilità e dei modi concreti per superarli.

Noi ci stiamo; e ci stiamo anche a parlare di merito, di eccellenza e di talenti. Sempre che non si tratti di eccellenza da ceto, di merito da fortuna, di talenti intesi come talleri e dobloni ereditati.

E allora parliamo anche di quella scuola che noi vogliamo più seria e più completa di quanto possa volerla la Marcegaglia, anche perché sono proprio gli insegnanti i primi che pagano sulla loro pelle, in fatica e frustrazione, quella mancanza di serietà e di impegno a cui troppi modelli di consumo, di mercato, di maleducazione familiare abituano i ragazzi che poi si pretende siano diversi a scuola.

Una scuola seria è in primo luogo per la persona e la cittadinanza, non solo per la produzione; e una scuola seria non è una scuola rozzamente selettiva.

Non ci dica, la presidente di Confindustria, che quella di don Milani non era una scuola seria, anche, o forse proprio perché, era una scuola antiselettiva.

Le parole hanno un peso e una storia. Usiamole con precisione e prudenza.

Su questa base si potrà dialogare per parlare di quel "Bene Comune" che è sempre stata la nostra grande passione e che auspichiamo possa diventare - almeno qualche volta - un'espressione in uso anche fra gli industriali».

Roma, 23 maggio 2008

(Francesco Scrima, Segretario Generale della CISL Scuola)


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