ilaria ricciotti - 24-05-2008 |
Che tristezza! Che angoscia! Che inquietudine! Ciò che scrivi ed esterni penso che sia comune a ciò che molte persone umane, oneste ed altruiste stanno provando in questo periodo dentro di loro. Tuttavia, leggendo i sondaggi di diversi quotidiani a riguardo delle molteplici operazioni fatte da questo governo, vien voglia di emarginarsi da questa società incoerente ed inaffidabile; vien voglia di forzare la propria natura e diventare come il branco: indifferente ai problemi altrui e con l'intento di pensare soltanto a se stessi e di vivere la vita a senso unico. Ma, pur avendo tutte le buone intenzioni nel lasciarsi andare e farsi trascinare dalla scia di questa corrente insidiosa, il cuore, l' anima e la coscienza dicono ":NO"! Non si riesce e non si deve tradire se stessi e la propria storia. Ed allora, pur ingoiando bocconi amari, ci si rimbocca le maniche e si va avanti, seguendo i propri principi e le proprie ideee, cercando alleati e lottando per una società ed un mondo migliore che tuttavia tardano a venire. |
Repubblica.it - 25-05-2008 |
Ecco il racconto di una docente di Storia testimone ocularedegli scontri dell'altra sera davanti alla discarica di Chiaiano "Così ho visto i poliziotti scatenati picchiare donne e persone anziane" "Ho avuto la netta sensazaione che tutto fosse preordinato. Una carica non motivata La gente aveva le braccia alte, quelli strappavano gli orologi per farle abbassare" NAPOLI - Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, riceviamo questa testimonianza suglia scontri di ieri sera a Chiaiano: "Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto". Ecco il racconto della professoressa Di Guida "Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra". "Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare". "Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia". Elisa Di Guida (docente di Storia e Filosofia - Napoli) |
Paolo Buccheri - 28-05-2008 |
Una linea orizzontale chiude l' articolo e i commenti e, per ironia della sorte o per longa manus (?), ti viene chiesto "Sei anche tu di destra?" ... clicca etc. Ti prego di controllare e, se è possibile,provvedere... Francamente dopo aver visto aleggiare gli spettri da te, sapientemente, evocati, dopo la lettura dei commenti al tuo articolo, non può la pubblicità impunemente offrirti aiuto di riviste e pubblicazioni varie per approfondire le idee di destra, come se avessi appena interrotto la lettura di qualche pagina di Hitler e/o compagni... Le idee non si possono chiudere in gabbia, ma la pubblicità. a quanto sembra, tende ad omologare tutto. |