breve di cronaca
«Ministro, i tuoi conti sono tutti da rifare»
MODENA

Reazioni e commenti dopo la sortita della Moratti che indica a dito le scuole con troppi docenti e pochi studenti.
Contestati i criteri e le cifre sui tecnici: anche il Corni e il Ferrari sono spreconi?

s.c.

La maglia nera al Venturi di Modena? Per i tecnici del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti l'istituto d'arte modenese è il peggiore di tutti in Italia, almeno per quello che riguarda il rapporto tra numero di docenti e alunni. Peccato che le cifre su cui si basa quel calcolo siano campate per aria: a Roma risultano 562 iscritti, mentre a Modena sono stati, nell'ultimo biennio, quasi 200 in più. Da dove arrivano quelle cifre sballate? L'unica spiegazione possibile è che non siano state calcolate le iscrizioni alle prime classi, perchè dovevano ancora essere effettuate.
«Se fosse vivo Enzo Ferrari saprebbe lui cosa rispondere»: è questo il primo commento di un docente dell'istituto Ferrari di Maranello dopo aver saputo che anche la sua scuola è nel mirino del ministero. «Roba da non credersi - dice - abbiamo attrezzature d'avanguardia che l'Italia ci invidia, un curriculum anche internazionale e un collegamento diretto col mondo della Formula Uno e poi vengono a dire che non rintriamo nei 9,5 alunni per docente? Ma come li hanno fatti i conti?»
Gira e rigira il bersaglio è sempre quello del rapporto docenti-alunni. «Che dovremmo fare - chiedono al Venturi - Abolire alcuni dei corsi previsti dall'insegnamento e licenziare alcuni professori per rientrare nei parametri della Moratti?» Altri docenti puntano il dito contro quella che chiamano la "logica dello sfascio" del ministro cattolico. «Sono sparate - protestano - è stata o non è stata lei che ha immesso migliaia e migliaia di docenti di religione in ruolo senza un concorso? Neppure una verifica dei totoli di studio perchè il nulla osta ecclesiastico basta e avanza. E a noi ora viene a parlare di sprechi?» In effetti, ammesso che ci sia una logica nel lavoro di rilevazione dei dati, più della metà delle scuole modenesi è vicinissima ai contestatissimi criteri con cui viene pesata l'efficienza della scuola. Basterebbe anche eliminare dal conto i professori di religione, che peraltro si trovano di fronte ad aule semivuote per le numerose defezioni, per riequilibrare automaticamente la bilancia alunni-insegnanti. E' solo un esempio tra i tanti, come l'altro ricordato appena ieri dall'assessore Bastico sulla presenza dei disabili negli istituti tecnici, in media il 4% del totale, che fanno impennare le cifre dei professori in ruolo perchè c'è un docente d'appoggio ogni due alunni con handicap.
Da non sottovalutare anche la questione degli "istituti omnicomprensivi", come vengono definiti burocraticamente dal ministero e che raggruppano in uno stesso edificio elementari e medie nei paesi più lontani: da elinimare anche quelli?


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