Chi ha paura della storia?
Elena - 21-04-2008
SABATO 10 MAGGIO, a BOLOGNA, presso la Facoltà di Scienze della Formazione, in via del Guasto 3 - AULA 1- si svolgerà il Primo Incontro Nazionale CHI HA PAURA DELLA STORIA? che muovendo dalla riflessione sui programmi di storia e geografia, afferma la necessità di ripartire dai Programmi Nazionali, mai abrogati, cancellando le varie edizioni delle Indicazioni Nazionali, anche in nome del diritto all'istruzione uguale per tutti e della libertà d'insegnamento.

L'Incontro Nazionale, dopo i risultati elettorali, assume un significato particolare.
Appare in tutta la sua evidenza e gravità la responsabilità del governo Prodi e del ministro Fioroni nel non aver abrogato praticamente nulla della legge 53, confermando di fatto Indicazioni, tagli, impianto generale. La riforma Moratti è ancora lì, pronta per essere rilanciata con più vigore.
La proposta di "due anni di dibattito sulle Indicazioni" appare in tutto il suo significato: lasciare che il tempo permettesse di conservare tutto l'impianto marattiano...

L'appuntamento del 10 maggio serve anche per dare subito un segnale al governo, con la coerenza di chi si è battuto senza fare sconti a nessuno, per difendere i diritti sanciti dalla Costituzione.
Ora è il momento di fare il punto, confrontarci sulla "nuova" situazione che si è creata con il voto, approfondire, rilanciare.

Per la prima volta nel nostro Paese gli insegnanti si uniscono a docenti universitari, responsabili di musei, persone legate a diverso titolo al mondo della cultura, genitori e cittadini per far sentire il loro rifiuto nei confronti dell'abbassamento culturale, della rimessa in causa dei diritti, della frantumazione del territorio culturale comune, della difficoltà sempre più evidente a svolgere la propria professione al livello necessario.
Vogliamo farci sentire. Vogliamo proporci a chi governerà nei prossimi anni, chiunque sia, perchè venga invertita questa tendenza preoccupante.

Con quale forza ci faremo sentire, con quali argomentazioni, con quale organizzazione per unirci, dipende molto dal successo dell'Incontro e dal contributo che ognuno potrà portare.
In queste ore stiamo raggiungendo le 900 firme. Da ottobre ad oggi abbiamo fatto un primo cammino importante.

Il fatto che sarà possibile incontrarsi nell'aula 1 della Facoltà di Scienze della Formazione assume una importanza particolare, e per questo ringraziamo il Prof. Dondarini, che sarà con noi quel giorno e che collabora attivamente alla costruzione di questo percorso.

In allegato il testo della proposta da cui parte l'iniziativa, sul quale continuiamo a raccogliere firme, un volantino e un pieghevole da stampare per diffondere l'informazione.

Inoltre, come potete leggere nell'invito, ci è sembrato necessario dare la possibilità a chi vuole di scrivere ed inviare contributi sui temi presentati sinteticamente nella proposta iniziale.
Si può utilizzare questo indirizzo mail per farlo: chihapauradellastoria@yahoo.it .
I contributi saranno utilizzati per la discussione del 10 maggio.

Ringrazio tutti coloro che saranno con noi questo mese per costruire la partecipazione all'incontro.

Per il Comitato Promotore
Elena.


Invito

CHI HA PAURA DELLA STORIA?

PRIMO INCONTRO NAZIONALE per la riconquista dei Programmi Nazionali e la difesa della libertà d'insegnamento

Bologna, sabato 10 maggio 2008
Facoltà di Scienze della Formazione, aula 1,
via del Guasto, 3
ore 10 - 17.

PRESENTAZIONE

Il 17 ottobre scorso si è svolta presso l'università di Bologna, nell'ambito della «Festa della storia», una tavola rotonda sull'insegnamento di questa materia, dal titolo «Chi ha paura della storia?».

Al termine, i cinque relatori - il prof. Rolando Dondarini, docente di didattica della storia presso la stessa università, Maurizio Balsamo, insegnante di Trapani, responsabile del Forum Insegnanti, Mirco Pieralisi insegnante di Bologna, Roberta Roberti, insegnante di Parma e Lorenzo Varaldo, insegnante, coordinatore del «Manifesto dei 500» - hanno lanciato la proposta di costruire un «Incontro Nazionale per la riconquista dei programmi Nazionali e la difesa della libertà d'insegnamento»: « Noi non accettiamo i contenuti e la scansione dell'insegnamento della storia che sono delineati nelle "nuove" indicazioni nazionali di Fioroni e che riprendono la stessa impostazione già promossa dalla Moratti. D'altra parte, gli aspetti critici delle nuove indicazioni nazionali non riguardano solo la storia, ma anche la geografia, le scienze, l'italiano, la matematica.

Soprattutto ci sembra inaccettabile la logica dell'abbandono del programma nazionale per affermare invece la logica delle indicazioni, che aprono la strada ad obiettivi e livelli di apprendimento molto diversi da scuola a scuola, da città a città, da alunno ad alunno. Questa logica ribalta il senso della scuola pubblica: non più luogo per superare le disuguaglianze e affermare i diritti di tutti, ma strumento per ratificare le differenze sociali. Pensiamo che la deriva iniziata in questi anni debba essere fermata con un ritorno ai programmi nazionali».

Nei mesi successivi più di 700 insegnanti, genitori, docenti universitari, persone legate al mondo della cultura hanno sottoscritto la Proposta e il 21 gennaio il comitato promotore, riunitosi a Bologna, ha fissato la data dell'Incontro.

Per la prima volta nel nostro Paese insegnanti si uniscono a docenti universitari, responsabili di musei..., genitori e semplici cittadini per far sentire il loro rifiuto nei confronti dell'abbassamento culturale, della rimessa in causa dei diritti, della frantumazione del territorio culturale comune, della difficoltà sempre più evidente a svolgere la propria professione al livello necessario.

Siamo coscienti che la scuola del passato non era perfetta e molti problemi andranno affrontati, ma oggi è prima di tutto urgente mettere un argine alla situazione grave che si è creata negli ultimi anni con le Indicazioni Nazionali. Questo va fatto attraverso il ripristino dei Programmi Nazionali precedenti. Si tratta di un provvedimento concreto che qualunque governo ha il potere di adottare immediatamente.

Vogliamo farci sentire.

Vogliamo proporci al Paese e a chi governerà nei prossimi anni, chiunque sia, perchè venga invertita questa tendenza preoccupante.

Al governo e al ministro che ci saranno vogliamo portare le testimonianze e gli esempi dei danni già provocati dalle Indicazioni Nazionali.

Vi invitiamo a Bologna, il 10 maggio prossimo, per confrontarci, raccogliere le testimonianze, discutere come darsi gli strumenti per resistere nelle scuole e valutare insieme quali iniziative assumere.

Parma, 26 marzo 2008,
il comitato promotore dell'Incontro Nazionale.

PROGRAMMA

ore 10 Registrazione dei partecipanti

ore 10.15 Relazioni di Isabella Gagliardi, ricercatrice storia medievale, Università di Firenze, Franca Manzini, archivista, referente per l'Emilia Romagna di diversi archivi storici, Mirco Pieralisi, insegnante scuola primaria, Bologna, Rolando Dondarini, docente di didattica della storia, Università di Bologna.
Introduce e coordina Lorenzo Varaldo.

ore 11.30 Dibattito.
ore 13.00 Pausa pranzo.
ore 14.00 Dibattito e proposte.
ore 16.00 Conclusioni.

VERSO L'INCONTRO NAZIONALE...

...SCRIVIAMO Scrivete ed inviateci testimonianze, esperienze e riflessioni sui danni che le nuove Indicazioni Nazionali stanno producendo nelle scuole e sui ragazzi.

...RACCOGLIAMO FIRME Aiutateci a raggiungere le 1.000 adesioni, raccogliendo firme nelle scuole, nei musei, nelle università, tra tutti i cittadini interessati alla difesa della scuola pubblica e della cultura.

...INFORMIAMO Scaricate dai siti e fate conoscere nelle scuole il materiale prodotto in questi mesi.

...ISCRIVIAMOCI Iscrivetevi fin d'ora all'Incontro di Bologna inviando un messaggio e.mail.

Testimonianze e iscrizioni a chihapauradellastoria@yahoo.it
Firme online e moduli per raccolta firme www.manifesto500.altervista.org

LA SEDE dell'Incontro Nazionale:via del Guasto è una traversa di via Zamboni. Via Zamboni parte da Porta S. Donato e arriva alle due Torri (Piazza Ravegnana).

Per chi arriva in treno: di fronte alla stazione prendere l'autobus 32, scendere a Porta S. Donato, percorrere a piedi via Zamboni; via del Guasto è una traversa a destra.

Per chi arriva in auto: dall'autostrada prendere la tangenziale, uscire a S. Donato, proseguire verso il centro. Cercare parcheggio lungo la strada. Prendere l'autobus 20 fi no a Porta S. Donato, percorrere a piedi via Zamboni; via del Guasto è una traversa a destra.

Oppure, dall'autostrada prendere la tangenziale, uscire a Lame, proseguire verso il centro seguendo le indicazioni per il parcheggio Tanari. Con le navette A o B raggiungere Piazza Re Enzo, proseguire a piedi fino a Piazza Ravegnana, da cui prendere via Zamboni, della quale via del Guasto è una traversa e sinistra.


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