breve di cronaca
Le falle della scuola e i falsi bidelli
casertasette.it - 29-03-2008
Reazioni dopo l'indagine

"Ci troviamo di fronte a dei buchi nella capacità di vigilanza della Pubblica amministrazione. E' necessario comprendere, come dimostra questa vicenda, che, visto che l'informatizzazione consente anche di mettere in atto truffe così sofisticate, è fondamentale adeguare i controlli, sia delle forze dell'ordine che dall'interno dello stesso ministero e più in generale della Pubblica amministrazione". Così il sottosegretario all'Istruzione, Gaetano Pascarella, commenta la vicenda dell'assistente amministrativo di Marcianise (Caserta), scoperto e denunciato dalla Guardia di Finanza, dopo che era riuscito a far 'assumere' 32 falsi bidelli dal ministero dell'Istruzione, ai quali veniva regolarmente pagato lo stipendio. L'uomo, T.F., di 41 anni, aveva violato (sulla vicenda si sofferma oggi La Stampa) il sistema informatico del ministero dell'Istruzione registrando nell'area riservata 32 nominativi di dipendenti 'fantasma' che sono stati così accreditati per lo stipendio per circa un anno. Questi risultavano in servizio in alcuni istituti scolastici di Marcianise e Santa Maria a Vico, nel casertano. "Quello della Pubblica istruzione - aggiunge Pascarella - è un comparto così straordinariamente esteso che richiede quindi la necessità di intensificare i controlli. Tocca alle varie Direzioni generali, e nel caso in questione a quella del Bilancio, capire subito i segnali che evidenziano anomalie e illeciti e intervenire".

Dirigenti scolastici...creduloni

La truffa architettata dal dipendente amministrativo di Marcianise - e sulla quale è intervenuto oggi il sottosegretario all'Istruzione, Gaetano Pascarella - è stata scoperta dagli uomini della Guardia di Finanza che ha denunciato, in concorso tra loro, 33 persone per truffa aggravata ai danni dello Stato ed uso di atto falso. Le persone coinvolte -inserite in organico attraverso i terminali del ministero manomessi dal dipendente amministrativo di Marcianise- risultavano 'assunte' come ausiliari, in qualità di collaboratori scolastici, presso alcuni istituti della provincia di Caserta. Per avvalorare ulteriormente la sua intermediazione, T.F. aveva realizzato false convenzioni da far sottoscrivere ai dirigenti scolastici in cui veniva dato atto che tali assunzioni di personale (che riguardavano per lo più persone indigenti) erano gestite da una fantomatica agenzia di lavoro, la AVVLAV, 'riconosciuta' anche dalla Regione Campania (attraverso l'apposizione di un falso timbro). La circostanza ha facilmente indotto in errore gli interessati poiché la sigla dell'agenzia è simile a quella di una effettivamente esistente e operante nel settore. Il truffatore si presentava dai dirigenti scolastici come portavoce dell'inesistente AVVLAV e proponeva la sottoscrizione delle convenzioni nelle quali l'agenzia si assumeva l'onere della retribuzione del personale assunto: i dirigenti avrebbero dovuto soltanto impiegare presso i propri istituti i neo collaboratori scolastici 'assunti', senza quindi sostenere altri specifici oneri. In alcuni casi, quindi, i dirigenti, credendo che l'istituto potesse ottenere personale retribuito con fondi regionali, così come prospettato, sottoscrivevano le convenzioni autorizzando il personale a prestare l'attività presso l'istituto scolastico. T.F. accompagnava il personale così assunto il primo giorno di lavoro presso le scuole, dava direttive circa le mansioni da svolgere e mensilmente si recava a ritirare le sue presenze. Questa situazione è durata fino a quando non sono arrivate le prime segnalazioni ai militari della compagnia di Marcianise che hanno avviato le indagini. Il ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha erogato gli emolumenti, sta ora attivando la procedura per il recupero degli stipendi indebitamente percepiti dai lavoratori non legittimati.

Assessore Gabriele, speculazioni su chi cerca lavoro

In Campania "siamo di fronte al solito tentativo di speculare sulla pelle di chi cerca un'occupazione ed è disposto a qualsiasi cosa". E' la posizione dell'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione, Corrado Gabriele, dopo la scoperta della truffa architettata da un dipendente amministrativo di Marcianise (Caserta) che ha fatto 'assumere' 32 bidelli violando le regole. Gabriele riferisce di aver presentato denuncia alla Finanza dopo essere venuto a conoscenza di copia del protocollo che il promotore del raggiro aveva presentato ai dirigenti scolastici. Si parlava di un'agenzia di lavoro, la Avv.Lav., fondata dal dipendente, con un nome simile a quella della Regione Campania, l'Arlav, ma soprattutto era stato stampato in maniera illecita il timbro della Regione stessa. "Voglio sperare - conclude Gabriele - che nessun funzionario o impiegato della Regione si sia prestato, in qualsiasi modo, a partecipare a qualche fase di questa attività e che non ci sia stato nessun altro coinvolgimento dopo quello di dipendenti da noi denunciati e poi arrestati per altre vicende" legate alla formazione professionale.

Una lettera anonima fa scoprire la truffa architettata da un dipendente scolastico

Una lettera anonima su presunte irregolarità amministrative, arrivata alla fine del 2007 negli uffici della direzione scolastica regionale della Campania, ha fatto partire i controlli che hanno portato poi alla scoperta della truffa con l'assunzione di 32 bidelli orchestrata da un dipendente di un istituto scolastico di Marcianise (Caserta). In seguito a quella segnalazione, il direttore Alberto Bottino ha sollecitato i chiarimenti necessari. E' emerso che un capo d'istituto di una scuola superiore di Marcianise aveva stipulato un protocollo d'intesa con un'agenzia, poi risultata finta, di lavoro, la Avv.Lav. che offriva alle scuole bidelli gratis che - si spiegava - sarebbero stati pagati dalla Regione. Lo stipendio, tra 700 e 800 euro, è stato invece pagato dal ministero dell'Economia che ora ha attivato le procedure per il recupero delle somme. "Quel protocollo - dice Bottino - mi ha insospettito subito. Di solito tali intese si fanno con gli enti locali, seguendo precise procedure". Il dirigente dell'istituto ha anche rivelato che altri suoi colleghi avevano seguito tale procedura. E' stata avviata un'indagine interna, poi Bottino è andato con il provveditore scolastico di Caserta a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. La vicenda che si è ora concluso ha portato, spiega Bottino, a fare luce su "questa forma molto particolare di intelligenza negativa".

Parla una bidella: ho lavorato per pochi mesi ed in buona fede

Sono fortunata rispetto a tanti altri colleghi truffati. Ho lavorato, infatti, soltanto pochi mesi e per me le conseguenze per aver occupato un posto in maniera illegittima, sono meno pesanti rispetto ad altri. Ma ho lavorato in perfetta buona fede". Così la signora G.M., una delle 32 persone coinvolte nell'indagine che ha portato alla scoperta della truffa architettata da un dipendente scolastico amministrativo di Marcianise (Caserta). "Per molti di noi, privi di reddito - ha aggiunto - la proposta costituiva un reddito certo, con una prospettiva di un avvio di regolarizzazione nel mondo del lavoro. Al danno, dunque, si è aggiunta la beffa per la denuncia di truffa aggravata ai danni dello Stato e la richiesta di restituzione di quanto abbiamo percepito. Un vero fulmine a ciel sereno, eravamo convinti che tutto fosse regolare".

Nessuna tangente dietro le assounzioni

"Ci siamo subito attivati dopo aver ricevuto la prima segnalazione in cui si parlava di graduatorie scolastiche e di posti di bidello nelle scuole che venivano assegnati versando una tangente da 5 a 10 mila euro". Così il capitano della compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise (Caserta), Alessio Bifarini, parla dell'indagine che ha portato alla scoperta della truffa sui falsi bidelli. Nessuna delle persone coinvolte ha però, come riferisce lo stesso Bifarini, ammesso di aver pagato. L'indagine è partita dopo alcune segnalazioni anonime provenienti dall'ambiente scolastico. "Man mano - riferisce Bifarini - ne sono arrivate altre dalle quali si evinceva chiaramente che il fenomeno doveva essere abbastanza diffuso. In realtà le stesse segnalazioni erano arrivate in Procura dove l'Ufficio scolastico provinciale aveva comunicato la scarsa chiarezza in alcune scuole". T.F., l'uomo considerato al centro della truffa, secondo la Finanza, creato una falsa agenzia di lavoro, la Avvlav, con sede legale presso la Regione Campania al Centro direzionale di Napoli, aveva timbri falsi e proponeva ai dirigenti scolastici l'assunzione di questi lavoratori senza che la scuola pagasse un euro. Tutto questo dal gennaio 2007 al novembre 2007. Copie di tutte le convenzioni sono state trovate nella perquisizione domiciliare a casa dell'uomo mentre il computer è stato sequestrato.


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