Nonostante sia luglio, la signora del Parlamento ministra Moratti, presente al Festival del Cinema dei ragazzi a Giffoni, è ugualmente contestata *: segno che i giovani attenti ci sono e ci giudicano sempre, anche in tempo di vacanze, a scuole chiuse. Il rapporto fra la politica e la cultura è un rapporto delicato, che merita più attenzione di quanto in genere si pensi. Accompagnare studenti in Parlamento, per esempio, era una delle ''visite guidate'' più istruttive ed educative per futuri cittadini responsabili. Ma già da qualche tempo, c'è l'eventualità di trovarsi di fronte ad uno spettacolo per nulla educativo, come quello di ieri l'altro: un'Aula vuota o quasi, dove era in discussione uno dei documenti più solenni, che un Presidente della Repubblica possa emettere, il messaggio alle Camere. Carlo Azelio Ciampi ha inteso porre all'attenzione del mondo politico il cruciale problema della libertà e del necessario pluralismo dell'informazione, perché una democrazia possa essere considerata tale. Quel vuoto in Parlamento era il segno più evidente, che libertà di informazione, conflitto di interessi, somma di poteri erano argomenti snobbati o comunque sottovalutati dal mondo politico. Come spiegarlo? Come spiegare un Presidente del Consiglio, che si dichiara candidato alla presidenza di una Repubblica presidenziale che non esiste? Che, più volte sollecitato, dando inopinatamente del ''tu'' ad un inascoltato Presidente della Repubblica in carica, gli dice a chiare lettere che non ha intenzione di nominare il Ministro degli Esteri insomma, sfacciatamente, ''hic manebimus optime? Che mentre sorride gaudente e divertito, in realtà irride valori e principi istituzionali irrinunciabili per uomini e donne consapevoli? Sono segni cattivi sullo stato di salute della nostra democrazia, che non dovrebbero lasciare tranquillo nessuno, meno che tutti le donne, che di democrazia hanno bisogno per esistere.
Vilma De Sario
* Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, è stata contestata da una cinquantina di studenti al festival di Giffoni, dove era intervenuta per presentare la campagna contro la droga «O ci sei, o ti fai». Al termine dell'intervento del ministro, un giovane dalla platea ha detto: «Lei dice che la scuola dovrebbe ascoltarci, e perché lei non ci ha ascoltato tutto l'anno?» ...(da Il Denaro)