breve di cronaca
Tagli d'organico, si sciopera
L'Eco di Bergamo - 26-07-2002
In coincidenza con il giorno di inizio delle lezioni del prossimo anno scolastico, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, ci sarà un'ora di sciopero generale. Ad annunciarlo sono le segreterie regionali dei sindacati scuola Cgil-Cisl e Uil, che promettono battaglia contro la Direzione scolastica regionale e contro il governo per le scelte in materia di sistema scolastico lombardo. Gravissima, secondo i sindacati, la situazione sia per il taglio di 1.185 posti di insegnamento, a fronte di un aumento di 12.000 allievi, sia per la mancata autorizzazione da parte del ministro delle assunzioni a tempo indeterminato, nonostante vi siano circa 80.000 cattedre scoperte su base nazionale, di cui 12.000 nella sola Lombardia. Entrambe queste decisioni incideranno in modo negativo sul sistema scolastico della regione. Come? Dal prossimo anno, ad esempio, non potranno essere garantiti dappertutto né il servizio per la scuola dell'infanzia, né la prosecuzione dell'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare, con la conseguenza di precariato aggiuntivo tra le file di chi dell'insegnamento voleva fare una professione seria e duratura. «Il problema consiste nella riforma scolastica al vaglio del Parlamento - ha spiegato Renato Capelli, segretario regionale della Cisl Scuola -. Infatti, per la natura stessa della riforma il ministero potrebbe aver bisogno di meno personale, lasciando in questo modo molte cattedre scoperte». Tenuto conto che, a fronte di una richiesta della stessa Direzione regionale di 500/600 posti, solo 220 posti sono stati recuperati per le scuole di tutta la Regione, non risulta difficile immaginare la falla alla quale si deve preparare l'insegnamento.
«Eppure - dicono i sindacati - la Lombardia è una delle poche regioni con rapporto alunni-docenti abbastanza accettabile e, dunque, le preoccupazioni del ministro di non disporre nomine di ruolo risulta incomprensibile. Quel che è peggio è che tutto questo si riverserà, inevitabilmente, sulle famiglie e gli studenti, ai quali verrà negato un servizio efficiente ed essenziale per il proprio futuro».
Le organizzazioni sindacali, mentre preannunciano il proprio impegno di mobilitazione con l'avvio dell'anno scolastico 2002-2003, chiedono dunque alle istituzioni competenti e alle forze politiche lombarde di verificare ogni ulteriore spazio di intervento a favore dell'autonomia scolastica.
Le segreterie regionali dei sindacati scuola metteranno a punto, nei prossimi giorni, un ventaglio di iniziative a supporto dello sciopero. Prevista, tra l'altro, anche l'attivazione di un presidio di fronte alla Direzione regionale, un incontro con i Prefetti delle diverse province, la sensibilizzazione delle forze politiche lombarde e assemblee in cui coinvolgere anche il personale precario.

Heidi Busetti


  discussione chiusa  condividi pdf