Il giorno della memoria
In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
Fa o Signore
Fa o Signore
che io non divenga fumo.
Fumo di Birkenau, fumo
in questo cielo straniero
ma riposare io possa laggiù
nel mio piccolo cimitero.[...]
Due alberi fanno la guardia
al vecchio cancello di ferro
arrugginito.
E i fidanzati, la domenica,
sostano a guardare
l'alta erba odorosa che copre
le tombe antiche,
intrecciano le dita tra le sbarre
si guardano con tenerezza.[...]
Fa o Signore, che io non divenga
fumo che si disperde,
fumo in questo cielo straniero
ma riposare io possa laggiù
nel mio piccolo cimitero,
sotto la terra della mia terra,
dove il sole mi scalderà,
il mare mi cullerà,
il vento mi porterà i profumi delle riviere
e sarà la pace.
Liana Millu
Auschwitz-Birkenau (estate 1944)
Una convinzione profonda anima in Toscana l'esperienza del "
Giorno della memoria" in ricordo dello Sterminio ed ha condotto la Regione ad organizzare un programma di attività che si è guadagnato il riconoscimento generale per la ricchezza e l'originalità dell'impianto.
Il filosofo francese Vladimir Jankélévitch, nella sua riflessione sul dovere morale del ricordo, scriveva: "
è il passato che reclama la nostra pietà e la nostra gratitudine, perché il passato non si difende da solo come si difendono il presente e il futuro, e la gioventù chiede di conoscerlo, e sospetta che le nascondiamo qualcosa".
In Toscana il "
Giorno della memoria" è un'impresa collettiva che dura tutto l'anno, per valorizzare le esperienze sul legame fra storia e memoria con un investimento orientato ai giovani ed alla scuola. Questo impegno straordinario accompagna e sostiene una sensibilità diffusa che, ogni anno di più, si traduce in iniziative promosse da enti locali, associazioni ed istituti scolastici.
Al centro c'è la catastrofe del XX secolo, il "
secolo infelice", come lo ha definito l'ungherese
Imre Kertész, deportato ad Auschwitz e Premio Nobel per la Letteratura nel 2002. Un tempo che, secondo Kertész, "
ha cancellato radicalmente sia la persona sia la personalità", per cui "
deve essere la stessa civiltà entro i cui confini avvenne tutto a rispondere, altrimenti essa stessa diventa una civiltà guasta, che si spinge impotente verso la distruzione".
Dal 28 al 30 gennaio a Firenze si parlerà di "
Sterminio e stermini. Shoah e violenze di massa nel Novecento". Partendo dalla unicità della Shoah, saranno prese in esame le stragi ed i totalitarismi del XX secolo, la violenza come pratica di potere, le guerre totali che hanno i civili come obiettivo, la mobilitazione sociale finalizzata al conflitto, la disumanizzazione e la demonizzazione dell'avversario in funzione dell'azione distruttiva.
L'unicità dello Sterminio nazista del popolo ebraico non esclude ma, anzi, richiama la comparazione che ci aiuta a capire somiglianze e differenze con altri sistemi di oppressione e di violenza generalizzata che hanno contrassegnato tutto il Novecento. Al
Mandela Forum di Firenze, il 28 gennaio, i giovani delle scuole secondarie incontreranno i registi Roberto Faenza, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, discutendo di "
Cinema e Memoria" e potranno ascoltare le parole dei testimoni e quelle dello scrittore David Grossman.
Sono usciti altri due volumi della ricerca coordinata dal professor Enzo Collotti su "
Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e Repubblica sociale italiana. Persecuzione, depredazione e deportazione 1943-1945". La pubblicazione, voluta dalla Regione Toscana, non solo è la prima ricerca sistematica in ambito regionale (l'unica nel panorama nazionale), ma presenta contributi innovativi nel descrivere la fase in cui dalla persecuzione sui diritti si passò a quella sulle vite.
Ad aprile faremo il viaggio-studio a Berlino per i quasi cento insegnanti che parteciperanno nel 2009 al "
Treno della Memoria". L'iniziativa è organizzata in collaborazione con la fondazione "
Topografia del terrore" che ha sede nella capitale tedesca, nel medesimo spazio che ospitava la sede della Gestapo negli anni Trenta e Quaranta.
Voglio qui ricordare la recente decisone del Comitato internazionale della Croce Rossa di aprire al pubblico gli archivi contenenti i fascicoli riguardanti 17,5 milioni di nomi di vittime della Shoah: 25 chilometri di schedari, 50 milioni di documenti, tutto il materiale che gli Alleati salvarono in settemila tra lager, campi di lavoro, posti di polizia, industrie di guerra. è uno sterminato deposito custodito nel piccolo centro di Bad Arolsen in Assia, che contribuirà a illuminare ancora più a fondo i meccanismi e l'organizzazione di questa catastrofe continentale.
Il calvario degli ebrei in Italia iniziò a San Rossore. Fu lì infatti che il 5 Settembre del 1938 Vittorio Emanuele III appose la firma al primo provvedimento in difesa della razza, le famigerate "
leggi razziali" che permisero al regime fascista di organizzare la persecuzione degli ebrei italiani e la loro deportazione in Germania. L'edizione 2008 del
Meeting di San Rossore sarà dedicata proprio alla lotta al razzismo e quindi anche al ricordo delle leggi razziali.
Il 2008 è anche l'anno del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che fu adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Credo che il nutrito programma di attività che abbiamo messo in ponte per quest'anno riaffermi che l'impegno per la difesa e l'estensione dei diritti è al primo posto nella nostra agenda. Questa è l'unica arma efficace per impedire la degenerazione della vita collettiva e le tragedie di un recente passato.
Claudio Martini
Presidente della Regione Toscana
Ilaria Ricciotti - 26-01-2008
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Per non dimenticare mai più
Un treno
corre
verso l’ignoto,
i cuori
sperano,
continuano
a battere
con forza,
cercano
di fregare
la morte
che
nei campi
regna
sovrana.
Là,
nel regno
del dolore
bambini,
donne,
uomini,
vecchi
si annullano,
ma
resistono,
resistono,
resistono,
resistono:
devo
farlo
perché
l’orrore
non venga
mia più
dimenticato.
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