Germinal Cimarelli
Giocondo Talamonti - 21-01-2008
Dallo Speciale Il tempo e la storia - Testimoni



Nato a Terni nel 1911, caduto a Terni il 20 gennaio 1944, operaio specializzato, Medaglia d'oro al valor militare. Comandante di un distaccamento partigiano combatté contro i nazifascisti nella zona montagnosa che va dalla Prata a Cesi, fino a Giuncano. I tedeschi occupanti, messi in difficoltà dalla combattività degli uomini di Cimarelli, il 20 gennaio 1944 attaccarono di sorpresa e in forze sul Monte Torremaggiore: L'operaio antifascista cadde per consentire ai suoi compagni di sganciarsi e di mettersi in salvo.

Nella ricorrenza del sessantenario della nostra Costituzione, ricordare la figura di Germinal Cimarelli assume una duplice valenza: la difesa dei principi per i quali tanti nostri concittadini hanno lottato, il sacrificio di tanti altri per affermarne la libertà.

Germinal Cimarelli a 64 anni dalla sua morte ha contribuito a scrivere l'attuale nostra Costituzione, nata dalla sofferenza degli italiani, dalle morti e dal lutto di un'intera generazione; quella stessa Costituzione che oggi qualcuno offende con la critica del processo di liberazione dell'Italia.

Il sacrificio di Cimarelli merita rispetto; il prezzo della libertà dei suoi concittadini è stato da lui pagato con la vita; il minimo che i ternani possano fare per dare dignità al suo gesto è conservare la memoria del suo atto eroico e tramandare alle generazioni a venire l'importanza che esso riveste.

Fra le generazioni di oggi, gli studenti per primi devono alimentare nel ricordo del suo sacrificio, i principi per i quali occorre lottare, apprendere i valori della Resistenza, conservare nelle coscienze la forza del messaggio che uomini coraggiosi hanno lasciato per costruire il progresso nella pace.

L'ANPI ha svolto fino ad oggi un ruolo di preziosa conservazione della memoria e molto di più potrebbe fare se orientasse le sue attenzioni ad aspetti volti a perpetuare il valore formativo degli sforzi compiuti da tanti eroi della Resistenza e creare continui stimoli per i giovani.

Un suggerimento potrebbe essere quello di creare una biblioteca in cui raccogliere tutte le testimonianze scritte del periodo, stabilire concorsi per tesi di laurea sui ternani che hanno onorato la Resistenza, rendere fruibili i lavori raccolti a tutti, introducendo un sito on-line interattivo con le scuole, fissare eventi nel corso dell'anno per rinverdire la memoria degli eroi locali.

Tutti comunque, a qualsiasi livello operativo, abbiamo il compito di non disperdere il senso di abnegazione che ha animato i partigiani locali, ricordando che la libertà, la giustizia, l'equità ed il diritto di sentirsi degni della nazione di appartenenza, è un'eredità che abbiamo il dovere di tramandare intatta a vantaggio delle generazioni future.

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