breve di cronaca
Settembre? Troppo tardi
mercoledì 17 luglio 2002. Sono le 20:10

Sciopero per i posti di sostegno. Dal ministero è giunta l’autorizzazione per un numero di posti di insegnanti (per ragazzi portatori di handicap) limitato rispetto alle esigenze. E’ quanto sostiene la Cgil scuola che annuncia anche azioni di protesta.

«Il decreto interministeriale 169 del 2002, che definisce gli organici del personale docente a livello regionale, ha assegnato alla nostra regione 902 posti per l’integrazione degli alunni disabili; tutti questi (tranne 8 che stati dati per compensazione alla scuola elementare e 64 assegnati alle due scuole speciali che accolgono solo alunni handicappati La nostra Famiglia di Pasian di Prato e di Pordenone) sono stati ripartiti tra le province e tra i vari ordini di scuola in relazione al numero degli alunni disabili inseriti», spiega Antonio Luongo, segretario regionale della Cgil scuola, in una lettera inviata al presidente della Giunta regionale, al presidente dell’Anci (Associazione dei Comuni), ai presidenti delle Province, al direttore regionale dell’Ufficio scolastico e ai responsabili delle associazioni dei disabili.
Gli alunni che frequentano la scuola statale sono, complessivamente in regione, 131.431. La percentuale media regionale dei disabili rispetto al totale dei frequentanti è dell’1,8%; al di sotto del 2%, che é la media nazionale ed europea).
Nell’anno scolastico che è appena terminato gli alunni disabili inseriti erano 2.198 e i posti di sostegno 1.256. Per il prossimo anno il numero dei disabili è cresciuto (anche la popolazione scolastica): sono diventati 2.339. Ma i posti d’insegnamento assegnati sono 833. «Negli anni precedenti, dopo una prima distribuzione secondo criteri numerici, ne avveniva una seconda (a cura delle autorità scolastiche periferiche) che teneva conto della valutazioni delle équipe di specialisti che valutavano il numero di ore di sostegno indispensabili ad ogni alunno. La necessità sarebbe di 1.433 posti a livello regionale. Questi sono stati richiesti, questi sono necessari, questi pretendiamo siano autorizzati», ribadisce la Cgil. «Una legge dello Stato, la 449 del ’97 disciplina le modalità di determinazione dei posti affidando la valutazione delle necessità a specialisti, impegnando l’amministrazione, ai vari livelli, a corrispondere alle richieste», si riferisce ancora nella lettera. «Quest’anno la legge finanziaria ha disposto la riduzione dei posti d’insegnamento ma non ha cambiato le norme della legge 449/97, che continuano a trovare applicazione».
Il sindacato precisa che compete ai direttori regionali autorizzare i posti di sostegno in deroga e ai dirigenti scolastici eventuali ulteriori posti per esigenze sopravvenute. «Per limitare l’esercizio di questa autonoma valutazione il ministro Moratti ha emanato ben due circolari con le quali scoraggia i responsabili scolastici, ai vari livelli, dall’adottare provvedimenti autorizzativi».
Nella nostra regione tra la prima distribuzione e la richiesta delle scuole vi è una differenza di 600 posti; «stante questa enorme differenza non servono molte parole per capire che è compromessa qualsiasi prospettiva di integrazione efficace degli alunni disabili».
Rispetto all’anno precedente gli insegnanti di sostegno saranno 357 in meno; se il raffronto è fatto rispetto alle richieste delle scuole la differenza è di 600 posti in meno. «Tutto ciò è inaudito; non si era mai vista una cosa del genere. Se le cose non cambieranno proporremo uno sciopero a settembre», annuncia Luongo.
Dunque, la segreteria regionale della Cgil scuola per protestare contro questa assurda operazione dichiara fin da ora una giornata di sciopero da svolgere a settembre. Inoltre per i primi giorni di settembre il sindacato sta programmando assemblee in tutte le scuole e manifestazioni di protesta.

Paolo Mosanghini


Risposta dell'Avv. SALVATORE NOCERA
Vice presidente della FISH


L'articolo contiene tanti errori giuridici.
Non è vero che il Ministro ha inviato due circolari per scoraggiare le deroghe.
E' vero invece il contrario. Infatti, dopo il decreto sugli organici, ha inviato la nota ministeriale del 5/6/02 e la C M n. 77 dell'8Luglio che confermano l'obbligo di dare le deroghe richieste e documentate.

Non è vero che si deve tener conto solo della L.n. 449/97, che fissa il rapporto un posto ogni 138 alunni comunque frequentanti. Bisogna tener conto anche dell'art 26 comma 16 della l n. 448/98, secondo il quale occorre assicurare risposte alla " domanda nazionale di insegnanti di sostegno". In forza proprio di questa seconda legge e degli atti amministrativi
sopracitati, ogni anno sono effettuate deroghe che portano il rapporto di fatto ad un posto , di media, ogni due alunni con handicap.
Invece di scioperare a Settembre, quando i buoi sono scappati, occorre fare come la F I S H , cioè pretendere ora il rispetto delle norme. C'è tempo sino al 31 Luglio.

Approfittino dell'interrogazione parlamentare suscitata dalla F I S H e pretendano che innanzi tutto le classi non abbiano più di 25 alunni se c'è un solo alunno con handicap e non più di 2' se ci sono due alunni con handicap. Quanto alle ore in più d i sostegno pretendano che in caso di diniego, il Direttore regionale motivi in modo articolato questo atto amministrativo di rifiuto, perché una motivazione generica del tipo "non ci sono soldi" o formule di stile quali " vista l'istanza del dirigente scolastico, si respinge," sono insufficienti e rendono invalido l'atto ai sensi della L.n. 241/90.

Leggo inoltre che 62 posti di sostegno sono stati assegnati alle scuole speciali. Se l'assegnazione è stata fatta col rapporto previsto dalla L.n. 449/97 art 40, essa è illegittima. Infatti questa norma si riferisce esclusivamente alle assegnazioni di insegnanti di sostegno per l'integrazione scolastica nelle scuole comuni e non per le scuole speciali.

Ci dovrebbero invece spiegare in base a quale norma legislativa 62 insegnanti specializzati sono stati sottratti alle scuole comuni per essere assegnati alle scuole speciali.

Se il Direttore scolastico regionale ed i Dirigenti scolastici del Friuli Venezia Giulia saranno corretti come lo è stato il Ministero nell'emanare una normativa chiara e precisa, non ci saranno quei disastri paventati. Invece quindi di lamentarsi, i genitori e gli insegnanti friulani
individuino tutte le scuole e le classi dove sono state violate le norme legislative e ministeriali e pretendano che queste vengano rispettate, se necessario, anche con denunce penali, almeno per il numero di alunni per classe, dal momento che tali disposizioni non ammettono deroghe di nessun tipo.


Salvatore Nocera , Vicepresidente della F I S H
17/07/2002








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