breve di cronaca
Quegli studenti di Trapani che non possono parlare di antimafia
Articolo 21 - 12-11-2007
Avete presente quella pubblicità dove una gentile voce racconta che per ogni desiderio c'è un costo ma grazie ad una carta di credito i sogni possono diventare realtà? La vita però non è quella raccontata dagli spot, lo sanno gli studenti del Liceo Classico Ximenes di Trapani. A fronte di un desiderio legittimo, quello di poter tenere, in un'idonea sala, la mensile assemblea di istituto, quella prevista dai decreti delegati della scuola, agganciandola però stavolta ad un confronto sui temi della lotta alla mafia e facendo partecipare i rappresentanti dell'associazione Libera, si sono sentiti chiedere una sostanziosa somma di denaro.

E al contrario di quanto accade nella pubblicità non c'è, per loro, l'aiuto di alcuna carta di credito. Lo Ximenes è una delle scuole più antiche della città e anche delle più malmesse dal punto di vista edilizio, ha l'aula magna è inagibile, come una buona parte dell'istituto, e così gli studenti si sono rivolti alla Provincia per ottenere una sala capiente; l'assessore alla Pubblica Istruzione Paolo Ruggeri aveva individuato la soluzione nel Teatro dell'Università in grado di ospitare i circa 600 studenti della scuola intenzionati a fare per davvero assemblea, e a non far vacanza, per discutere e dibattere di antimafia.

La Megaservice, una società che gestisce l'impianto, ha chiesto però per quel paio di ore di assemblea la somma di 1400 euro. L'assemblea studentesca non rientra nella convenzione siglata tra Megaservice e Provincia per l'uso del teatro, e quindi bisogna pagare quella cifra, anche se a chiedere l'utilizzo è l'assessorato provinciale Pubblica Istruzione. Gli studenti non hanno girato la richiesta al dirigente scolastico perchè - dicono - conoscono bene i limiti del bilancio. L'assessore Ruggieri, interpellato, si è detto dispiaciuto: l'assessorato non ha i soldi per pagare quell'affitto ad ore che lui stesso riconosce essere esoso (500 euro per pulizia, personale, altre 500 per vigili del fuoco, 200 per il responsabile della sicurezza, altre 200 per spese varie).

Così parlare di legalità è qualcosa che ha un costo. Lo stesso che, speriamo, sia stato sostenuto quando lo stesso Teatro è stato offerto al presidente Berlusconi, che è venuto a parlarci di elezioni e Forza Italia, o per ospitare i giornalisti della Coppa America insigniti della cittadinanza onoraria per avere parlato delle buone arancine di Trapani in Tv.

Rino Giacalone

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