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Pastori e pecore
Alberto Biuso - 12-11-2007
Di alcune strane contraddizioni della Destra italiana


I capi della Destra italiana - Berlusconi, Casini, Fini - sono divorziati, risposati, conviventi, coppie di fatto, padri plurimi con donne diverse. Nulla da dire, naturalmente, sono scelte private...se però questi stessi personaggi non si presentassero anche come paladini della famiglia cattolica, e cioè rigorosamente sposata in chiesa, nemica del divorzio e del riconoscimento di eguali diritti ai conviventi. Ma, si potrebbe osservare, "è la strumentalizzazione politica, fratello, non far finta di stupirti". E infatti non mi stupisco. Rimango perplesso, tuttavia, nel notare la costanza del sostegno che la gerarchia cattolica offre a tali personaggi e ai loro partiti. Forse la ragione è il baratto con la difesa da parte della Destra dei privilegi anche economici del Vaticano in Italia? Ma questa sarebbe una forma di simonia e cioè uno dei peggiori peccati agli occhi di Dio! Si tratta, più probabilmente, del perdono e della comprensione che i pastori riservano sempre ai peccatori.

E, a proposito di pastori, Berlusconi ha dichiarato -riferendosi alla disponibilità degli altri due al confronto con il Governo - che Fini e Casini «fanno i forti con i deboli e i deboli con i forti. Alla fine, tornano sempre nel mio ovile» [Fonte: Repubblica]. Li ha presi per pecore, insomma. Una volta tanto, devo ammettere che ha ragione.


sabato 10 novembre 2007,
www.biuso.it



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