Quiz per un futuro
Carla Andreolini - 13-10-2007
A proposito di numero chiuso all'Università e di test d'ammissione

Esempio: ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Sicuramente non tutti abbiamo le qualità per fare il medico!
Ma metto in discussione le modalità utilizzate per decidere chi può accedere al corso di laurea e chi no!
Ho visto le prove di ammissione di questo anno, ho guardato in particolare i quesiti di Biologia (materia che insegno al liceo ); li ho trovati non significativi ... sia per come sono stati formulati che per l'oggetto del controllo!
A proposito della formulazione: da anni per la valutazione dell'apprendimento faccio ricorso anche a test strutturati, costituiti cioè da domande a risposta chiusa; pertanto le mie considerazioni non sono falsate dal pre-giudizio negativo, molto diffuso tra gli insegnanti, nei confronti di questa tipologia di test.
Non si tratta di quiz alla Mike Buongiorno, bensì di quesiti costruiti in modo da verificare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti (siano cioè VALIDI).
Sono test che non vanno bene per tutti gli obiettivi (ad esempio non consentono di controllare in modo adeguato lo sviluppo delle capacità espressive) ma vanno benissimo per molti altri obiettivi , a patto che siano ben costruiti ( c'è molta letteratura su questo tema alla quale ricorrere per imparare a formularli ) e siano validi, cioè coerenti con ciò che si intende valutare.
I vantaggi dell'utilizzo di tali test, alla scuola superiore, sono molti:
- è possibile controllare in poco tempo l'apprendimento di tutta una classe;
- il loro uso consente di controllare il raggiungimento di molti (a volte tutti) gli obiettivi perseguiti (con una unità didattica o in un intero anno scolastico) in tempi compatibili con le ore curricolari (nel mio caso spesso solo due alla settimana);
- il fatto che gli studenti siano sottoposti, nello stesso momento, alla medesima verifica, verifica che sarà corretta con una stessa chiave di correzione e valutata mediante la medesima griglia di misurazione/valutazione assicura l'equità (a parità di punteggio realizzato due ragazzi avranno lo stesso voto // si evita ad esempio "l'effetto alone"); ecc...
Naturalmente, per una valutazione completa dell'apprendimento di uno studente , è opportuno associare a questo tipo di verifica altre tecniche.

Ora come sono i quesiti del test d'ammissione alla facoltà di medicina che ho avuto modo di vedere? Sono ambigui, poco chiari, a volte con più risposte accettabili, altre volte i distrattori (cioè le risposte errate) sono evidentemente sbagliate o assurde ... insomma chi li ha formulati non conosce le "regole" di costruzione di quesiti a risposta chiusa significativi.

Cosa verificano questi test d'ammissione ?
Una questione, a mio avviso ancora più grave, è che questi test verificano, quasi esclusivamente, la conoscenza di nozioni. Nozioni scelte non si sa bene come, infatti ad esempio la Biologia in alcuni Istituti è oggetto di studio di un solo anno scolastico e magari al biennio, in altri è affrontata per ben quattro anni; inoltre i temi della biologia sono moltissimi, e nei diversi istituti non sono previsti gli stessi, tra l'altro (a mio avviso giustamente) gli insegnanti scelgono come e cosa approfondire in base a criteri significativi che precisano nei loro piani di lavoro annuali.

Insomma rispondere bene o male ai quesiti di biologia del test d'ammissione a Medicina dipende da una serie di variabili che nulla hanno a che vedere con l'aver seguito un buon corso di biologia alle superiori e ancora meno con il possesso delle qualità per diventare un buon medico.
Probabilmente sarebbe più equo e certo meno dispendioso ( in energia ed euro) effettuare un'estrazione a sorte!

Colgo l'occasione per lanciare un messaggio ai miei colleghi dell'Università.
Noi insegnanti di scuola superiore lavoriamo perché i ragazzi imparino ad imparare, siano in grado di fare un'analisi precisa, corretta ed efficace di ciò che leggono, ascoltano, vedono ... per essere in grado di analizzare la realtà; acquisiscano una conoscenza con la C maiuscola quella che fa / è cultura; crescano in modo armonico, ecc...
E voi decidete se ammetterli o meno ad un corso di laurea somministrando loro dei quiz alla Gerry Scotti ? (senza offesa per il bravo presentatore...)

Certo è più difficile verificare quali competenze hanno acquisito e quali capacità hanno sviluppato piuttosto che controllare se ricordano alcune informazioni.
Così come è difficile verificare se un giovane ha le doti umane, manuali e intellettuali adatte a fare il medico, ma questo non giustifica che si scelga chi può o non può frequentare un corso di studi utilizzando test mal costruiti e non significativi.

Penso che tutti dovrebbero avere la possibilità di provare a frequentare il corso di laurea per il quale si sentono portati, sarà il lavoro all'università che selezionerà chi veramente ha le potenzialità per diventare ad esempio un bravo medico!

Saluti
Carla Andreolini
Liceo Scientifico E. Balzan
Badia Polesine ( RO)

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Michele Tabano    - 14-10-2007
Osservazioni, critiche e proposte più che condivisibili. Speriamo che qualcuno ascolti.

 Maria Carmela    - 14-10-2007
Concordo pienamente con il collega, anch'io insegno in una scuola superiore scienze e sono rimasta molto perplessa relativamente ai quesiti per l'ammissione alla facoltà di medicina. A questo punto, mi chiedo, perchè non permettere a tutti gli studenti di poter accedere alla facoltà evitando il numero chiuso ma cercando di essere il più selettivi possibile negli esami del primo anno sulle specifiche materie curricolari? Magari con esami propedeutici che bloccano i successivi. E' certo che così è senz'altro poco serio!