breve di cronaca
La Camera approva il ddl sull'istruzione
Il Messaggero - 10-10-2007

Botta e risposta tra l'opposizione e Fioroni

ROMA (10 ottobre) - Il disegno di legge in materia di Pubblica istruzione è passato oggi alla Camera dei deputati con 237 sì, 213 no e un astenuto. Ora il testo dovrà essere esaminato dal Senato. Tra le novità ci sono l'alleggerimento del peso degli zainetti, che sarà deciso da un comitato scientifico, ed esoneri alle scuole per il pagamento della Tarsu, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti. La verserà il ministero della Pubblica istruzione, calcolando una quota pro-studente. Inoltre, saranno stanziati fondi per l'edilizia scolastica e saranno introdotte prove integrative di lingua e cultura italiana per rendere equipollenti i titoli di studio stranieri conseguiti in Paesi extra-Ue.

L'accusa. La Casa delle libertà, che ha dato voto contrario al ddl, ha definito il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, un «pinocchio-cinese». Pinocchio, come ha spiegato il senatore Giuseppe Valditara di An, perché dice bugie e cinese «perché ricorda quegli imprenditori cinesi che copiano un determinato modello e lo vendono come proprio». Il centrodestra intende «denunciare le mistificazioni di Fioroni» con un dossier dal titolo "Oltre gli annunci: riforme o demagogia", presentato oggi in conferenza stampa alla Camera, che sarà distribuito in tutte le scuole d'Italia. Punto per punto nel corposo documento si esaminano le novità introdotte da Fioroni, come la riforma della maturità, la lotta ai "diplomifici", il ripristino del tempo pieno, le indicazioni nazionali per i programmi di studio, il saldo dei debiti formativi, l'obbligo scolastico, il reclutamento degli insegnanti, le "classi primavera", dimostrando che si tratta di fotocopie di misure già previste dalla riforma Moratti. «Questa maggioranza che avrebbe dovuto fare una riforma epocale della scuola - ha osservato Valditara Aprea di FI - sta seguendo l'impalcatura di fondo della riforma Moratti, peggiorandola».

La replica. Anche il ministro Fioroni ricorre a una metafora cinematografica per replicare alle accuse della Cdl. La Cdl «confonde la realtà con il mondo virtuale: sono dissociati, come il Marchese del Grillo», ha detto il ministro della Pubblica istruzione, al Senato per un'audizione sulla finanziaria. Fioroni ha inoltre invitato l'opposizione a riflettere «su quello che ha detto e quello che ha fatto in cinque anni: le due cose non coincidono, ma loro si sono convinti di sì».


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