Una scuola meno burocratica e più reale
Francesco Paolo Catanzaro - 15-09-2007
La scuola proposta da Fioroni mi sembra più accettabile di quella delle passate innovazioni. L'attenzione alla struttura della lingua, al "saper far di conto" è sintomo di un naufragio della scuola superiore dove molti alunni si scontrano con una realtà più difficile di quella vissuta nella scuola media e che preparano le tesine per l'esame di stato scopiazzando da internet.
In un luogo dove si pensava che le competenze potessero bastare ad affrontare le problematiche di una reale preparazione il pensiero delle tre I cade inesorabilmente. E' come dare in mano ad un bambino che non sa leggere un computer e pretendere che possa scrivere grafemi a lui sconosciuti. Il bisogno dell'impalcatura contenutistica e strutturale è la novità delle nuove indicazioni del curricolo. Ma ci chiediamo: e prima dello stravolgimento morattiano che cosa si faceva? Corsi e ricorsi storici...L'importante è che gli orientamenti vadano verso una scuola della realtà e non dell'utopia. Ci ritroveremo con Moore a cercare un collaborazionismo dei consigli di classe che non sempre è presente e un'autorevolezza del docente, condizione necessaria per trasmettere la cultura.

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 ilaria ricciotti    - 16-09-2007
Non ho capito se la scuola del sapere, saper essere, saper fare è da ritenersi una scuola dell'utopia.
Io ho creduto e credo ancora in questo tipo di scuola che ritengo sia l'unica a garantire una completezza formativa ed in grado di soddisfare i bisogni degli alunni.
Tuttavia penso anche che una tale scuola, per molti, sia troppo impegnativa o non accettata da chi non vuole mettersi in gioco e soprattutto rifiuta categoricamente di acquisire quella cultura della verifica, che permette di correggere e migliorare il proprio operato.

 C66    - 18-09-2007
Forse si torna finalmente a parlare di scuola dei contenuti e delle conoscenze e si torna ad ammettere che le case si costruiscono a partire dalle fondamente e non dal tetto: il fallimento delle utopie metodologiche che hanno imperversato nell'ultimo decennio è sotto gli occhi di tutti nello spaventoso analfabetismo di massa che si sta diffondendo nelle nuove generazioni.
Per ora i passi indietro, comunque, rimangono troppo timidi.