breve di cronaca
Fondo credito Inpdap
USP Bologna - 23-06-2007
U.O. 12 - Pensioni - Carriere Bologna, 21 Giugno 2007

Prot. n. 16586

- AI DIRIGENTI SCOLASTICI

LORO SEDI

- ALLE OO.SS. - LORO SEDI

Oggetto: Contributo Fondo Credito Inpdap. Avviso per i dipendenti pubblici in attività di servizio.

Per conoscenza e norma e con preghiera di diffusione tra il personale dipendente, si trascrive, qui di seguito , la nota del 14 c.m. pervenuta a quest'Ufficio scolastico provinciale da parte dalla locale Sede provinciale dell'Inpdap :

"...Stanno pervenendo a questa Sede provinciale dell'Inpdap, da parte di dipendenti pubblici in attività di servizio iscritti al Fondo Credito Inpdap, numerose richieste di recesso da tale Fondo, legato come noto alla trattenuta dello 0,35% sulla retribuzione.

Si rende, quindi, necessario far presente, che tale contributo, istituito dall'art. 37 del DPR 29/12/1973 , n. 1032 e modificato dall'art.242 delle Legge Finanziaria 23/12/1996, n. 662, è di natura obbligatoria per tutti i dipendenti pubblici in servizio iscritti all'Inpadap ( Stato ed Enti Locali).

Il Decreto 07/03/2007 , n. 45 ( pubbl. su G:U: n. 83 del 10/04/2007), concernente il Regolamento di attuazione della Legge 266/2005 in materia di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall'Inpdap, estende l'applicazione del contributo, in modo differenziato nella misura stabilita dall'art 3 del decreto citato, sia ai pensionati il cui trattamento è a carico dell'Inpdap, sia ai dipendenti o pensionati di Enti e Amministrazioni Pubbliche ( di cui all'art. 1 ,
comma 2, del Decreto Leg.vo 30/03/2001n.165) iscritti ai fini pensionistici presso Enti o Gestion Previdenziali diverse dall'Inpdap.

I soggetti sopracitati possono recedere dal Fondo , ai sensi del comma 2 art. 2 del Decreto n. 45/2007, ad esclusione del Personale in attività di servizio iscritto
all'Inpdap che continuerà ad avere la trattenuta dello 0,35% quale iscrizione obbligatoria al Fondo Credito.

Si chiede cortesemente di portare a conoscenza del Personale tutto il presente avviso. Sarà premura di quest'Ufficio aggiornarvi su ulteriori novità a riguardo.

Il Direttore
Dr. Corrado Cannarella ..."

Il Dirigente
Dr Paolo Marcheselli


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 Flc Cgil    - 23-06-2007
Prestiti agevolati erogati dall’Inpdap: prelievo forzato dalle buste paga dei lavoratori

Il 10 aprile 2007 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 83, il DM n.45 del 7 marzo 2007, concernente il regolamento di attuazione per l’accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall’INPDAP.

I dipendenti pubblici iscritti ai fini pensionistici presso l’INPDAP, hanno sul loro stipendio una trattenuta dello 0,35% (Fondo credito) che consente l’accesso alle prestazioni creditizie erogate dall’INPDAP (piccolo prestito, cessione del quinto, mutui ecc).
Pertanto, per coloro che già da tempo sono in servizio presso la Pubblica Amministrazione, non ci sono novità sostanziali.

Le novità invece riguardano i nuovi assunti, i pensionati e tutti coloro che pur essendo pubblici dipendenti sono iscritti presso enti previdenziali diversi dall’INPDAP.
In quest’ultimo caso rientrano una parte consistente di lavoratrici e lavoratori degli enti di ricerca che sono in carico all’INPS.

La trattenuta viene effettuata d’ufficio, in misura diversa a seconda se il dipendente è pensionato (in questo caso è dello 0,15%) o è lavoratore attivo (0,35%). Sono esclusi dal contributo i titolari di pensione fino a 600 € lorde mensili.
Dal momento in cui viene effettuata la prima trattenuta sulla retribuzione o sulla pensione, decorrono 6 mesi di tempo per recedere da questa iscrizione. Se all’INPDAP non arriva alcuna segnalazione, scatta il meccanismo del tacito assenso e non esiste più la possibilità di recedere.

Il D.M. in questione, atto unilaterale del Ministero del Tesoro, è molto discutibile e si presenta come una manovra che ha lo scopo di rastrellare soldi dalle buste paga dei lavoratori.

Il sindacato, non appena ne è venuto a conoscenza, ha vivacemente protestato, ma questo è stato emanato ugualmente
. Nella giornata di ieri sono state chieste garanzie all’INPDAP perché tutti i soggetti interessati siano messi rapidamente a conoscenza, sapendo che la cosa può essere abbastanza semplice per tutto il personale gestito dall’INPDAP stesso, ma è notevolmente più difficoltoso per tutti coloro che sono in carico a enti previdenziali diversi.

In ogni caso sarà cura delle strutture sindacali territoriali attivare una campagna di informazione a tutela dei lavoratori e pensionati interessati che dovranno essere messi nella condizione di poter effettuare una scelta consapevole.

Roma, 12 giugno 2007

 rosa l:    - 02-07-2007
Solo in questo paese del 16° mondo riescono a farti pagare obbligatoriamente prima di inprestarti i tuoi soldi e ricaricarti pure gli interessi !!!
Inoltre altro che credito agevolato.......
A questo punto spero che il sistema vada a fondo!!!

 Giovanna Trombacca    - 17-08-2007
Si chiede sempre tanta pazienza agli utenti, anche quando non riescono a recuperare il formulario (tenuto ben al sicuro) per presentare richiesta di non adesione e recesso al fondo credito, ben previsto dalla legge per i pensionati. E poi, perchè bisogna compilare un formulario e non si può presentare come in tutti i paesi civili in cui ho vissuto (sei) regolare comunicazione?

 Gian Franco    - 03-03-2008
Dopo una vita di lavoro dove vorresti vivere con serenità, goderti una serena pensione pagato mese dopo mese durante la vita lavorativa, ora invece devi essere accorto, sveglio, bravo con il computer , non dormire altrimenti i ladri entrano persino in casa tua senza che tu ti renda conto, cosi è successo, vi pare che alla mia età abbia tempo per prestiti, finanziamenti, mutui? insomma si mettono le mani nella mia pensione, per prelevare a mia insaputa del denaro al quale mai è poi mai ho concesso tale permesso... inoltre devo io operare per evitare che tale misfatto si compia, voglio vivere in pace gli anni che mi restano, senza dover guardare la mia pensione da un governo ladro anche se per legge,,,,