Risposta a Giuliana
Francesco Mele - 23-05-2007
Sono d'accordo con te Giuliana, l'unico modo per ottenere qualcosa è la trattativa, aggiungo io, con una buona capacità di mobilitazione che la sostenga.

Due cose quindi, la trattativa e la mobilitazione.

Bene, se guardiamo l'operato dei nostri in questi 17 mesi ci accorgiamo che non hanno fatto né l'una né l'altra.

La trattativa poteva partire già dalla finanziaria 2006 (l'ultima di Berlusconi) che doveva contenere i fondi per la copertura dell'inflazione per il 2006, ma conteneva invece solo la vacanza contrattuale.

Mobilitazione? 1 ora di sciopero!

Nell'attuale bozza di piattaforma i Confederali menano vanto di aver chiesto all'ARAN di aprire la trattativa nell'agosto 2006. Ti sembra un vanto chiederlo dopo 8 mesi dalla scadenza? In piena canicola e senza una piattaforma per di più!

E allora da povero ingenuo mi sono chiesto e mi chiedo: perché non si è invece incalzato il governo Berlusconi sotto le elezioni, nel periodo da gennaio ad aprile 2006? Non pensi anche tu che quello poteva essere il momento ideale per ottenere un buon rinnovo? E allora perché non si è fatto? Me lo sono chiesto più volte e sai cosa penso? Forse sono eccessivamente malizioso, ma ho la sensazione che non si sia neanche provato per timore che l'operazione potesse riuscire. Te l'immagini che colpaccio per il governo uscente chiudere il contratto a ridosso delle elezioni? In un comparto che tanti voti avrebbe invece portato al centro sinistra se fosse rimasto scontento e deluso dal centrodestra?

Quindi salta il momento buono e arriva il nuovo governo, amico questa volta, quindi va trattato con un certo garbo, anche perché è molto cagionevole; e poi c'è il buco, c'è l'emergenza risanamento e le coscienze si sopiscono fino ad agosto, quando dicono di aver chiesto all'ARAN di aprire la trattativa, ma ancora non si sa su che cosa (ricordo che all'altra tornata di rinnovo la bozza di piattaforma era pronta per la discussione già dopo 4 mesi dalla scadenza - aprile 2002).

Poi tutto tace per lunghi mesi e si sente solo il cigolio del cacciavite di Fioroni, che promette mirabilia.

Finchè non arriva la finanziaria "trasparente" e tutti si accorgono dei dolori per la scuola. Altro che contratto! Tagli di risorse, tagli del personale, strane alchimie liberiste, finto obbligo scolastico ... Il governo di centrodestra non si era mai sognato di arrivare a tanto.

Mobilitazione? 1 ora di sciopero!

Ecco allora che per la seconda volta il nostro contratto passa in secondo piano per una strana "ragion di stato".

Passano ancora lunghi mesi e tutto tace, non un'assemblea, non un comunicato, non un fax arriva nelle scuole, sembra che del contratto i nostri non ne vogliano parlare, come del resto non si parla deicolpi di cacciavite del ministro.

Pensa che nella seconda metà del febbraio scorso nelle scuole di Carpi viene lanciato un appello (firmato da oltre un centinaio di lavoratori, docenti e ATA) in cui si chiede a tutti i sindacati (non solo i confederali) di indire delle assemblee per informare i lavoratori sulle riforme in atto da parte di Fioroni e sulla situazione del contratto. Una richiesta del tutto civile e collaborativa. Sai cosa risponde il segretario provinciale della CISL SCUOLA di Modena? Testuale: Sono d'accordo con tutti voi, si sta pagando la "serenità" sulla pelle dei lavoratori, sembra quasi "la pace dei sensi (sindacali ovviamente)!. Battute scarica barile, ma assemblee niente. Risponde anche FLC CGIL, con un documento più articolato in cui lamenta la situazione difficile, il momento delicato, il quadro confuso, la piattaforma non ancora pronta. Risultato, assemblee niente. L'assemblea allora ce la siamo dovuta fare da soli il 15 marzo e abbiamo invitato tutti i sindacati, anche i Cobas, li cito perchè una cosa così normale è stata aspramente criticata e sai perchè, perchè i Cobas hanno minacciato Panini che per questo è costretto a girare con la scorta. Non commento.

Tornando all' "assemblee niente", nella mia provincia va avanti così da anni. Se vado indietro nel tempo le assemblee distrettuali che ricordo sono, quelle prima delle elezioni RSU di quest'anno scolastico (novembre 2006), quelle prima del congresso provinciale FLC (ott.-nov. 2005), quelle prima dello sciopero del marzo 2005, quelle per il fondo Espero dell'ottobre 2004. E a questo ritmo si può risalire pigramente all'indietro.

Ti sembra questo un modo per tenere la categoria vigile e attenta a quanto succede nella scuola (e di cose ne succedono negli ultimi anni) e pronta a rispondere compatta alla mobilitazione quando è necessario?

Ho fatto un'indagine, a mio avviso illuminante su come FLC cura la mobilitazione della categoria: dal 1° settembre 2005 al 30 maggio 2005, sul sito della FLC CGIL sono stati pubblicati una 70ina di documenti riguardanti la riforma Moratti nella scuola di base. Facendo un bilancio, forse approssimativo, forse non del tutto esauriente, risulta che su 70 documenti, da me classificati di volta in volta FONDAMENTALI, IMPORTANTI, UTILI, nella mia provincia ne sono stati EFFETTIVAMENTE INVIATI alle scuole, direttamente o in modo personalizzato, ben 4 (quattro), due fondamentali e due importanti. Risulta ancora più rilevante il fatto che in alcuni casi si siano disattesi precisi appelli della segreteria nazionale e campagne lanciate dalla stessa.

"Qui c'è qualcosa che tocca", dicono dalle mie parti.

Non ti parlo poi dei pasticci passati riguardanti manifestazioni e scioperi ballerini, prima si, poi forse, poi non se ne fa niente.
Ti parlo dell'ultimo, quello di lunedì 16 aprile che, nato in forte debito d'ossigeno, ha esalato gli ultimi il giovedì precedente. E, comunque, era stato preparato dalle mie parti, con una sola assemblea provinciale dalle 11 alle 13 del giovedì 12, non unitaria peraltro, con l'idea conclamata in assemblea dalla segretaria, che tanto le ragioni per scioperare erano così evidenti che bastava leggerle per aderire senza esitazioni. Sì, proprio così! Ti sembra questo il modo di preparare un'adeguata mobilitazione?
Ah, lo sciopero regionale. Lo sapevi che non è stato mai indetto dai confederali ma solo dallo SNALS? (verificare sul sito della Commissione Garanzia scioperi). Lo sapevi che nelle scuole non è mai arrivata la sua convocazione ma solo quella del nazionale? Lo sai che un fax che confermava lo sciopero regionale è arrivato solo nella tarda mattinata di venerdì, quando le scuole avevano ormai suonato il rompete le righe? Ti sembra questo il modo di preparare la riuscita di uno sciopero?

Non so tu, ma io mi sento preso un po' in giro.

Hai poi assistito alle assemblee che dovevano illustrare la bozza e raccogliere i pareri della base?Anche lì mi sono sentito preso in giro.

Bene io ho la sensazione che neanche questa volta si voglia fare sul serio, e che si stia di nuovo giocando una partita sulla nostra pelle: un gioco delle parti in cui l'obiettivo non è né vincere né andare a punti, ma solo fare un po' di scena per dire ci abbiamo provato.

Beh, questa volta faranno senza di me. Se si decide di far le cose serie io sono sempre disponibile, e a 4 giorni dalla fine delle attività didattiche una cosa seria è il blocco degli scrutini. Al resto non ci sto, e a questo giro io passo.

Penso altresì che il Sindacato debba essere messo nelle condizioni di prestare ascolto al malessere che c'è nella categoria, che c'è tra i suoi iscritti, che c'è nel suo quadro attivo.
A mio avviso non si può pensare di essere ascoltati continuando a chinare il capo, ai nostri sindacati occorre lanciare segnali forti e chiari.
Oppure ci va tutto bene così.
Oggi non ci sono molte vie di mezzo.

Io non ne vedo e ho deciso di non chinare più il capo in nome della "ragion di stato".


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Giuliana Monguzzi    - 23-05-2007
Rispondo a Francesco Mele. No, tante cose non le sapevo. Ci rifletterò.

Naturalmente anche io ho sto vivendo il senso di abbandono che traspare da ogni punto della tua risposta. Io sono della FLC, iscritta alla CGIL ( prima nel Commercio e poi nella scuola) dal 1972. Ci credo ancora nel mio grande sindacato, anche perchè conosco persone del Direttivo provinciale qui a Milano che stanno lavorando seriamente e soffrendo per la situazione quanto noi.

Credo che i Movimenti servano anche per forzare le Istituzioni a tornare sui binari quando deragliano - o magari a staccare i vagoni ingombranti quando frenano la corsa (penso ad ingombri all'interno della FLC Nazionale, ma anche ad altri sindacati della Confederazione) .

Non sono in grado come te di argomentare, ma sento che facciamo uno sbaglio a non riappropriarci del sindacato, invece di attaccarlo per gli errori dei vertici o ritirare le tessere.

Comunque, anche se non condivido pienamente la tua scelta, penso che in questo periodo di smarrimento siano utili riflessioni come le tue, che non attaccano le persone, ma contrastano le opinioni e forniscono informazioni. Spesso leggo fra le righe di certi interventi "o con noi o contro di noi" e ciò blocca la discussione, nonchè la crescita di ogni Movimento, che in quanto tale deve far posto, secondo me, a tutte le variegate posizioni.

Un saluto e ... in bocca al lupo! Giuliana