Sui tagli negli Istituti Tecnici e Professionali
Michele Borrielli - 10-05-2007
Lettera aperta al ministro Fioroni ed al vice Ministro Bastico

Insegno da molti anni nella Scuola Pubblica. Avrei la seguenti domande da sottoporre al Ministro Fioroni e per il Vice Ministro Bastico:

Dal sito della FLC CGIL apprendo che negli Istituti Professionali ci sarebbe un consistente "taglio di ore di lezione"; ad esempio per l'indirizzo chimico biologico il numero di ore di Chimica (peraltro materia di indirizzo) sarebbe dimezzato, passando da 8 a 4 ore settimanali nel secondo anno.
Su questo taglio è intervenuto perfino il CNPI, Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, contestandolo duramente, (ma purtroppo il CNPI è un organismo esclusivamente consultivo)...

Apprendo inoltre, dal sito de la Tecnica della Scuola, che la riforma degli istituti tecnici, proposta dal disegno di legge governativo depositato in commissione Cultura della Camera, prevederà la stessa diminuzione del numero di ore complessive per alunno previsto dalla riforma Moratti, formalmente abrogata, che in questo modo sostanzialmente uscirebbe dalla porta per rientrare dalla finestra. In ogni caso, cito dal sito "il "dimagrimento" degli orari che dall'anno prossimo riguarderà gli istituti professionali potrebbe essere adottato anche per gli attuali istituti tecnici."

Non credono il Ministro Fioroni ed il vice Minisro Bastico che la politica del risparmio, mediante taglio degli organici da effettuarsi mediante taglio del numero di ore di lezione per alunno, faccia male alla scuola?

Non credono il Ministro Fioroni ed il vice Minisro Bastico che nella scuola bisogni invece investire, in particolare evitando tagli di ore di lezione in materie scientifiche ed evitando una assurda commistione tra di esse nella scuola secondaria, come avviene per la Chimica, insegnata sempre di più dai docenti "di scienze" (classe di concorso A060) e non da quelli "chimici" (classe di concorso A013)?

Cordialmente
Prof. Michele Borrielli
interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 giovanni    - 13-05-2007
Forse c'è da fare una riflessione sulla "quantità" di ore di lezione tenendo conto di alcuni fatti, se sbaglio chiedo scusa:
Ngli istituti professionali attualmente il piano di studi prevede 36 ore di lezione settimanali. Il che vuol dire che questi studenti hanno mediamente 6 ore di lezione giornaliere. Il che vuol dire che, intervallo/i compreso/i, se i periodi di lezione sono di 60 minuti, gli studenti appena usciti dalla scuola media a 14 anni entrano a lezione alle ore 8 ed escono alle ore 14,30. Massacrante anche per studenti molto motivati e capaci. I coetanei che hanno scelto di iscriversi ad un liceo fanno, ad esempio, 30 ore a settimana, qualche volta, per alcuni indirizzi o anni scolastici, 29 ore!. Ma, tranquilli, sappiamo che non è così. Dato che gli istituti professionali hanno studenti che devono anche spostarsi da casa a scuola e viceversa e devono tener conto degli orari e della realtà, adottano, come quasi tutte le scuole, periodi ridotti di 50 minuti a lezione.
Quindi la mattina dura dalle ore 8 alle ore 13,15. Alla fine dei conti ogni settimana agli studenti rimangono delle 36 ore previste 30 ore di lezione ( 10 minuti in meno per 36 periodi = 6 ore in meno). Ciascuno può fare il conto annuale per ogni disciplina. Non mi sembra, giustamente, che nessuno proponga ad insegnanti e studenti di trovare tempi e luoghi per riappropriarsi di queste 198 ore annue sottratte alla formazione professionale dei giovani. E' così e va bene a tutti. Ma almeno si scelgano motivazioni diverse per rivendicare che ai quattordicenni degli istitti professionali venga imposto un orario impossibile e un monte ore di lezione esorbitante. Che ne dite di meno quantità e più qualità?

 Manlio    - 14-05-2007
Giovanni forse dimentica la CM 243/79 che disciplina la riduzione dell'orario scolastico, in presenza di cause di forza maggiore. Ovviamente le riduzioni di orario al di fuori di quelle previste da quella norma vanno recuperate, sia dagli insegnanti che dagli studenti. In sostanza, facendo 7 ore per 5 giorni e 5 ore il sesto, gli allievi sono a scuola dalle 8.00 alle 14.10 senza contare eventuali intervalli.