Tracce
Marino Bocchi - 18-06-2002
LA NOSTRA
Tipologia D - Tema di ordine generale

Bin Laden

“Finanziere fra i piu’ rispettabili del pianeta, una famiglia all’origine della costruzione del regno saudita, amicizie afghane dettate piu’ da opportunismo che da astuzia, misfatti segreti in Libia compiuti con amici della corona britannica, uomo braccato dall’FBI ma protetto dal Dipartimento di Stato, amici talebani con i quali la diplomazia americana non cessa di riconciliarsi prima di bombardarli. Osama Bin Lden e’ un po’ tutto questo” (Jean-Charles Brisard, Guillaume Dasquiè, La verita’ negata: una voce fuori dal coro racconta il ruolo della finanza internazionale nella vicenda Bin Laden, Marco Troppa Editore, 2002).

Dopo aver esaminato questo brano, affronta criticamente il fenomeno del terrorismo internazionale culminato con l’attacco all’America dell’11 settembre 2001. In particolare, confronta la tesi del libro con quella unanimemente condivisa dai principali leader politici del mondo e da tutti i piu’ grandi organi di informazione e radiotelevisi italiani. Infine, analizza le ragioni per cui l’opera di questi due intellettuali francesi e’ stata di fatto censurata dai mass media.


…..E QUELLA DEL MINISTRO

Tipologia C - Tema di argomento storico per gli Istituti di istruzione professionale

San Giuseppe da Copertino

Nato a Copertino nelle Puglie nel 1603. Desideroso di diventare sacerdote, fu rifiutato da alcuni Ordini per "la sua poca letteratura", aveva infatti dovuto abbandonare la scuola a causa della sua povertà e di una malattia. Venne infine accolto dai Cappuccini, ma fu dimesso per "inettitudine" dopo solo un anno. Fu quindi accolto come Terziario e inserviente nel piccolo convento della Grotella, dove riuscì ad essere ordinato sacerdote. Aveva manifestazioni mistiche che continuarono per tutta la vita e che, unite alle preghiere e alla penitenza, diffusero la sua fama di santità. Per decisione del Sant'Uffizio venne trasferito di convento in convento fino a quello di San Francesco in Osimo. Seppe accettare la sofferenza, di cui fu piena la sua vita, con estrema semplicità e con semplicità morì nel 1663. Pur essendo un frate non particolarmente colto, riusciva a fornire spiegazioni teologiche così sottili ed esatte che i più grandi teologi del tempo ricorrevano a lui per delle chiarificazioni. l'allora Ministro Generale dell'Ordine, P. Michelangelo Catalano disse del nostro santo: "Vi ho notato una scienza molto profonda e soprannaturale infusagli, perchè mi ha dilucidato altissimi dubbi di teologia". Il cardinal Facchinetti disse di fra' Giuseppe: “Egli innamorava con la sua semplicità e soddisfaceva con la sua dottrina.”.

Cari ragazzi, la storia esemplare di fra’ Giuseppe, divenuto santo, mi ha costantemente ispirata nella mia azione di Ministro. E adesso la sottopongo alla vostra riflessione. In particolare, vi invito a riflettere sul destino di un uomo che, da ragazzo, fu costretto ad abbandonare la scuola a causa “della sua poverta” ma che venne poi prescelto da Dio, il quale gli infuse una scienza prodigiosa in premio alla sua umilta’ ed obbedienza. A dimostrazione che la fede puo’ tutto e che la cultura (e il diploma) sono effimeri. Affrontate criticamente l’argomento alla luce del mio progetto di avviare presto al lavoro i giovani che frequenteranno in futuro la vostra scuola, piu' fortunati di voi perche’ potranno percorrere le orme del Santo e riceverne il premio che Nostro Signore gli concesse.


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 paolo forin    - 19-06-2002
L'idea che sottostà alla traccia mi piace, ma non mi fa sorridere l'accostamento fra sacro e profano, e forse si poteva trovare qualcosa di più calzante.
Cordiali saluti