Il giorno di Pasqua sono giunte da Doriana queste parole:
"Sarà comunque una Pasqua cattiva per chi non dà libertà ai popoli, per chi uccide, opprime e sopprime, in nome della democrazia e della fede, per chi traffica con le parole e le armi anche se stringe tra i denti, al posto del coltello, un ramoscello d'ulivo. Per chi predica bene e razzola male."
La stessa poesia di Gianni Rodari, con cui si conclude il
contributo, ha concluso le attività prima delle vacanze in alcune classi di una scuola elementare. E, ci racconta la maestra, con bizzarre differenze:
" Perchè abbasso la guerra?? Io mi diverto a sparare ai mostri, così imparano", ha detto un pò deluso dalla
sorpresa promessa (
"che poi i pulcini mica ce l'hanno azzurro il becco") il piccolo Achille, 6 anni. Non così i bambini di 9 e 10 anni, che sulla strofa finale hanno inscenato una specie di
ola.
C'è da riflettere su tante cose: le paure, le abitudini, i dubbi e le certezze che piccole vite costruiscono passo dopo passo. Mai
indifferentemente.
Ognuno di noi, e la scuola nella quale siamo, ha responsabilità immense, pur se vestite con la semplicità che la vita quotidiana a volte assume.
Tra queste il non arrendersi, il chiedere, il muoversi per ottenere quanto la dignità umana non può perdere.
Per questo aderiamo all'iniziativa che i Cantieri di Pace propongono e la proponiamo alla comune attenzione.
Fuoriregistro
Aquilari Marco - 15-04-2007
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Condivdo pienamente quanto scritto dalla Redazione e mi fa ha piacere di leggere ciò che propongono i "Cantieri per la Pace".
Non arrendersi, chiedere, muoversi per ottenere quanto la dignità umana non può perdere. Si può e si deve.
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