Viva la pace, abbasso la guerra
Doriana Goracci - 08-04-2007
Pasqua alta, bassa, buona Pasqua e chi mai augura una Pasqua cattiva?

Sarà comunque una Pasqua cattiva per chi non dà libertà ai popoli, per chi uccide, opprime e sopprime, in nome della democrazia e della fede, per chi traffica con le parole e le armi anche se stringe tra i denti, al posto del coltello, un ramoscello d'ulivo. Per chi predica bene e razzola male.

Non risorge niente domenica 8, la speranza e la forza vanno avanti da sole senza la beffa di una sorpresa che non arriva mai, se non acquistata con un uovo.

Noi donne cominciamo di solito a preparare e a fare "la spesa" per le feste con o senza menù all'agnello. Si fanno le pulizie, a Pasqua: cosi mi hanno insegnato da bambina. E' sano far entrare il messaggio della primavera e pulire le menzogne che appestano l'aria: che sia non ingannevole e falsa questa stagione, che non ci siano grandinate che amazzano i raccolti, che non ci siano massacri e violenze che non rispettano giorni festivi e feriali... La parola

Pasqua significa passaggio: per gli Ebrei è il passaggio dalla schiavitù alla libertà mentre per i cristiani dalla morte fisica e spirituale alla nuova Vita Eterna.

Camminando o seduti vi invito a non aspettarvi *passaggio*, perchè la pace e la libertà non si risorgono per spirito santo.

Come dice il pulcino in viaggio dall'Uovo di Pasqua di Gianni Rodari: "Viva la pace, abbasso la guerra".


Doriana Goracci


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