Istantanee dall'anno ponte - 2
Mario Menziani - 06-03-2007
Sotto sferzanti sventagliate di osa, precipitavamo nel gorgo del portfoglio! E' andata bene, ma, caspita!, ce la siamo vista brutta: un vero incubo questa inaspettata crisi di governo.
Adesso che è tutto risolto, possiamo tornare al nostro anno ponte ad attendere con animo sereno e fiducioso, così come ci raccomandano di avere i nostri governanti.

Sono venuti fin qui, nella Modena satolla di pm10, per dirci che l'Ulivo cambia la scuola. Per due giorni ce lo hanno ripetuto, con parole sostanzialmente identiche, seppur con personalissime prestazioni retoriche. Poi, a convegno terminato, abbiamo letto del 20% in meno per il funzionamento della scuola (Coronella in www.proteofaresapere.it; R.P. in Tecnica della Scuola) e della fine del Tempo pieno (Ghinelli www.proteofaresapere.it).
Al convegno avevano parlato di "capitoloni e fondazioni", di "obbligo a 16 anni" e di "nuovi organismi di gestione": giacchè ciò che importa è che ogni scuola, nella sua autonomia... in un'autonomia rinnovata, rafforzata, conclamata... dal momento che l'innalzamento dell'obbligo costituisce il volano della riforma complessiva, non più riforma "fine" ma riforma "strumento", allora... ogni scuola, nella sua autonomia...

Anno ponte, animo sereno e fiducioso, ok, ok tutto bene. Però viene da dire una cosa. Si tratta di una cosa abbastanza banale ed è questa: per programmare occorre sapere quali risorse si hanno a disposizione. Occorre saperlo prima, non dopo.
Ora, detta cosa banale, si procede con una semplice constatazione: le scuole dell'autonomia programmano la loro offerta formativa e dopo aver programmato la loro offerta formativa sono informate delle risorse umane (a scuola lo chiamano "organico") che avranno a disposizione.
Ora sommiamo la cosa banale alla semplice constatazione. E' abbastanza facile prevedere che si ottenga come risultato questa domanda: se la scuola XY quest'anno ha programmato l'offerta del prossimo anno non sapendo del taglio del 20% nè tanto meno del taglio del tempo prolungato, nella sua rinnovata, rafforzata, conclamata autonomia la scuola XY cosa se ne farà del suo Pof (presentato alle famiglie in ingresso a gennaio)?
La risposta non è difficile in sè, almeno credo. Ma non è difficile anche perchè abbiamo avuto tanto tempo per poterci pensare dal momento che sono dieci anni che le cosa procedono in questo modo, sono dieci anni ormai che attendiamo l'organico funzionale (funzionale all'offerta formativa della scuola, ossia in sintonia con il progetto, con la programmazione). Che si tratti di un decennio ponte?

Ma le scuole, le scuole nella loro autonomia, ben presto se la faranno anche loro una bella lenzuolata. Una lenzuolata di obiettivi e competenze, da verificare nell'esame di terza media: "un modello sperimentale di certificazione delle competenze che fa leva sulle capacità autonome delle scuole di indicare tali competenze" (www.flcgil.it)
N.B: disposizione (al momento solo abbozzata) marzo 2007. Esami di fine primo ciclo, giugno 2007.... giacchè, le scuole nella loro autonomia...

Smonta il bullo: digita il tasto 1, o il 2, o anche il 3. Dalle alle, dal al.

Dopo lo spot, una conclusione del tutto personale. Scoprirsi i più vecchi del mondo è un fatto curioso. Se penso poi che io appartengo alla categoria dei più vecchi tra questi più vecchi del mondo e che per giunta la mia età anagrafica è superiore a quella media, be' allora mi sento vecchissimo ma la cosa non mi pesa affatto, anzi la trovo leggera e gradevole. E da quando l'ho scoperto, ogni tanto ci penso e ne sorrido di questo fatto del vecchio, del più vecchio del mondo. Penso che è un bel primato, penso ai ragazzini che mi vedono come un gran vecchio. E poi penso a chissà come sarà andando avanti, dal momento che l'ultimo alunno (quello che sarà il mio ultimo alunno) non è ancora nato.

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 giancarla maffi    - 11-03-2007
E' terribile: sì, risparmiare sulla scuola è assolutamente terrificante! E poveri alunni ... che mentre nel mondo dei media vengono tempestati da personaggi giovani e belli, avranno sempre più a che fare con docenti.. nonni!

 Michele Tabano    - 12-03-2007
Se mi riesce di vivere abbastanza, quando sarà nato il mio ultimo alunno, quello che stiamo vivendo oggi sarà storia. Se le cose continuano ad andare così, sarà ancora un anno ponte e se la storia sarà nei programmi, nella mia ultima lezione di storia, dirò più o meno così: tutto cominciò ad andare veramente a rotoli quando ci capitò la sventura di avere uno dietro l'altro un governi Berlusconi e un governo Prodi... Non ci siamo rispresi più.