Bravi compagni
Antonio Monarca - 28-02-2007
Bravi compagni, bisogna riconoscere che ce la state mettendo tutta per vanificare quel risicato consenso ottenuto alle ultime elezioni. Intanto siete riusciti a mettere in crisi il governo, facendolo rinviare alle camere. Probabilmente Prodi otterrà una nuova fiducia, grazie all'acquisto di qualche senatore proveniente dall'area moderata del centro destra.
In cambio sull'altare della crisi, s'è dovuto sacrificare i DICO. Il governo s'è spostato un po' più a centro. Ma che fa!
In parlamento si preannunciano nuove battaglie: TAV in Val di Susa, rifinanziamento missione in Afganistan, riforma delle pensioni, TFR, riforma del sistema televisivo, conflitto d'interessi, liberalizzazioni, e poi la scuola, la famiglia, una nuova finanziaria, e forse discussione su un eventuale conflitto in Iran.
La stagione politica si fa calda, forza compagni affilate le armi, sono sicuro che prima che finisca, riuscirete ad affossare definitivamente il governo Prodi.
Il cavaliere ringrazierà, ritornerà in sella, e sistemerà lui tutti i problemi.

1) Farà la TAV in Val di Susa, e farà pure il ponte sullo stretto di Messina ( forse lo chiamerà "Ponte Berlusconi"). Mancheranno i fondi per la Salerno-Reggio Calabria? Pazienza, lì possono aspettare ancora una ventina d'anni.
2) In Afganistan, non solo ci rimarremo, ma credo che Berlusconi per compiacere il suo amico Bush, esaudirà la sua richiesta di inviare nuove truppe in appoggio ai soldati della coalizione.
3) In pensione si andrà a 70 anni, il TFR sarà sempre gestito dai padroni.
4) Il cavaliere ritornerà il padrone assoluto delle televisioni. Oltre a Mediaset, controllerà anche la RAI. Aumenterà ulteriormente gli spot di Mediaset (cosa già fatta nel suo precedente governo ), accorcerà i tempi per il digitale terrestre, come richiesto da Confalonieri , facendo anche un favore a suo fratello Paolo, che controlla la finanziaria ( Pbf. Srl.) proprietaria della fabbrica che costruisce gli apparecchi per il digitale terrestre.
5) Il conflitto d'interessi non sarà più un conflitto.
6) Le liberalizzazioni si trasformeranno in un liberismo sfrenato.
7) Ci sarà qualcosa per la famiglia, molto per la famiglia Berlusconi
8) La scuola sarà quasi tutta privatizzata
9) Il lavoro sarà sempre più precario e si potrà licenziare più facilmente
10) Ci saranno nuovi condoni e nuove privatizzazioni.
11) Verranno ridotte le aliquote IRPEF ai redditi medio-alti
12) Si risentirà parlare di parlamento padano, di ronde padane; gli extracomunitari ritorneranno ad essere meticci
13) Il meridione verrà di nuovo abbandonato
14) Gli omosessuali? E' un affare di sinistra
15) Forse gli Stati Uniti aggrediranno anche l'Iran, in questo caso l'Italia di Berlusconi si sentirà in dovere di appoggiarli sia politicamente che militarmente.

Se tutto questo dovesse accadere, chi dovremmo ringraziare? Voi cari compagni. Ma sono sicuro che poi vi riorganizzereste. Fareste scioperi, girotondi, cortei, manifestazioni, contestazioni , ecc. ecc. Insomma vi riappropriereste della piazza. A voi, a noi la piazza, a Berlusconi il governo. Complimenti, state facendo veramente un bel lavoro.
Forza masochisti italiani (così un noto comico in TV ha ribattezzato i nuovi comunisti italiani), vedrete che ce la farete.

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Camillo Pagni    - 04-03-2007
Ce la faranno di sicuro e meno male perchè sono bastati pochi mesi per fare rinpiangere quell'orco di Berlusconi che in questi cinque anni, di crisi profonda internazionale, non è riuscito ad aumentare le tasse , ad assumere insegnanti precari, a fare una riforma della scuola, a riordinare norme in cinque grandi settori dello stato.
Speriamo che il coltello nella piaga possa continuare ancora a rigirarsi per un po': gli italiani riescono a dimenticare molto presto se "illuminati" correttamente dalle superstizioni.
Aspettiamo ancora un anno almeno.

 renzo stefanel    - 04-03-2007
BRAVO!!! ERA ORA DI DIRLE QUESTE COSE!!!

 Maria Maddalena Agostino    - 04-03-2007
Fatti alla mano, il Parlamento non è stato eletto, ma "nominato" dai partiti ed ha espresso un governo prigioniero delle logiche di capi, capetti e capoccia. Se Prodi avesse avuto senso dello Stato, avrebbe fatto la legge finanziaria e quella elettorale, poi avrebbe chiesto nuove elezioni. Il problema non è il dissenso, ma il consenso che non c'è. E smettiamola con questa storia di Berlusconi, perché la sinistra moderata quando ha potuto non ha mai veramente toccato i suoi interessi.

 ilaria ricciotti    - 04-03-2007
Berlusconi c'è ed è in attesa. Non vede l'ora di riappropriarsi del potere per dimostrare che la sinistra sa fare soltanto disastri.