Diciamolo com'è: la vita fa schifo.
E per farcela piacere un po' di più ci siamo inventati la virtualità: virtuale è il benessere sociale, virtuale l'economia, virtuale la democrazia e la libertà individuale.
Insomma, facciamo finta che tutto vada bene ed ognuno di noi dà il suo contributo quotidiano a mistificare la realtà, a indorare le pillole che volenti o nolenti ci tocca inghiottire.
In questo sforzo sovrumano c'è chi eccelle, abbattendo i confini del vero per catapultarsi nella fantasia, anzi nel delirio.
La palma spetta ai politici, obbligati per scelta o punizione divina ad illustrare agli elettori un mondo che non esiste.
Neppure i numeri servono a negare il virtuale, tanto che il costo della vita si virtualizza, che il debito pubblico diventi percezione, che la salute si svincoli dalle leggi della natura, che perfino la calura estiva di 40 gradi venga avvertita come fosse di 50.
Ma c'è un aspetto che sfugge ad ogni calcolo creativo: l'età.
Non date retta a chi, a 70 anni vi dice di sentirsene 40.
E' un mentitore, è un trafficante di verità, un pusher di idiozie, un mitomane dell'illusione.
Non c'è fortuna finanziaria che possa frenare lo scorrere impietoso del tempo, né serve assumere comportamenti di vita cosiddetti salutari, privandosi delle poche piacevolezze che essa offre e che, in fondo, restano le uniche certezze.
A dispetto di ogni logica temporale, i politici nostrani sfoggiano un'apparenza giovanile che, in verità, li ha abbandonati da anni.
Trucchi, trucchetti e plastiche ricoprono volti inariditi da sorrisi e dentature imbiancate, facce levigate da abbondanti ceroni che dovrebbero impedire il pallore di un mancamento o dei minimi segni di défaillance fisica.
Se poi la frequenza cardiaca viene virtualmente regolata da un pace-maker, necessario a prolungargli la vita, il politico ostinato a fare politica, promette e minaccia che l'intervento gli garantirà altri dieci anni di vita.
L'eroica insistenza diventa patetica ostinazione se confrontata con la statistica impietosa: 74 anni di vita, se sei uomo, 78 se sei donna.
Dunque, il politico settantenne può contare su 4 anni ancora prima di trasferirsi nel mondo dei più.
Il tempo di una legislatura, o poco meno.
E se sei all'opposizione, poche o nulle sono le speranze di rimetterti in sella.
Ma il tempo, non è anch'esso virtuale?
Giovanni Bartolotta - 04-03-2007
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Bravo. Tutto è virtuale,è vero. Ormai, al posto della virtù, abbiamo la virtualità. Anche l'alternanza è virtuale. Virtualmente è caduto Berlusconi e Prodi l'ha sostituito. Virtualmente governa il centrosinsitra. Meglio di così. |