Tanti auguri, dirigente
Giuliana De Tata - 06-02-2007
Fai conto che io bussi alla tua porta recando fiori, cioccolatini ed un bel sorriso stampato sulla faccia. Sono contenta, contenta per te che ce l'hai fatta.
Finalmente sei dirigente scolastico : la tua carriera ha raggiunto i vertici agognati e mi figuro la soddisfazione che provano tutti i tuoi familiari, l'invidia che saggiano i tuoi colleghi (figurandosi chissà quali maneggi hai operato per arrivare lì dove ora sei), l'indifferenza dei più e la noia di chi ti vede pavoneggiarti . Non negare: cammini con testa più alta e fiera, ti guardi attorno con l'occhio di chi sa e...ama, saluti aspettandoti un gesto reverenziale...e se a salutarti è una bella collega, giovane e propositiva, nobilmente le prendi la nuca , l'attiri a te e le baci delicatamente la fronte.
Che figura nobile e fiera!!!
Sei uno dei 4000 che da settembre varcheranno la soglia di altrettante presidenze di questa nostra scassatissima scuola italiana,con più precisione, uno dei tanti che entreranno in ruolo in Campania, ma nell'interezza, nella globalità del tuo essere dirigente sei solo, il solo che valga.
Già, ma cosa vali, qual è il tuo valore intrinseco?
Allo stato sei costato un botto solo di operazioni concorsuali, e forse costerai ancora, ovviamente stipendio a parte, per tutti i procedimenti pendenti, in corso, a carico tuo come di tanti, tanti altri professori come te (non ti adirare, lo sei ancora, almeno fino alla nomina!), che per il concorso ordinario non avevano i titoli, ma hanno fatto ricorso, poi sono stati ammessi con riserva dal TAR alle prove scritte, poi sono stati esclusi (definitivamente? ma se in Italia non c'è nulla di definitivo!) dal Consiglio di Stato, poi hanno trovato un direttore regionale che li ha ugualmente convocati alle prove scritte (Gesù, ma perché il Consiglio di Stato conta qualcosa?), poi, bravi come sono, hanno superato le prove scritte (che ridere, chi l'avrebbe mai creduto possibile, senza preparazione, dato che erano privi dei titoli necessari...), poi hanno superato anche le prove orali (qui in Campania le hanno superato tutti, con il voto minimo ma l'hanno superato), poi non ce l'hanno fatta a rientrare tra gli ammessi al corso di formazione (e dai, non ti pare di aver avuto già....ops tanta fortuna?), ma ecco, a sanare l'ingiustizia, per loro arriva il famoso emendamento alla Finanziaria che li ammette tutti, ma proprio tutti, a frequentare il famoso corso di formazione.
Ma adesso dovranno studiare davvero? Nessuna paura: a fine corso produrranno solo una relazioncina, piccola piccola, perché sin qui hanno lavorato tanto, tra avvocati, ricorsi, controricorsi....
Che fatica diventare dirigenti!!!!!
Tranquillo, dal primo settembre ti toccherà una sede vicino casa, forse nella tua stessa città (tanti dirigenti vanno in pensione!), ti troverai un paio di collaboratori carrieristi, che ti pregheranno di essere ammessi alla tua corte. Per te stamperanno orari elaborati dal computer, copieranno fedelmente le circolari prodotte dalla scuola negli ultimi anni, terranno i contatti con tutto il personale e ogni tanto urleranno contro questo o quell'alunno bulletto o sfaticato che ...da qualcuno dovrà pur avere il segnale che lì c'è qualcuno che comanda.
Per te solo nobili mansioni. Dopo il primo caffè, almeno 4 appuntamenti: le relazioni vanno tenute in certo modo con enti locali, possibili partners formativi, fornitori di computers e un ispettore amico.
Mi pare di sentirti: "Per carità dite alle mamme che ho un vicario e non ho tempo per le lagnanze, se vogliono si facciano dare un appuntamento!"
Mi pare giusto, per uno come te che nella scuola ha sgobbato per tanto tempo. A proposito: ma tu hai fatto corsi di perfezionamento o masters? No, eh, a te cosa servivano? E una seconda laurea? Non ne valeva la pena: farsi un ...così con i baroni che imperversano per le università italiane e solo per qualche misero punticino in graduatoria! I consigli d'istituto, però quelli te li sei fatti tutti, unitamente alla giunta esecutiva, certamente. Bravo!! Lo dicevo che tu hai sempre capito tutto; tu sai cosa conta: frequentare i luoghi del potere, apparire senza essere, cercare di ottenere senza sforzo alcuno...essere servile,piuttosto che servire. Ma come: "chi?"
Gli alunni, le famiglie, il dirigente, lo Stato, quello con la S maiuscola, la comunità di tutti noi, organi collegiali onesti, compresi.
Sei dirigente senza avere titoli, ma allora ti hanno fato un regalo...: è per questo che mi congratulo con te. E' come se avessi vinto alla lotteria ed ora sei al momento della riscossione del premio.
Bene, bene, buon pro ti faccia e tante felicitazioni.....Auguri anche alla tua scuola, quella che dirigerai presto, affinché sin dal primo giorno sappia farti capire che è il caso di impegnarsi, di studiare e di diventare finalmente un professionista riflessivo.
Una botta d'orgoglio,via,a sanare, o almeno a tentare di farlo, un percorso concorsuale indignitoso, farsesco, paradossale verso tanti dirigenti meritevoli e tanti altri aspiranti buggerati dagli illeciti diffusi.
Un'ultima cosa, prima di sbattere la porta: scusa, ma a casa tua di specchi ce ne sono?


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Brunella Maiolini    - 12-02-2007
Sono una dei 4000 futuri dirigenti scolastici.
Non ho fatto ricorsi, avevo titoli a sufficienza per essere ammessa al concorso, e sto studiando da due anni, per essere preparata a questo impegno.
Abbiamo superato, dopo la selezione per titoli, due scritti, del tutto nuovi nel panorama dei concorsi scolastici, e successivamente un orale di gruppo sulle capacità relazionali e uno individuale su studi di caso. Anche questi senza precedenti nella scuola, e quindi con una grande difficoltà a "centrare" la preparazione, non avendo esempi di prove cui riferirci.
Dopo di che abbiamo affrontato (e stiamo affrontando) un corso di formazione in presenza di 81 ore, uno on-line di 79 ore e un tirocinio di 80 ore, con presentazione di progetto. Il tutto mentre continua regolarmente il nostro lavoro di docenti.
Ebbene sì: ci hanno tolto l'ultima prova che avrebbe ulteriormente selezionato un 10% di noi. Ma sinceramente non mi sembra che ci sia mai stato (né ci sarà più) nessuno che per accedere al ruolo di dirigente scolastico abbia affrontato quello che abbiamo affrontato noi.
E dopo tutte queste prove a me, e a quelli come me, l'ultimo esame non avrebbe spaventato, e solo motivi di risparmio (visto che nessuno lo aveva chiesto) hanno portato il Parlamento a decidere per la sua eliminazione.
Certo io, contraria da sempre a qualsiasi forma di condono, non ho gradito né la sanatoria per i ricorsisti, né il concorso riservato ai presidi incaricati anche con un solo anno di incarico, a prescindere da come era stato svolto.
Però penso che fare un unico fascio dei 4000 futuri dirigenti, la maggior parte dei quali ha affrontato un percorso selettivo faticosissimo, sia un segno di incapacità di guardare serenamente e oggettivamente le cose, qualità che credo imprescindibile per chiunque si candidi a dirigere una istituzione complessa come la scuola.
E non posso quindi non pensare che abbia visto giusto la commissione che, come presumo dalla tua acredine, ti ha bocciato.
Brunella Maiolini, inserita nella graduatoria del Lazio del Corso-Concorso Ordinario per il primo settore

 mena moretta    - 12-02-2007
Cara Giuliana,quanta amarezza non facile da stemperare.Quotidianamente e per tutti i giorni dell'anno scolastico. La vocazione a sostenere regole del gioco insostenibili non sembra che ti appartenga, che mi appartenga.

 Paolo Aghemo    - 12-02-2007
Salve,
mi stupisco come non ci siano ancora commenti.
E' veramente una pennellata chiara e precisa della realtà scolastica e di tutte le sue bassezze (sono abbastanza pudico). Eppure se tutti i docenti italiani leggessero questo articolo (che trovo geniale nei suoi vari aspetti e nel tono) e se il 60 % (percentuale bassa per non essere ottimista per forza) concordasse in ciò che legge sia per la realtà odierna che per quella di domani (prox anno scolastico) ancora più triste, credo che forse solo il 15 % (anche qui ottimista) avrebbe il coraggio di diffonderlo e dichiararlo in pubblico e ancor meno nella prorpia istituzione scolastica.
Più volte mi son trovato solo in collegio docenti a ridefinere secondo decenza e normativa indecenze tali che neanche l'uomo di strada commette. C'è una paura latente nel venire e nello stare alla luce quale un'istituzione educativa e pubblica richiederebbe. Paura non tanto del Dirigente o dei collaboratori carrieristi (spesso peggiori perchè ancor più ignoranti delle normative e delle buone teorie e pratiche didattiche) ma paura di ciò che comporta poi portare avanti un vero impegno pedagogico-didattico-educativo.
Il resto lo sappiamo poco pagati, ancor meno apprezzati a livello sociale ecc. Ma continuiamoa farci del male?
P.S perchè non lo inviate a qualche quotidiano?
Scusate la lunghezza.

 Giovanna nobile    - 12-02-2007
Hai proprio ragione! Sono una delle tante illuse che due anni di preparazione (con titoli adeguati), corsi a pagamento, serena per le prove scritte espletate, ha avuto un punteggio mediocre e pertanto non ammessa ...al resto. Ho la nausea del CONCORSO! Tu mi comprenderai sicuramente. Ciao Gio

 Simonetta Arnone    - 12-02-2007
La redazione invita ad evitare i toni offensivi, e mi sembra doveroso attenermi: avresti dovuti farlo anche tu, cara collega Giuliana. E' molto semplice sparare nel mucchio, dare informazioni imprecise e offendere: non credo tu possa affermare che superare un concorso con due prove scritte, due orali, nove mesi di corso on line e in presenza con attività connesse da espletare, 80 ore di tirocinio, la redazione di un progetto e di una relazione corredata dalle attività svolte e contenute in un portfolio siano “produrre solo una relazioncina…”: a meno che tu non voglia diffamare sostenendo che nessuno, o quasi (e mi riferisco anche e soprattutto agli ex-riservisti), ha conseguito con merito i risultati conseguiti; mi pare, sinceramente, azzardato e al limite della calunnia. Il quadro che tratteggi del futuro Dirigente è troppo pieno di livore e, pertanto, per nulla obiettivo e disinteressato. Tratteggi infatti una categoria utilizzando stereotipi al limite della banalità, ma fortunatamente esistono molte realtà e soprattutto molti esseri umani che con il loro operato ti contraddicono. Se una PERSONA (prima) sarà in grado di essere DIRIGENTE (dopo) e in che modo, lo dimostrerà utilizzando, si spera al meglio, le proprie competenze, e ciò varrà molto di più delle offese e delle provocazioni; saprà inoltre di dover esercitare in modo onesto e con senso del dovere uno dei ruoli che gli apparterranno (o almeno così si auspica), con la consapevolezza, lasciamelo dire, che "la vita è anche altrove" (parafrasando Rimbaud): di conseguenza non avrà bisogno di ‘giustificare’ il superamento di un concorso (ordinario), né tantomeno di pavoneggiarsi...potrà in ogni caso guardarsi allo specchio sempre e comunque, con dignità. Mi spiace solo, ma vorrei sbagliarmi, che tu non possa al momento dimostrare su campo in qualità di dirigente il possesso dei tuoi titoli e dei tuoi meriti: non ho dubbi, saresti in grado di farlo e ti auguro, se nei tuoi programmi, di poterlo dimostrare presto; senza, spero, cadere in banali stereotipi e biechi pregiudizi e soprattutto con buon senso e spirito sereno.
Cordiali saluti, Simona Arnone

 Liliana Criscuolo    - 14-02-2007
Io non ho superato il primo scoglio, quello per titoli, per uno scarto di soli 0.20 punti.
Ma non avevo...santi in paradiso, non credevo che sarebbero stati così stolti (!) da accettare i ricorsi, e non l'ho fatto...sono stata stupida? Oppure ho creduto a quanto leggevo, cioè una ordinanza ministeriale, e mi sono attenuta alle regole stabilite, pur non condividendole?
ai posteri l'ardua sentenza... o al prossimo concorso, se mai ci sarà, meno caotico, più serio, più dignitoso, più coerente, spero.
Ma non ci credo.