Brunella Maiolini - 12-02-2007 |
Sono una dei 4000 futuri dirigenti scolastici. Non ho fatto ricorsi, avevo titoli a sufficienza per essere ammessa al concorso, e sto studiando da due anni, per essere preparata a questo impegno. Abbiamo superato, dopo la selezione per titoli, due scritti, del tutto nuovi nel panorama dei concorsi scolastici, e successivamente un orale di gruppo sulle capacità relazionali e uno individuale su studi di caso. Anche questi senza precedenti nella scuola, e quindi con una grande difficoltà a "centrare" la preparazione, non avendo esempi di prove cui riferirci. Dopo di che abbiamo affrontato (e stiamo affrontando) un corso di formazione in presenza di 81 ore, uno on-line di 79 ore e un tirocinio di 80 ore, con presentazione di progetto. Il tutto mentre continua regolarmente il nostro lavoro di docenti. Ebbene sì: ci hanno tolto l'ultima prova che avrebbe ulteriormente selezionato un 10% di noi. Ma sinceramente non mi sembra che ci sia mai stato (né ci sarà più) nessuno che per accedere al ruolo di dirigente scolastico abbia affrontato quello che abbiamo affrontato noi. E dopo tutte queste prove a me, e a quelli come me, l'ultimo esame non avrebbe spaventato, e solo motivi di risparmio (visto che nessuno lo aveva chiesto) hanno portato il Parlamento a decidere per la sua eliminazione. Certo io, contraria da sempre a qualsiasi forma di condono, non ho gradito né la sanatoria per i ricorsisti, né il concorso riservato ai presidi incaricati anche con un solo anno di incarico, a prescindere da come era stato svolto. Però penso che fare un unico fascio dei 4000 futuri dirigenti, la maggior parte dei quali ha affrontato un percorso selettivo faticosissimo, sia un segno di incapacità di guardare serenamente e oggettivamente le cose, qualità che credo imprescindibile per chiunque si candidi a dirigere una istituzione complessa come la scuola. E non posso quindi non pensare che abbia visto giusto la commissione che, come presumo dalla tua acredine, ti ha bocciato. Brunella Maiolini, inserita nella graduatoria del Lazio del Corso-Concorso Ordinario per il primo settore |
mena moretta - 12-02-2007 |
Cara Giuliana,quanta amarezza non facile da stemperare.Quotidianamente e per tutti i giorni dell'anno scolastico. La vocazione a sostenere regole del gioco insostenibili non sembra che ti appartenga, che mi appartenga. |
Paolo Aghemo - 12-02-2007 |
Salve, mi stupisco come non ci siano ancora commenti. E' veramente una pennellata chiara e precisa della realtà scolastica e di tutte le sue bassezze (sono abbastanza pudico). Eppure se tutti i docenti italiani leggessero questo articolo (che trovo geniale nei suoi vari aspetti e nel tono) e se il 60 % (percentuale bassa per non essere ottimista per forza) concordasse in ciò che legge sia per la realtà odierna che per quella di domani (prox anno scolastico) ancora più triste, credo che forse solo il 15 % (anche qui ottimista) avrebbe il coraggio di diffonderlo e dichiararlo in pubblico e ancor meno nella prorpia istituzione scolastica. Più volte mi son trovato solo in collegio docenti a ridefinere secondo decenza e normativa indecenze tali che neanche l'uomo di strada commette. C'è una paura latente nel venire e nello stare alla luce quale un'istituzione educativa e pubblica richiederebbe. Paura non tanto del Dirigente o dei collaboratori carrieristi (spesso peggiori perchè ancor più ignoranti delle normative e delle buone teorie e pratiche didattiche) ma paura di ciò che comporta poi portare avanti un vero impegno pedagogico-didattico-educativo. Il resto lo sappiamo poco pagati, ancor meno apprezzati a livello sociale ecc. Ma continuiamoa farci del male? P.S perchè non lo inviate a qualche quotidiano? Scusate la lunghezza. |
Giovanna nobile - 12-02-2007 |
Hai proprio ragione! Sono una delle tante illuse che due anni di preparazione (con titoli adeguati), corsi a pagamento, serena per le prove scritte espletate, ha avuto un punteggio mediocre e pertanto non ammessa ...al resto. Ho la nausea del CONCORSO! Tu mi comprenderai sicuramente. Ciao Gio |
Simonetta Arnone - 12-02-2007 |
La redazione invita ad evitare i toni offensivi, e mi sembra doveroso attenermi: avresti dovuti farlo anche tu, cara collega Giuliana. E' molto semplice sparare nel mucchio, dare informazioni imprecise e offendere: non credo tu possa affermare che superare un concorso con due prove scritte, due orali, nove mesi di corso on line e in presenza con attività connesse da espletare, 80 ore di tirocinio, la redazione di un progetto e di una relazione corredata dalle attività svolte e contenute in un portfolio siano “produrre solo una relazioncina…”: a meno che tu non voglia diffamare sostenendo che nessuno, o quasi (e mi riferisco anche e soprattutto agli ex-riservisti), ha conseguito con merito i risultati conseguiti; mi pare, sinceramente, azzardato e al limite della calunnia. Il quadro che tratteggi del futuro Dirigente è troppo pieno di livore e, pertanto, per nulla obiettivo e disinteressato. Tratteggi infatti una categoria utilizzando stereotipi al limite della banalità, ma fortunatamente esistono molte realtà e soprattutto molti esseri umani che con il loro operato ti contraddicono. Se una PERSONA (prima) sarà in grado di essere DIRIGENTE (dopo) e in che modo, lo dimostrerà utilizzando, si spera al meglio, le proprie competenze, e ciò varrà molto di più delle offese e delle provocazioni; saprà inoltre di dover esercitare in modo onesto e con senso del dovere uno dei ruoli che gli apparterranno (o almeno così si auspica), con la consapevolezza, lasciamelo dire, che "la vita è anche altrove" (parafrasando Rimbaud): di conseguenza non avrà bisogno di ‘giustificare’ il superamento di un concorso (ordinario), né tantomeno di pavoneggiarsi...potrà in ogni caso guardarsi allo specchio sempre e comunque, con dignità. Mi spiace solo, ma vorrei sbagliarmi, che tu non possa al momento dimostrare su campo in qualità di dirigente il possesso dei tuoi titoli e dei tuoi meriti: non ho dubbi, saresti in grado di farlo e ti auguro, se nei tuoi programmi, di poterlo dimostrare presto; senza, spero, cadere in banali stereotipi e biechi pregiudizi e soprattutto con buon senso e spirito sereno. Cordiali saluti, Simona Arnone |
Liliana Criscuolo - 14-02-2007 |
Io non ho superato il primo scoglio, quello per titoli, per uno scarto di soli 0.20 punti. Ma non avevo...santi in paradiso, non credevo che sarebbero stati così stolti (!) da accettare i ricorsi, e non l'ho fatto...sono stata stupida? Oppure ho creduto a quanto leggevo, cioè una ordinanza ministeriale, e mi sono attenuta alle regole stabilite, pur non condividendole? ai posteri l'ardua sentenza... o al prossimo concorso, se mai ci sarà, meno caotico, più serio, più dignitoso, più coerente, spero. Ma non ci credo. |